Stefano Sportelli sta con Tu@Saronno
28 Aprile 2015

SARONNO – Stefano Sportelli si candida con Tu@Saronno: il consigliere comunale uscente dell’Idv-Italia dei valori ha deciso di tornare in pista con la lista civica saronnese.
Ecco, integralmente, il suo intervento nel quale spiega le motivazioni di questa scelta.
Sono stati cinque anni importanti sia per me che per il gruppo consiliare dell’Italia dei valori che ha impegnato ore e giornate della propria vita per contribuire in modo costruttivo all’amministrazione della città. Le riunioni e gli impegni ufficiali si sono susseguiti senza sosta e nonostante alcuni momenti in cui il mondo politico mi deludeva profondamente, soprattutto dal lato umano e senza distinzione di colore, ho deciso di insistere e di portare a termine il mio mandato con il partito che a livello nazionale mi aveva appassionato per le battaglie politiche, culminate con i successi dei referendum a favore dell’acqua pubblica, contro il nucleare e il legittimo impedimento.
Non nascondo che non ho mai trovato un collegamento utile tra l’essere iscritto a un partito nazionale e l’amministrare la città in cui sono consigliere comunale. Questa mancanza di collegamento tra nazionale e locale l’ho vista in ogni partito, mentre ho notato come una lista civica potesse muoversi senza essere condizionata in modo negativo da imposizioni di dirigenza o dal modo in cui nel Parlamento italiano cambiavano le alleanze. Infatti, non vedo logica nell’interrompere una collaborazione con persone che si impegnano nella politica cittadina solo perché dall’alto qualche dirigente di partito ti ordina come devono essere fatte le alleanze nella tua città e questo succede sia a “destra” sia a “sinistra”, passando dal “centro”.
Questa schizofrenia politica era una delle motivazioni per il quale avevo deciso di non rinnovare l’impegno con l’Idv e di non ricandidarmi alle amministrative. Dall’interno della politica cittadina non ho visto solo cose negative. Ho incontrato persone capaci con le quali ho condiviso come fossero sbagliati il vivere sull’emergenza della politica e quella visione elettorale che riduce tutto a soli piccoli progetti fattibili entro i cinque anni di mandato. Intanto la città invecchia e per farla ripartire sono necessari progetti che hanno una prospettiva di lunga durata e che vadano oltre i soli cinque anni. Non ci deve interessare se poi a raccoglierne i frutti saranno le amministrazioni future! La città è di chi la vive e non di chi la amministra.
In questi anni ho conosciuto persone che hanno questa mia stessa propensione a realizzare una politica migliore e di lungo respiro, con progetti che vadano nella direzione di una più ampia partecipazione dei concittadini, che si occupi della manutenzione delle scuole e all’efficientamento energetico degli edifici pubblici e del “Zero consumo di suolo”. Tanti progetti concreti e realizzabili che hanno bisogno della spinta degli elettori per essere attuati.Ho ricevuto negli ultimi mesi diversi inviti da parte dei partiti che si presentano alla prossima tornata elettorale, per candidarmi tra le loro fila. Ho sempre rifiutato ma intanto osservavo con interesse e fiducia Tu@ Saronno, lista civica con la quale avevo già collaborato ben sei anni fa.
Quando fu ufficializzato Franco Casali come candidato sindaco è arrivata la spinta che aspettavo per fare una scelta importante, rimettere in gioco il mio tempo per un progetto serio e per una persona che ha sempre saputo lottare per attuare nuovi progetti, che ha dimostrato in diverse occasioni di saper gestire al meglio le risorse umane necessarie e che sarebbe sicuramente un sindaco a tempo pieno. Tu@ Saronno è una realtà che racchiude il cambiamento di mentalità che ho sempre inseguito nella politica locale.Io mi sono rimesso in gioco candidandomi con Tu@ Saronno e ora la matita passa in mano ai saronnesi che, sono convinto, sapranno informarsi e scegliere tra un voto poco utile alla città per un simbolo nazionale e il voto a una lista civica che s’impegna esclusivamente per Saronno.
Stefano Sportelli
consigliere comunale di Saronno
28042015
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Commenti
“…come fossero sbagliati il vivere sull’emergenza della politica e quella visione elettorale che riduce tutto a soli piccoli progetti fattibili entro i cinque anni di mandato. Intanto la città invecchia e per farla ripartire sono necessari progetti che hanno una prospettiva di lunga durata e che vadano oltre i soli cinque anni. Non ci deve interessare se poi a raccoglierne i frutti saranno le amministrazioni future! La città è di chi la vive e non di chi la amministra.”
Queste parole sono fantastiche!
Anonimo, ma quale poltrona!. Il gettone di presenza alle sedute del consiglio comunale mi pare sia di 30 Euro. Io gli sono stato vicino durante gli scorsi cinque anni e so quante ore Stefano ha dedicato alla città per solo spirito di servizio Sono andato a quasi tutti Consigli Comunali (con un pubblico presente di non più di dieci cittadini su ventiduemila aventi diritto al voto!) Lui, salvo poche eccezioni, è sempre stato presente con tirate fino a oltre mezzanotte pur dovendosi alzarsi presto la mattina per andare a lavorare. E poi c’è tutto il tempo per le attività collaterali: commissioni, riunioni, studio delle delibere ecc.. Perciò Anonimo invece di fare dell’ironia invita i cittadini a non limitarsi a mettere una crocetta sulla scheda ma a partecipare alla vita politica, sostenendo e anche controllando i propri rappresentanti.
Donato
Bravo Stefano! ragionamento argomentato, condivisibile e apprezzabile. Buon lavoro per i prossimi 5 anni
Simone Galli
Sportelli chi? 14 preferenze nel 2010. Beh meglio di Casali che ne ha prese 10…
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Io li conosco entrambi.. hanno saputo dare alla cittá molto piú di chi ha preso una decina di voti in piú ma si è preoccupato solo di stringere mani e fare sorrisi.. magari ci fossero tanti Casali e Sportelli nella politica in Italia! Magariii
ma chi è?
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Che assurdo commento scritto da un anonimo
ma che bel salto della quaglia
si cambia casacca per non perdere la poltrona
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che commento inutile.. qualunquismo da bar.. io invece condivido ogni parola!
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Non siamo in Parlamento, e al contrario del futuro italicum, alle amministrative sono le preferenze dei cittadini a dare le “poltrone”.. non ci sono nominati.