Arrivano gli stendardi: ecco cosa mostreranno e dove
SARONNO – Mentre in città vengono posizionati i primo stendardi con le bellezze artistiche ecco nel dettaglio il primo pacchetto di proposte dell’Amministrazione comunale per sfruttare l’evento Expo.
ll Comune di Saronno da mesi sta operando nella convinzione che sia necessario cogliere l’occasione di Expo per la visibilità della città, facendo rete e sistema, in modo tale da sviluppare tutte le sinergie necessarie per raggiungere l’obiettivo.
La posizione strategica di Saronno, a pochi chilometri dall’area di EXPO, ben servita per quanto riguarda la rete autostradale, le ferrovie Nord Milano, che la collegano a Varese, Busto Arsizio / Novara, Milano, Como, Seregno e la Brianza, il collegamento diretto con l’aeroporto della Malpensa, ma anche alle stazioni delle Ferrovie dello Stato di Milano e quindi agli aeroporti di Linate e di Orio al Serio, possono essere ben sfruttati, quale “avamposto” per itinerari turistici/paesaggistici, d’arte, culinari o di attività all’aperto (parchi sovra comunali).
In particolare si sta promuovendo l’immagine di Saronno come “Città d’arte” attraverso due canali.
Il primo con l’installazione in zone strategiche della città di 30 “stendardi” bifacciali che pubblicizzino e accompagnino il visitatore verso le “eccellenze” artistiche della città : il Santuario della Beata Vergine dei Miracoli attraverso particolari tratti dagli affreschi di Bernardino Luini o di Gaudenzio Ferrari La Casa Morandi attraverso i particolari dei teleri di Stefano Maria Legnani detto il Legnanino La chiesa di San Francesco, attraverso particolari tratti dai numerosi affreschi Il museo della Ceramica Giuseppe Gianetti, con la riproduzione di alcuni pezzi o statuette particolarmente preziosi Il centro studi Francesco De Rocchi di Villa Gianetti, attraverso alcuni particolari delle opere ivi conservate La città nei suoi aspetti “nostalgici” attraverso alcuni scorci rielaborati dal pittore/decoratore Giovanni Rossi
Il secondo attraverso banner che verranno esposti negli spazi messi a disposizione da FNM nelle stazioni di Cadorna, Domodossola, Bovisa, Affori, Como Lago, Varese, Malpensa e naturalmente Saronno.
Verranno riprodotti particolari del concerto degli angeli di Gaudenzio Ferrari della Cupola Santuario e collocati o riprodotti pezzi significativi del Museo dell’Industria e del Lavoro del Saronnese (MILS) compresi qualche locomotiva o vagoni d’epoca di FNM. Il progetto, suggerito all’Amministrazione da alcuni commercianti, Raffaella Secchi, Luana Viviani, Mario Romeo, ha incontrato un’idea nata nel 2012 dal fotografo Alfredo Fusetti e condivisa dal Consigliere con delega ad Expo Augusto Airoldi, convinti della necessità di caratterizzare Saronno
con i suoi “pezzi forti” proponendoli, come portali nelle vie d’accesso della città e come itinerario verso i luoghi da visitare.
La collocazione di banner nelle stazioni mira invece ad incuriosire i turisti, i passeggeri, i pendolari, stimolandoli a recarsi a visitare Saronno e a scoprirne i suoi tesori.
La realizzazione del progetto si è resa possibile grazie all’apporto del Centro Fusetti, della Comunità Pastorale Crocifisso Risorto, del Di Saronno l’originale (ILLVA), del MILS, di FNM e del Comune . La fotografia e la grafica realizzata da Ivano Fusetti con la collaborazione di Alessandro Nava.
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29042015
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Commenti
Soluzioni di facciata in vista delle elezioni. Piste ciclabili, abbellimenti per l’expo, sistemazioni varie e tutto…sotto elezioni. Più falsità i questa! Il candidato Licata non farà altro che continuare l’opera inutile del precedente governo della città. Non sono capaci di amministrare nè di fare squadra fin tanto che le persone prescelte sono solo dei manichini manovrati dalle quinte del PD locale e provinciale
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il pensiero che vengano turisti a Saronno mi fa star male…..appena fuori dal Santuario c’é un’area recintata piena di pattume e il porfido sui due lati é divelto. Se vai vanno in centro e si trovano in cso Italia con le colonne imbrattate sui 4 lati. Stessa cosa in via Caduti Liberazione vicino al parcheggio auto elettriche. Poi c’é pza De Gasperi, coi muri pieni di scritte e di gente che bivacca con bottiglie di birra in mano e che lasciano sul posto vuote. Madonna mia…..datemi un maalox
è giusto che i turisti vengano e si rendano conto di cosa realmente è diventata Saronno grazie a questa “inutile” amministrazione.
Questa è oggi Saronno e questo è ciò che vedranno… inutile nascondere la polvere sotto al divano!
Il 31 maggio non rinunciamo a votare nella speranza di cambiare.