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20062014 rete rosa firma secondo protocollo cecilia cavaterra(14)SARONNO – Con un editoriale sul Saronno Sette all’assessore all’Istruzione Cecilia Cavaterra fa il punto sulla situazione delle scuole materne saronnesi.

“Uno dei servizi più apprezzati dalle famiglie saronnesi – eordisce l’esponente della Giunta del sindaco Luciano Porro – è quello costituito dal sistema dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali, gestito dall’istituzione Monsignor Zerbi, e integrato con le scuole dell’infanzia statali e paritarie. All’istituzione è inoltre affidata la gestione della mensa scolastica, i servizi di pre-scuola e il post-scuola e alcuni interventi di supporto alla disabilità e al disagio scolastico”.

I costi per l’’amministrazione ammontano a circa 4,8 milioni euro a fronte di 2,2 milioni euro di entrate costituite dalle rette e dall’acquisto dei buoni mensa. “In tempi in cui si assiste alla diminuzione progressiva dei trasferimenti alle amministrazioni locali – prosegue l’assessore – diventa quindi fondamentale stabilire le priorità dei servizi da mantenere, e la loro qualità, servizi che pur non essendo obbligatori sono tuttavia indispensabili per le famiglie. Ecco perché è importante adottare delle strategie volte al massimo contenimento dei costi.”

Cavaterra indica le scelte fatte dall’Amministrazione nell’ultimo quinquennio:”Un primo passo è stato fatto due anni fa con l’attribuzione all’istituzione dei nidi, permettendo così di ottimizzare l’utilizzo del personale e di effettuare economie di scala. Altra azione concreta è stata quella di compiere tutti i passi per aumentare l’offerta delle scuole dell’infanzia statali. Grazie ad una azione congiunta tra gli Istituti scolastici e l’Amministrazione, è stata concessa una nuova sezione di scuola dell’infanzia statale a Saronno, presso la San Giovanni Bosco”.

E conclude con gli interventi sul fronte delle entrate:”E’ il monitoraggio del fenomeno dell’insolvenza grazie alla introduzione di buoni mensa personalizzati. I mancati pagamenti vengono immediatamente registrati e segnalati e inoltre vengono impediti possibili abusi. Per venire incontro alle esigenze di alcuni genitori che non possono recarsi nei punti vendita è stata aggiunta recentemente la possibilità di acquisto online, con una commissione bancaria superiore rispetto alle altre modalità e che in futuro si cercherà di ridurre. Solo una accurata gestione potrà permettere il mantenimento di questi servizi, la cui qualità può migliorare con un costante e costruttivo dialogo tra le famiglie e l’amministrazione”.

07042015

3 Commenti

  1. se facessimo economie, anzi spese intelligenti, su altri settori: strade, case di accoglienza per non saronnesi, lavori pubblici inutili, controlli sulle elargizioni sempre alle stesse associazioni che non danno nulla alla cittadinanza, aiuti al teatro ecc. ci sarebbero i soldi per gli asili e situazioni di disagio di cittadini saronnesi. Questo per stare sul generico perchè l’elenco dettagliato sarebbe lungo. Complimenti, altro flop dell’amministrazione Porro. Ma il Dott. Porro è VERAMENTE il sindaco?

  2. Il servizio di buoni mensa, pensato per bloccare gli abusi, non è user friendly e danneggia le famiglie numerose che non possono gestire i buoni passandoli da un figlio all’altro. E cosa dire delle commissioni? Gabelle medioevali nell’era digitale. Da panico.

  3. E’ pensabile una commissione per chi comodamente dal divano di casa acquista i buoni ma e’ assurdo pagare una commissione acquistandolk direttamente da chi gestisce il servizio pagandoli in contanti!! Se il formato elettronico voleva essere ilmodo per far pagare tutti ….. beh!! direi tempo perso!! Chi abitualmente non paga, continuera’ non farlo tanto…. i bambini mica li si puo’ lasciar digiuni!!
    La prossima volta, se si vuol cambiare il sistema forse e’ meglio farlo all’inizio dell’anno !!

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