Giudice di pace, Banfi (Sac): “E’ il risultato di debolezza politica”
3 Febbraio 2015
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SARONNO – “Il sipario si chiude sull’ormai ex-tribunale di Saronno dopo il termine dell’atto conclusivo: “fine del Giudice di pace”. Usa la metafora teatrale Francesco Banfi esponente del direttivo della lista civica Saronno al centro per affrontare il tema della chiusura del presidio giudiziario cittadino.
“Lo spettacolo è stato a tratti esaltante, portatore di speranza pur tradendo imbarazzo e dimostrando l’ormai solita gestione pressapochista e priva di visioni concrete che hanno caratterizzato i cinque anni di Porro sindaco. Sono mancate, prima ancora che la necessaria visione progettuale, chiara volontà e forza politiche.
I nostri amministratori, probabilmente complice il voler portare Saronno nella cintura periferica di Milano (un po’ come oggi è Quarto Oggiaro), non sono riusciti a far valere la città di Saronno come dispensatrice di servizi perchè centro di un territorio più vasto e disperso in quattro province (Varese, Como, Milano e Monza e Brianza): eliminando l’esistenza di un territorio saronnese si è così da subito perso il primo vero punto di forza per l’azione politica.
Mancando poi una visione che fornisse l’idea in grado di fare da traino non sono riusciti nemmeno a coagulare le amministrazioni dei comuni limitrofi: altro esempio di debolezza politica. E’ infatti difficile utilizzare con i vicini il gioco di autoreferenzialità cui hanno ormai abituato i saronnesi “lo dico io, amministrazione, e anche l’associazione con me a capo”.
Con questi ingredienti sarebbe stato impossibile avere un impatto politico tale da permettere il mantenimento del servizio… e infatti vediamo come si è concluso il tutto. Se a ciò aggiungessimo che dopo due anni ‘di lotta’ il sindaco Luciano Porro indicava l’idea di abbandonare il giudice di pace come precisa ‘volontà politica’ (evidentemente nata solo dal procedere a quel punto inesorabile delle cose e completamente mancata in precedenza) avremmo pienamente il quadro della cacofonia amministrativa nel quale ci troviamo da cinque anni; in più questo disordine di pensiero definisce quanto ai cittadini è ormai chiaro, ma c’è da chiedersi se sia lampante addirittura all’intero Partito democratico, dalla base fino ai vertici nazionali: è un ottimo modo di perdere autorità politica persino all’interno del proprio partito.
Di tutto, però, è sicurissima ormai una cosa: dopo il tribunale di Saronno anche il giudice di pace fa un inchino ed esce di scena. Non è dato sapere se tra gli applausi… e speriamo sia l’ultimo capitolo degli addii.
03022015
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Commenti
Anche tu dove sei stato fino ad ora?
vedremo cosa farete voi quando sarete al potere, a parole sono tutti espertoni
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quando scusa??? non ho capito, puoi ripetere???……
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hai ragione. se riusciranno a prendersi l’amministrazione comunale
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