Legambiente e Abc: “Serve chiarezza sull’inquinamento dell’ex Cantoni”
SARONNO – Un appello congiunto di Ambiente Saronno – Circolo Legambiente e di Comitato per l’Acqua Bene Comune del Saronnese affinchè venga fatta chiarezza sulla contaminazione da percloroetilene dell’ex Cantoni.
Per comprendere l’appello rivolto alla Provincia e alla Conferenza dei Servizi che sta operando in città è necessario fare un passo indietro e fare il punto della situazione dell’ex Cantoni, l’area dismessa alle porto della Cassina Ferrara.
Il 23 marzo è fissata la Conferenza dei Servizi per la valutazione della “caratterizzazione” dell’area Cantoni, ovvero del procedimento preliminare alla bonifica dell’area.
“L’indagine – spiegano i sodalizi in una nota congiunta – ha avuto molte carenze e dilazioni e accanto alle certezza fornisce anche dei dubbi”.
I controlli sull’area sono iniziate nel 2012 (come atto dovuto quando la proprietà dell’area Sarin ha presentato un progetto di edificazione), mentre la contaminazione nella falda è stata “scoperta” nell’ancora più lontano 2009.
“Ricordiamo che allora l’inquinamento da percloroetilene era stato rilevato in quantità tali nel pozzo delle scuole di via Parini da doverlo chiudere e “incamiciare”. E’ sicuro che ci sia stato uno sversamento massiccio di percloroetilene (Pce), sostanza cancerogena, nell’area in cui veniva utilizzato, anche se le modalità di indagine non permettono di valutarne con precisione l’estensione ai fini della bonifica. E’ sicuro che gli strati superficiali della prima falda acquifera siano molto più contaminati dopo il passaggio attraverso l’area e che quindi questa area sia l’origine della contaminazione”.
Queste le certezze ma ci sono anche alcuni dubbi: “Stranamente la contaminazione sembra fermarsi in superficie (il Pce è più pesante dell’acqua e quindi dovrebbe viaggiare verso il fondo). Stranamente, anche perché i dati (sia di questa indagine che quelli derivanti dalle conoscenze dell’area circostante) mostrano incongruenze”.
Proprio per cercare di chiarire questo noto la Provincia di Varese aveva ottenuto uno specifico finanziamento regionale e programmato la realizzazione di appositi piezometri (strumenti di prelievo dell’acqua di falda allo scopo di verificarne la qualità) limitrofi all’area.
“I piezometri dovevano essere realizzati all’inizio del 2014 ma non sono stati ancora realizzati ed è ormai impossibile che possano fornire dati prima della Conferenza dei Servizi, cioè della riunione di tutti gli Enti competenti, convocata per definire il futuro dell’area il prossimo 23 marzo”.
Dalla mancanza di questi dati in visto dell’imminente incontro arriva la richiesta dei due sodalizi: “Alla Provincia chiediamo di rendere pubblici i risultati dei piezometri il più velocemente possibile, alla Conferenza dei Servizi di non prendere decisioni definitive sulla caratterizzazione prima di aver acquisito i risultati dei piezometri e al Comune di Saronno che si faccia portavoce di questa posizione durante la prossima seduta”.
Gli attivisti garantiscono comunque il proprio impegno:”Saremo a nostra volta presenti, come cittadini organizzati, alla Conferenza dei Servizi del 23 marzo e porteremo con la nostra presenza queste richieste, perché i cittadini devono avere certezze su una grave situazione di inquinamento”.
07032015
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Commenti
Mi appello a chi può e ha contatti con gli enti..pf penso sia arrivato il momento di bonificare questa area e fare qualcosa di intelligente parco, e ovvimente qulche abitazione .Purtroppo viviamo in una regione abb. Inquinata compreso saronno e le malattie a livello respiratorio, e ben altro di più grave sta toccando ognuno di noi
Cerchiamo di non peggiorare e iniziamo a guardarci e tutelare i ns. Figli .grazie e spero che con l aiuto di tutti si possa fare qualcosa di buono