Pronto il rilancio del centro, grazie ai dehors
SARONNO – “Non è un semplice insieme di norme e di regole ma una precisa scelta politica dell’Amministrazione che ha deciso di usare i dehors per rilanciare l’imprenditorialità valorizzando il centro storico soprattutto negli orari serali puntando anche ad una ricaduta molto positiva sul fronte della socialità e della sicurezza”.
Così il consigliere comunale delegato al Commercio Nicola Gilardoni ha presentato mercoledì sera in consiglio comunale il nuovo regolamento dei dehors sulle aree pubbliche studiato per favorire la rinascita del centro di Saronno dando una risposta al bisogno di sicurezza, facendo crescere la socialità e dando alle attività commerciali un’occasione di accrescere il proprio business.
I CONTENUTI
Gli aspetti tecnici sono stati affrontati dall’assessore all’Urbanistica Giuseppe Campilongo: l’idea è quella di dare la possibilità ai locali pubblici di utilizzare aree pubbliche, adiacenti agli esercizi, per la somministrazione di alimenti e bevande con il posizionamento di tavolini, tende, ombrelloni o gazebo. I nuovi dehors potranno essere stagionali o annuali ma dovranno tutti essere facilmente smontabili e posizionati in modo da non intraciare il passaggio. Il Comune ha voluto inserire precisi ”vantaggi” a sostegno degli imprenditori pronti a investire sul rilancio del centro di Saronno: ”Con un investimento contenuto – ha spiegato Gilardoni – potranno arrivare a raddoppiare la superfice del locale e questo è sicuramente avrà un notevole impatto sugli incassi. Inoltre più la realizzazione sarà esteticamente gradevole e minore sarà il costo che si dovrà sostenere”.
E’ stato portato anche un esempio concreto: in centro un dehors che quasi duplichi l’area dell’esercizio potrebbe un costo annuo di 2.500 euro
GLI INCENTIVI
E’ prevista una sensibile riduzione delle tariffe per chi restarà aperto in orario serale: ”E’ un modo per contribuire a rendere più vivo e vitale il centro storico combattendo la desertificazione notturna di molte zone della città. Ovviamente tutto questo avverrà senza disturbare i residenti visto che comunque è prevista la chiusura alle 23,30 durante la settimana e a mezzanotte e mezza nei weekend”.
LE CRITICHE DELL’OPPOSIZIONE
Se tutte le forze in consiglio comunale hanno concordato sulla necessità di un rilancio del centro storico sono state diverse le critiche mosse al regolamento: Enzo Volontè (Sac) ha puntato il dito sulla lunga attesa per l’arrivo del nuovo regolamento la cui prima stesura risale al 2012 mentre Vittorio Vennari (Fi) ha sottolineato come la situazione del centro storico sia notevolemente peggiorata negli ultimi anni tanto che “saranno ben pochi i commercianti che si sentiranno incentivati a restare aperti dopo il tramonto”.
“Il Comune – ha ribattutto con foga Gilardoni – non si può sostituire allo spirito imprenditoriale dei saronnesi ma siamo certi che questa opportunità verrà colta positivamente in centro ma non solo. Del resto gli esempi non mancano. Piazza Libertà, ad esempio, da quando sono aperti due locali che hanno realizzato due dehors si è trasformata in uno degli angoli più vitali della città. Certo è un’occasione che gli imprenditori devono dimostrare si saper cogliere”.
Anche Davide Borghi della Lega Nord ha mosso una critica chiedendo un potenzialmento dei servizi offerti ai commercianti che accetteranno la sfida “è facile chiedere di restare aperti la sera – ha dichiarato – ma forse sarebbe il caso di garantire un adeguato passaggio di pattuglie di polizia locale e carabinieri”.
Il regolamento è stato approvato dalla maggioranza con l’astensione dell’opposizione.
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Commenti
E mentre noi tutti chiediamo sicurezza c’è chi stà lavorando alla “casa dello spacciatore” in via Piave. Tutti a casa loro!
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eh… come non darti torto !
Sono d’accordo sul fatto che serve maggiore sicurezza in centro (per la verità in tutta la città).
Va aumentata la presenza delle FdO
Non sono d’accordo Manitu ma rispetto la tua opinion. Secondo me invece la presenza costante di pubblico è gia di perse un deterrente contro tutta quella gente di m.
.che ha inzozzato la nostra città, va da se che devono esserci maggiori controlli….faccio l’esempio del centro di Gallarate, tutti sommato simile a quello di Saronno, con soli 3/4 locali ed il costante pattugliamento di Polizia, carabinieri e vigili che si alternano mei giri di ronda, la zona pedonale adiacente alla chiesa principale è diventata piacevolissima e ricca di persone di ogni età sia in Estate che in Inverno….
ottimo, peró bisogna pulire tutti muri vergognosamente imbrattati.
ripuliamo prima il centro dalle persone che bivaccano davanti all’oviesse o alla stazione e , spacciano, rubano infastidiscono chiedendo elemosina…..questo sarebbe valorizzare ….RENDERE PIU’ SICURO USCIRE..
condivido. Una bella “disinfestazione”, una lavata e ben venga ogni iniziativa… ricordandosi che Saronno è grande e non è solo “il centro”. I problemi vanno risolti, non spostati.
Bisogna prima far pulizia di tutti quegli sbandati che diventano padroni della città al calar del sole, magari istituendo anche un commissariato di Polizia in pieno centro storico.
Meglio di niente, ma se non eliminiamo tutti gli extracomunitari (spesso criminali) che vi spadroneggiano non abbiamo molte speranze.
Non è certamente un’idea originale, ma è già qualcosa.
Resto basito.
E’ questa la massima espressione dell’inventiva politica per risollevare il commercio e le attività di Saronno?
In una realtà che porta l’imprenditoria a dover affrontare l’innovazione…la politica e Saronno sceglie di rincorrere ed arranca.
Saronno si deve distinguere, differenziarsi dalla massa dei paesi e delle città.
Offrire innovazione per ottenere nuovo pubblico.
SVEGLIA!
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..e sarebbe??? perché imprenditori e commercianti spesso non sono la stessa cosa, anzi spesso hanno interessi contrastanti
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Lo spieghi tu a Gilardoni?
Ah no giusto scusa: tu devi dare contro quello che la pensa diversa…-
mi devi spiegare il tuo commento: io ho solo chiesto quali fossero le proposte di Marco Giudici.
Poi che siano le amministrazioni a offrire innovazione e quant’altro mi sembra francamente roba da pianificazione comunista….ma questo è un mio parere (infatti le precedenti amministrazioni mi sono parse – e nota parse – eccezionalmente innovative, tant’è che Saronno negli anni d’oro è stata propulsiva chiudendo tutte le aziende – andate a vedere in che anno sono state chiuse, e non c’era ancora la crisi): se non è storia, è cronaca-
Ti sei accorto che è Gilardoni stesso a parlare dei commercianti come imprenditori (spirito imprenditoriale)?
È evidente che tutti parlano di una cosa tranne te… ma lo fai solo per dare contro a chi ha altra idea.
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A chi servono i dehors se dopo le sette di sera Saronno e’ un cimitero ?
Forse bisognerebbe ripulire il centro da certa gente che lo ha colonizzato, la movida saronnese e’ riservata agli extracomunitari ed gli spacciatori della stazione, continuiamo a non voler risolvere i problemi dalla base…….. sveglia!!!!!!!!!
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Sono d’accordo al 100%. Vero