Maxi aquilone ricamato in corso Italia
SARONNO – Un aquilone fatto con campioni di lane di riciclo per nascondere uno dei tanti graffiti che ricoprono i muri del centro di Saronno è stato posizionato stamattina dagli attivisti dell’iniziativa “Dress It! – Vesti la città”.
Intorno alle 10,30 l’opera era quasi conclusa con il posizionamento della coda dell’aquilone che creava una sorta di passaggio sotto i portici in grado di catturare l’attenzione di tutti i passanti. L’idea è quella che l’aquilone, atterrato in città il primo giorno di primavera, copra uno dei graffiti che sono purtroppo elemento ricorrente in tutto corso Italia.
L’installazione è visibile in una rientranza dei portici poco prima, per chi arriva da piazza Libertà, di piazza Volontari del sangue. Diversi i particolari che denotano la cura e l’attenzione del gruppo ad esempio i pezzi di nastro adesivo posizionati per bloccare il telo azzurro che rappresenza il cielo sono stati tagliati e incollati in modo da sembrare rondini in volo.
Recentemente il gruppo ha aderito con un’installazione al programma di eventi organizzati dall’Amministrazione comunale per l’8 marzo.
Cos’è “Dress it! – Vesti la città”
L’invito a rivestire trae spunto da una forma d’arte urbana ormai molto diffusa: quella dello Yarn Bombing . Pur facendo riferimento ad essa e pur volendo includere i filati e la tecnica del lavoro a maglia ed a uncinetto, si vuole però estendere la scelta del materiale a tutti quelli possibili, purché di riciclo, e all’uso di qualsiasi tecnica purché usata con massima libertà. A questa iniziativa sono chiamati a partecipare tutti i cittadini. Con essa si vorrebbe evidenziare, rivestendoli, alcuni elementi o arredi urbani, monumenti o particolari angoli della città; si andrà cioè a rivestire tutto ciò che secondo i cittadini necessita o merita più attenzione. La motivazione può essere altamente negativa o positiva: si va a rivestire ciò che è brutto, in disuso, degradato, pericoloso oppure ciò che dovrebbe essere più valorizzato per ragioni storiche, sociali, culturali, ambientali.
Vorremmo che questa si connotasse come un’esperienza di arte urbana nella convinzione che queste esperienze possono avere molti punti di forza, possono incidere da più punti di vista nella vita della comunità.
Se il primo scopo è certo quello della partecipazione, socializzazione ed inclusione sociale; il secondo sarà quello dell’attenzione all’ambiente, sia naturale che sociale; il terzo quello dello sviluppo di una particolare creatività che nasce dal limite auto-imposto dell’uso del solo materiale di riciclo o di materiali poveri e da tecniche femminili svalutate.
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21032015