x

x

stefano candianiSARONNO – “Mi è bastato vedere l’applauso e il sorriso compiaciuto di Cirino Pomicino all’elezione di Mattarella presidente per capire che la nostra preoccupazione era fondata: io sto con la gente, e siamo in tanti, che vogliono un’alternativa alla sinistra cialtrona e opprimente di Renzi. Purtroppo i gemelli diversi Pd-Ncd stanno massacrando il Paese, taglieggiando la gente con scelte che avranno profonde ripercussioni sul vivere sociale”. Il senatore Stefano Candiani, vice capogruppo della Lega Nord a Palazzo Madama e parlamentare eletto sul territorio, non nasconde la sua preoccupazione:”Mentre il mondo va avanti – sostiene – noi siamo costretti a fare passi indietro: leggiamo dell’idea di ricostituire il ministero del Mezzogiorno, di chiudere gli uffici postali nei paesi, di lasciare nel caos le Province, di tartassare i frontalieri, di acutizzare crisi industriali come nel caso della Gallazzi, di frantumare il credito popolare. O siamo di fronte a un disegno dissennato oppure è stata consegnata l’Italia a dei dilettanti allo sbaraglio”.

Il senatore di Tradate conferma la sua intenzione a difendere “il territorio ma con i fatti non a parole come fanno a sinistra” e chiede risposte concrete al governo su una serie di partite aperte. “Sul futuro della Gallazzi – sottolinea Candiani – non c’è più spazio alle prese in giro, ci sono centinaia di lavoratori, compreso l’indotto, che aspettano risposte concrete; così come non si può dire di difendere Varese e approvare le scellerate scelte di Lupi di uccidere Malpensa”.

Sul fronte Poste la Lega farà argine chiedendo agli amministratori locali ma anche a tutti i cittadini di diventare “sentinelle” a difesa degli interessi della gente:”Scriveteci – prosegue il senatore – utilizzando anche Facebook per segnalarci disservizi e la preoccupazione per la chiusura di sportelli, noi porteremo le vostre istanze direttamente nel Palazzo e lo faremo con voce alta e con professionalità, senza cioè nessuna demagogia”.

“Dico solo – chiosa Candiani – che siamo chiamati a sacrifici come cittadini, con tagli di servizi e opere infrastrutturali mentre tutti i giorni spendiamo milioni di euro per pagare clandestini che si rifiutano di lavorare e di condividere i nostri valori, ingrassando molte cooperative che poi sostengono in campagna elettorale il partito di Renzi”.

05022015