Corsi di formazione gratis contro la crisi: ci vanno soltanto in otto
SARONNO – Un corso gratuito di formazione professionale, per entrare nella “grande distribuzione”, trovare dunque un posto nei supermercati della zona: ad offrirlo ai residenti nella zona una cooperativa del settore, ma pochissimi dei moltissimi disoccupati interpellati hanno espresso interesse.
Sconcertato Lorenzo Guzzetti, sindaco di Uboldo e che di questa vicenda si è occupato per motivi professionali, al di fuori della politica:”C’era la possibilità data ai disoccupati o inoccupati di usufruire di questi corsi, che formano addetti per i supermarket, dalle cassiere a chi lavora al banco freschi ed alla vendita in generale. Tenete conto che per corsi del genere, a libero mercato, si spende tra le 400 e le 2000 euro, e tenete conto che il commercio grande distribuzione a oggi è uno dei pochissimi settori a saldo positivo per quanto riguarda le assunzioni. Grazie a un contributo regionale questi corsi possono essere erogati gratuitamente a 40 beneficiari, abbiamo dunque cercato i possibili beneficiari in un database di disoccupati composto da più di 100 persone. Solo otto hanno accettato!”
Prosegue Guzzetti:”L’età è quella compresa fra i 18 ed i 65 anni. Ho chiesto di scrivere le motivazioni dei rifiuti pervenuti al telefono e ve ne scrivo un campione:”Non vuole impegnarsi 8 ore al giorno per un corso”, “Non interessata al tipo di corso”, “Ha detto che ci doveva pensare, ma poi non ha più risposto”, “Sembrava interessato, ma poi non ha più risposto”, “Ha preso degli appuntamenti allo sportello e non si è presentato”, “Il pomeriggio e’ impegnato con lo sport”. E poi dicono che c’è la crisi…”
26032015
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Commenti
La crisi c’è eccome e il fatto che si debba partecipare a “corsi” per imparare a disporre la merce sugli scaffali – cosa che si impara in quanto? Mezza giornata di lavoro? – la evidenzia ancora di più. Una persona normale, magari disoccupata dopo aver già lavorato, si sentirebbe INSULTATA da una simile proposta!
Conosco molti che lavorano per le cooperative di trasporto per esempio, vengono regolarmente sfruttati, pagati 4 soldi, orari improbabili e lasciati a casa dalla sera alla mattina.
Forse sarebbe il caso di regolamentare meglio il settore delle cooperative prima di criticare.
Considerando che sono corsi pilotati da quell’europa che ci sta portando inesorabilmente sempre di più a fame e disperazione, mi meraviglio che ci siano andati in così tanti.
Mai che Guzzetti parta dal cercare dove può aver sbagliato lui.
Può darsi che la gente sia svogliata come sostiene, o, forse, Guzzetti non ha promosso a sufficienza la cosa o, se lo ha fatto, il messaggio non è arrivato a chi poteva essere realmente interessato.
Ma è stato già fatto ? Dove si possono trovare informazioni ?
finchè non si pubblicano i commenti dal punto di vista degli interessati è dura capire
c’é da rimanere di stucco…troppi fannulloni in giro. E poi ci si lamenta che i datori di lavoro assumono gli extracom per sfruttarli…li assumono perché non trovano autoctoni.
nulla di nuovo…dirò una cosa impopolare agli occhi di chi legge ed è realmente bisognoso di lavoro ma ho operato nel settore della selezione del personale per anni….confermo che è così….ma non solo per corsi di formazione, anche per le vere proposte di lavoro…e la cosa più inquietante è che le persone meno affidabili sono proprio quelle che ti si presentano come più bisognose…
…un fallimento.Un fallimento