Lettera di Indelicato (Fratelli d’Italia) agli insegnanti saronnesi: “No alla pessima scuola di Renzi”
SARONNO – Lettera aperta agli insegnanti saronnesi da parte del responsabile saronnese di Fratelli d’Italia, Alfonso Indelicato, che sostiene il candidato sindaco Alessandro Fagioli, con Lega Nord, Domà nunch e Saronno protagonista alle elezioni amministrative di domenica, 31 maggio.
La pubblichiamo integralmente
Mi rivolgo, nell’imminenza del voto amministrativo, ai miei colleghi docenti che risiedono a Saronno.
Un’amministrazione comunale non ha poteri decisionali rispetto alle istituzioni scolastiche e dunque non posso certo dire che, se Fratelli d’Italia insieme ai suoi alleati avrà infine il sopravvento sulle altre formazioni in competizione, cambierà il volto della scuola saronnese. Non posso dirlo e non desidero dirlo, perché l’istruzione è nella nostra città, complessivamente, di buon livello.
Però credo che possa interessare il punto di vista del nostro partito e mio personale sull’attuale condizione scolastica e su quello che si sta preparando sotto le false insegne della “buona scuola” renziana. Sono convinto che, se l’istruzione dei ragazzi è il fine della scuola, il centro motore ne sono gli insegnanti. E quando dico “insegnanti” non penso a quelli che fanno corona al dirigente scolastico o che si imboscano in una ombrosa auletta quali “referenti” di qualche progetto producendo scartoffie, ma a quelli che vanno in classe come in trincea, affrontando scolaresche spesso difficili e ricevendo in cambio soddisfazioni morali (quando le hanno), pochi soldi, scarsa considerazione sociale.
Ed è su questa categoria che sta ora per abbattersi la “pessima scuola” di Matteo Renzi, la quale toglie ai docenti ciò che li rende tali: il rapporto con le materie che insegnano (potendo essere incaricati per “materie affini”) e il rapporto i loro studenti (essendo la cattedra, nel renziano “organico dell’autonomia” qualcosa di liquido e mutevole). Su di essi, inoltre, grava l’ombra di un dirigente (non più preside, non sia mai) i cui poteri sono talmente dilatati da somigliare al manzoniano “Dio che atterra e suscita, che affanna e che consola”.
Si profila insomma una figura di insegnante – travet, privo di autorità e di autorevolezza, oppresso da cento oneri burocratici, costretto a svolgere, quando il dirigente lo ordina, compiti di custodia e di intrattenimento.
Sarà, se l’opposizione a tutto questo non sarà netta e ferma, la definitiva liquidazione di quel che resta dell’eredità del filosofo Giovanni Gentile, secondo cui la scuola non “si fonda su” ma la scuola “è” il rapporto vivo e fecondo fra l’insegnante e lo studente, i quali nel momento in cui affrontano un argomento di studio e lo fanno proprio, diventano una cosa sola, una sola sostanza di pensiero. E tutto il resto, diremmo oggi, è burocrazia.Alfonso Indelicato
coordinatore saronnese FdI-An
29052015
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Commenti
Spett.le Signor
Alfonso Indelicato
lei stesso scrive nella sua lettera che un’amministrazione comunale
non ha poteri decisionali rispetto alle istituzioni scolastiche….
quindi è inutile fare propaganda fine a se stessa.
Domani si vota per il futuro di Saronno non per la scuola italiana.
Personalmente ritengo la proposta del Governo decisamente migliore di tante altre.
Finalmente anche i Professori, come tutti o quasi tutti i lavoratore di questo paese dovranno rispondere del loro operato da un responsabile
basta agli insegnanti analfabeti del 6 politico, basta con le caste
finalmente dovrete confrontarvi con la concorrenza.
Viva i migliori Insegnanti
Mi scusi ma per il futuro di Saronno che cosa propone?????
Come tutti solo parole..parole..parole…
Da martedì Voi teatranti della politica sparirete dalle strade di Saronno e tutti i cittadini si accorgeranno che ancora una volta ci avrete presi in giro.
Saronno si merita altri Sindaci, altri politici…
peccato
pa.lo