Elezioni, Comi: “Se il centrodestra fosse andato unito, avremmo vinto al primo turno”
SARONNO – Tornata in città per esprimere il proprio voto l’europarlamentare Lara Comi da ieri era già impegnata nei suoi compiti istituzionali. Pur essendo al Qurinale si è concessa il tempo per commentare il risultato delle elezioni amministrative in città dove Forza Italia non è riuscita a superare l’8% e dove il candidato sindaco della coalizione, l’ex sindaco Pierluigi Gilli è arrivato al terzo posto.
Come aveva fatto il commissario cittadino Fabio Paticella Comi parte lodando il gruppo creato in città (dove Fi è rinata l’autunno scorso) ma legge anche i numeri: “Se il centrodestra si fosse presentato unito avrebbe vinto al primo turno. E’ sicuramente un dato da cui bisogna partire per il futuro anzi è un peccato non aver imparato dagli errori del passato”. Ed sottolinea come se si uniscono tutti le forze nate da forza italia quindi anche Unione italiana e Saronno al centro si arrivi al 23%.
La domanda è quindi scontata, c’è il “tempo” per imparare per il secondo turno? “E’ un quesito a cui più riaspondere solo la Lega”.
Ma non solo in alcune interviste rilansciate nelle ultime ore avrebbe anche parlato di ” un voto frutto di un trend nazionale che non ha nulla di particolarmente locale” e di aspettarsi qualcosa di più “dalla performance di Gilli”.
02062015
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Gilli: rispettabile fin che volete ma se lo fosse stato davvero si sarebbe fatto da parte capendo che avrebbe determinato la frattura del cdx, con l’unica colpa di aver accettato di presentarsi come referente di Librandi
Librandi: sicuramente un po’ meno rispettabile visti i modi e la presunzione, di fatto io non ho ancora capito che interesse aveva a imporre a tutti i costi Gilli come candidato
Comi: non si tratta di essere presentabili o meno, la situazione è molto peggio con lei. Un disastro così non si doveva fare se avesse avuto almeno un po’ di rispetto per la sua città
Detto ciò che venga scelto il nuovo sindaco in tutta serenità, ma liberateci da queste persone!!!
Bellissimo il vestitino color confetto di Lara Comi nella foto, alta moda.
Un Centrodestra coeso puo’ nascere solo se le ”Prime donne” fanno un bagno di umilta’ sedendosi al tavolo con gli altri ed iniziando a parlare di idee comuni invece di iniziare a parlare di poltrone per tizio e caio. Un candidato condiviso non deve nascere dall’On Comi o da Librandi ma da un’assemblea di rappresentanti politici dei vari Partiti di centrodestra che formano una coalizione e non come accade oggi il Partito ”maggiore” decide per tutti e fa da traino non perche’ prescelto ma perche’ impone con la forza dei numeri non dei programmi il suo comando. Oggi a Saronno la lezione e chiara, che ti chiami Lega o Forza Italia o altro non compattando i partiti di centrodestra non si e vinto al primo turno! Al ballottaggio? Molti handicap non solo per le alleanze ma anche dovuti al numero di elettori che si recheranno al voto il 14 giugno, poi chi sara’ eletto e proprio certo che governera’ Saronno? Noi lo diremo con maggior certezza solo a fine giugno dopo che il Tar ed eventualmente il Consiglio di Stato si saranno espressi. Un saluto a tutti
Francesco Maurizio Mulino
Dai che se tutto va bene al TAR, già prima delle vacanze ci libereremo del partito suo e di Paola Vallelunga.
Onorevole Comi, se avesse dato indicazione al centro destra di Saronno di far convergere i voti sul candidato Fagioli, probabilmente il sindaco sarebbe stato eletto al primo turno..
Comi ritorna a giocare con la Barbie. la politica e’ x gente seria e capace. La scelta Librandi è stata scandalosa. un elemento che con la politica non centra nulla. in tv e’ un pagliaccio degno del circo togni. e la gente nn e’ stupida.
Un pochino confusa tra DX e SX ma poi i conti personali tornano
ah quelli alla fine del mese gli tornano sempre!!
Ma scusate….ma dove volete che vada il centrodestra a Saronno con la Comi che parla per nulla, Gilli minestra riscaldata (che può più o meno piacere)….ma soprattutto sempre le stesse facce da anni e anni….ho visto nelle liste ancora De Marco….ma è possibile…..vogliono guidare una nave con gente che non sa guidare neanche una zattera….passatemi il paragone…..
la comi impegnata nei suoi doveri istituzionali? cioè sparare giudizi acidi in tv
meno male che gilli ha perso così ci risparmiamo una nuova visita di silvio che aveva promesso una grande bevuta a sue spese. fortunatamente la gente non se l’è bevuta questa storiella
On. Comi, non so quanta consapevolezza avesse del vespaio che avrebbe suscitato quella che altro non è se non un’autocritica tardiva e beffarda. Solo Alessandro Fagioli poteva dire una cosa del genere senza reazioni negative e solo lui potrà tentare di porre una pezza allo strappo voluto prima di tutto da Lei, da Nino Caianiello, da Campiotti, da Gilli e da Gianfranco Librandi. Legga al contrario la sequenza e il risultato non cambia. Forse pensava di tirarsi fuori dalle responsabilità e se ne è ritrovata ancora più al centro. Lo dico con dispiacere, conoscendo l’origine del probema nella natura dei vostri accordi. Non so se in questo momento convenga stare a guardare, limitarsi ad invitare al voto o fare il possibile perché i saronnesi desiderosi di cambiamento possano avere una soluzione migliore di quella offerta da voi consorti e dal centrosinistra che non ha dato buona prova di sè negli scorsi 5 anni. La brutta figura è stata fatta ancora una volta, e se Fagioli non dovesse riuscire nell’impresa sarebbe ancor più grave. Non per la Lega ma per tutto il centrodestra di cui Lei è parte. Di questo almeno sia consapevole.
l’on Comi ha indubbiamente come qualità il coraggio. Non certo il fiuto politico.
Certo che la Comi è veramente uno stratega di primo piano, sono anni che fa disastri.
Se fossi di destra, sarei veramente arrabbiato con lei, le chiederei di ANDARSENE.
Con 7,52%, cara Comi hai ancora il coraggio di parlare e di pontificare. Hai capito che non sei nulla ed al prossimo turno non prenderai neanche il 7%. E per fortuna che hai portato a Saronno Mr. Berlusconi, altrimenti non avresti neanche superato la soglia del 3%.
Solo tacendo faresti una bella figura e la prox volta non andrai neanche in Europa………
Cara Comi, se mia nonna avesse le ruote sarebbe un tram!
Che ragionamento insensato porta avanti dall’alto della sua carica?
Chi ha deciso di spaccare il centro destra non è stata la Lega, ma qualcun altro. Esame di coscienza, capo cosparso di ceneri, salti un turno e ripassi quando avrà una maturità politica superiore.
“Se il centrodestra si fosse presentato unito avrebbe vinto al primo turno. E’ sicuramente un dato da cui bisogna partire per il futuro…”
La grande “statista” si accorge a posteriori del disastro che tutti i Saronnesi le avevano preannunciato ed ora cerca improbabili ed al ribasso totale, apparentamenti dell’ultima ora, pur di elemosinare qualche poltrona.
Gli statisti politici sono coloro che prevedono in anticipo le esigenze dei popoli e si organizzano con un appropriato programma e persone adeguate per soddisfarle. Dei “preveggenti” insomma, non come nel suo caso dei “post-veggenti” (dopo le elezioni e con i numeri della disfatta davanti). Probabilmente aveva ragione B. quando voleva cambiare “cavalla” per l’Europa.
Scusate ma non vi pare che Librandi abbia fatto esattamente quello che doveva fare ? A quanto ne so a Roma sta col PD
Ma perché si continua a dare potere a questa gente che è in politica solo per i propri interessi? Tutti i partiti, anche le liste civiche sono un “porto d’ingresso” a persone che pensano a sbloccarsi terreni e fare i comodi loro. Basta!
Ma da chi è’ partita l’idea di apparentarsi con l’on.Librandi e di imporre perentoriamente l’Avv.Gilli, non amato dalla maggioranza del cdx?Chi è o sono gli artefici?nn vena data colpa agli altri pariti per favore….
Se le persone avessero il coraggio e il buon gusto di palesarsi le affermazioni potrebbero diventare credibili e non rimanere solo insultanti parole al vento. Purtroppo “nomi e numeri” fa parte di quella schiera di persone che amano abbaiare da dietro un cancello, difesi dalle sbarre dell’anonimato. Complimenti.
Errori nel centrodestra ne sono stati fatti, ma non certo a causa dell’Avv. Gilli, nè, tantomeno dalla vera coalizione di centrodestra che ha visto la vittoria di Fagioli e della quale mi onoro di fare parte, anche se non presente nelle liste elettorali. La colaizione Lega, FDI, Saronno Protagonista, Doma Nunch, ha cercato nel possibile di compattare la frattura, dovuta solo all’azione di uno scomodo e noto personaggio e le sue motivazioni, nonostante le esternazioni dell’On. Comi (fanno parte delle difese morali della prassi postelettorale degtli sconfitti e lasciano il tempo che trovano), sono note a tutti, e tutti sappiamo che non era dovuta alla persona di Gilli, che non merita assolutamente di essere denigrato pubblicamente o privatamente data la sua nota capacità amministrativa e competenza, peraltro ammessa dallo stesso estensore del commento. Si potrebbe pensare che una delle molle sia l’invidia. di chi forse è stato solo capace di restare nella mediocrità della vita comune. A costoro si adatta bene la canzone di Jannacci
“Pedro Pedreiro è pensoso e aspetta il tram,
domani forse dovrà aspettare ancora ..”
Anche se questa volta mi sono trovato in posizioni contrastanti on Gilli e se, come noto, non ho approvato la sua scelta ritenendo la mia quella giusta (peraltro ciascuno che operi onestamemte ritiene
giuste le proprie scelte e errate quelle degi altri), non mi sogno certo di denigrare Gilli, di cui riconosco la correttezza e competenza.
Sarebbe utile che gi ignoti denigratori facessero propria un famoso aforisma di Voltaire:
“Io combatto la tua idea, che è diversa dalla mia, ma sono pronto a battermi fino al prezzo della mia vita perché tu, la tua idea, possa esprimerla liberamente.”
Non ho insultato o denigrato nessuno e mi spiace leggere le sue parole così cariche di nervosismo.
Leggendo e rileggendo ho espresso delle considerazioni. Nulla di più. Alcune positive e altre negative. Tutto qui.
Ho diviso pere e mele. Ho sommato mele con mele e pere con pere. Condivisibile il risultato oppure no. Somme sempre con un senso compiuto. Tutto qui.
“dovuta solo all’azione di uno scomodo e noto personaggio e le sue motivazione”
questa frase é sua, non mia. Cosa vuol dire?
Ora sono nomi e cognomi perché di cognome mi parla senza nominarlo.
Sarebbe utile che facesse proprio un famoso aforisma di Voltaire:
“Io combatto la tua idea, che è diversa dalla mia, ma sono pronto a battermi fino al prezzo della mia vita perché tu, la tua idea, possa esprimerla liberamente.”
Con il suo cognome in quale regione combatte?La distribuzione geografica del cognome LUCANO in Italia
29 Lombardia
25 Calabria
20 Veneto
10 Lazio
8 Piemonte
6 Emilia-Romagna
5 Campania
3 Puglia
2 Liguria
2 Friuli V.G.
1 Basilicata
1 Toscana
1 Sardegnail suo intervento mi fa pensare ad una preclusione larvata di “discriminazione” regionalistica. Sotto questo punto di vista vorrei tanto poter scrivere di essere di origini meridionali, per poterla rendere felice, ma mi spiace. Sono nato a Milano, di mamma milanese e di papà emigrato a Milano da Venezia durante la guerra, distaccato presso i Servizi di Informazione Militare in forza all’Aeronautica militare.
La famiglia di mio papà, da generazioni, è veneta, anzi, mio papà avrebbe precisato “DI VENEZIA”, non del Veneto. Un mio prozio invece viveva a Trieste dove era stato un noto pittore locale (Pietro Lucano) e si era trasferito (coincidenza piuttosto curiosa) a Caronno o dintorni. Non vedo quale sia il nervosismo delle mie parole, mi sembrava solamente eticamente doveroso dire la verità sui fatti in merito ad un avversario politico, ma comunque un amico, senza confondere i due piano personale politico. In quanto all’ingombrante personaggio mi sembrava palese: è la persona che ha impedito la formazione della coalizione, appartenendo (unico rappresentante) a UI, partito renziano. Peraltro, chiedere “Con il suo cognome in quale regione combatte?” dimostra di non aver ben compreso l’aforisma di Voltaire che vuole significare che il rispetto delle idee altrui è una sorta di dogma (ovviamente fino a quando non si materializzano in azioni che confliggono con le altrui libertà).
Tornando alla provenienza regionale il nome Lucano (controlli oppure su Wikipedia) è noto già in epoca romana, in una colonia spagnola. Il più noto rappresentante è stato Marco Anneo Lucano, poeta coinvolto nella congiura dei Pisoni contro Nerone. Dalla spagna la famiglia si divise in due rami seguendo le dominazioni spagnole, uno verso il centro sud passando dalla Liguria, Toscana ecc. arrivando in Calabria (come ha notato guardando sulle pagine bianche, i Lucano sono pochi in Puglia), l’altro ramo verso Est, in Lombardia e in particolare nel Veneto. Penso sia sodisfatto. Per ulteriori informazioni la consiglierei di non persistere a nascondersi dietro all’anonimato, ma di avere il coraggio di uscire dall’oscurità della sua rassicurante ombra.il suo intervento mi fa pensare ad una preclusione larvata di “razzismo” regionalistico. Sotto questo puntio di vista vorrei tanto poter scrivere di essere di orgini meridionali, per poterla rendere felice, ma mi spiace. Sono nato a Milano, di mamma milanese (zona di Porta Ticinese) e di papà emigrato a Milano durante la guerra, distaccato presso i Servizi di Informazione Militare in forza all’Areunautica militare.
La famiglia di mio papà, da generazioni, è veneta, anzi, mio papà avrebbe precisato “DI VENEZIA”, non del Veneto. Un mio prozio invece viveva a Trieste dove era stato un noto pittore locale (Pietro Lucano) e si era trasferito (coincidenza piuttosto curiosa) a Caronno o dintorni. Non vedo quale sia il nervosismo delle mie parole, mi sembrava solamente eticamente doveroso dire la verità sui fatti in merito ad un avversario politico, ma comunque un amico, senza confondere i due piani, personale e politico. In quanto all’ingombrante personaggio mi sembrava palese: è la persona che ha impedito la formazione della coalizione, appartenendo (unico rappresentante) a UI, partito renziano. Peraltro, chiedere “Con il suo cognome in quale regione combatte?” dimnostra di non aver ben compreso l’aforisma di Voltaire che vuole significare che il rispetto delle idee altrui è una sorta di dogma (ovviamente fino a quando non si materializzano in azioni che confliggono con le altrui libertà). Se vuole potrei invitara ad effettuarmi un tampone orale per il DNA. una ricerca più accurata di quella che ha fatto sulle pagine bianche le potrebbe dire che il nome Lucano deriva dalla Spagna. Senza scomodarsi più di tanto può cercare su Wikipedia e troverà il nome di un poeta Lucano coinvolto nella congiura dei Pisoni contro Nerone. Dalla colonia romana in Spagna i Lucano sono emigrati seguendo due percorsi con la dominazione spagnola, in meridione (per questo ne trova pochi in Puglia, ma molti inToscana e Calabria), nel Veneto e in Lombardia.
Eccetera, eccetera.
A questo punto sarebbe giusto che si firmasse, ma dubito che lo farà, preferendo celarsi dietro un prudente, quanto vergognoso, anonimato. Se lo farà avrà invece tutta la mia stma“Razzismo” ? spero che sia il nervosismo a portarla sempre oltre.
Ho scritto un elenco di regioni perché al cognome Lucano corrispondono diverse famiglie per cui cadeva anche Lei nella “schiera di persone che amano abbaiare da dietro un cancello, difesi dalle sbarre dell’anonimato. Complimenti.”
Tutto qui.
Ora ha aggiunto un nome ma chiedo subito scusa al suo ego, io non la conosco.
Dario Lucano non mi dice e ricorda nulla e non farò ricerche per sapere chi é e cosa ha fatto.
Non lo farò perché come da Lei specificato non é un attore pubblico e rispetto il suo ruolo di uomo comune ” coalizione di centrodestra che ha visto la vittoria di Fagioli e della quale mi onoro di fare parte, anche se non presente nelle liste elettorali”.
Le mie osservazioni erano riferite a persone pubbliche che hanno espresso pensieri pubblici per informare privati cittadini osservatori.
Semplicemente questo sono, un privato osservatore cittadino che é intervenuto in un pubblico dibattito.
Tutto qui.
Per cui Le chiedo gentilmente di entrare nel dibattito pubblico senza offendere.
Nel nostro interagire ancora non ha dato nome e cognome di chi Lei indica come colpevole della disfatta del centro destra moderato.
” In quanto all’ingombrante personaggio mi sembrava palese: è la persona che ha impedito la formazione della coalizione, appartenendo (unico rappresentante) a UI, partito renziano.”
Se é un personaggio pubblico indichi un nome e cognome. Se non lo é non lanci illazioni che i lettori non possono capire.
Indicandolo aiuterà i privati osservatori a farsi una idea limpida e cristallina dei fatti.
Grazie giá da ora e per favore non lo indichi per avere la mia stima.Amaro Lucano
Onorevole Comi, se il centrodestra non è andato unito è solamente colpa dei suoi capricci, in quanto la sua volontà di accettare quanto proposto da librandi è stato subito il motivo di non accordo. Oggi si prenda le sue responsabilità, ha perso a Saronno dove ha imposto un sindaco, ha perso a LUINO dove ne ha imposto un altro, e dopo la sconfitta alle elezioni provinciali non pensa che sia giusto dimettersi e lasciare spazio a qualcuno perlomeno presente? Insieme a lei ovviamente ci si aspettiamo anche quelle tanto annunciate del commissario cittadino e quelle di Caianiello pronto per il pensionamento.
“di aspettarsi qualcosa di più “dalla performance di Gilli”: e io mi sarei aspettata qualcosa in più dalla performance di forza italia. Ma d’altra parte è più facile scaricare la responsabilità sugli altri e non ammettere che la vera debacle sia stata quella del proprio partito 😉
Chissà chi e perché ha desiderato la rottura del centrodestra… parliamo di Librandi e Comi che con il loro Gilli hanno rispettivamente preso il 6% e il 7%… chissà cosa faranno davvero adesso…
PARLiAMO DI SAC che è andato solo ??
… di aspettarsi qualcosa di più “dalla performance di Gilli”…
Sarebbe utile un approccio anglosassone necessario a questo Paese allergico alle dimissioni eppure sempre pronto a dare colpe a chiunque.
Avvocato Gilli si dimetta da qualsiasi incarico.
Onorevole Librandi spieghi perché ha scelto il candidato Gilli quando nella serata conclusiva della campagna elettorale giá l’aveva abbandonato. Alla domanda in cui il giornalista La invitava a dare forza nella ricerca di voti Lei rispose dicendo che era stanco per aver seguito Renzi sotto il sole del pomeriggio.
Onorevole Comi si assuma le responsabilità della performance di Gilli.
Cosa aspettarsi da un candidato “vecchio” da sempre che spinge sulla lista dei pensionati.
Cosa aspettarsi da un candidato che sognava di far tornare i “nonni amici”
Cosa aspettarsi da un candidato che ambiva ad amministrare senza un progetto politico. Avvocato Gilli il commissario che arriverà avrà competenza almeno pari alla Sua nella normale gestione della cosa pubblica.
Cosa aspettarsi da un candidato che recuperava un progetto “suo” vecchio di sette anni per l’utilizzo di Palazzo Visconti.
Cosa aspettarsi da un candidato che voleva trovare forze nel volontariato per ripulire e rendere bella la nostra città.
Lui come potrebbe trascinare volontari disponibili a dare energia e sporcarsi le mani. Con l’esempio?
Leggendo la sua storia si potrebbe pensarlo come un trascinatore di gente comune che crede in un sogno?
“Da sempre cultore dello studio del fenomeno religioso e dei sistemi delle relazioni storiche e giuridiche tra le Chiese e gli Stati, ho collaborato lungamente come assistente di Diritto Ecclesiastico, Diritto Canonico e Storia e sistemi delle relazioni Stato/Chiese e da sei anni mi cimento come Professore a contratto di Diritto Ecclesiastico presso l’Università degli Studi Telematica E|campus di Novedrate, Roma, Torino, Padova, Napoli, Bari e Palermo; spesso relatore a convegni e seminari in materia ecclesiasticistica, autore di alcune pubblicazioni scientifiche.
Ho acquisito una discreta esperienza in campo amministrativo: Consigliere Comunale a Saronno nel 1985, ho fatto parte per anni della Commissione Commercio, della Commissione Toponomastica, del Consiglio di Amministrazione della Biblioteca Civica del Comune di Saronno; della Commissione Urbanistica del Comune di Cislago.
Per sette anni, sono stato Presidente del Distretto Scolastico Interprovinciale di Saronno; per altri sette, Vice Pretore Onorario di Busto Arsizio, Sezione Distaccata di Saronno, esercitandovi la giurisdizione civile; per otto, Presidente dell’Ente Morale Asilo Infantile Vittorio Emanuele II, già gestore delle scuole materne del Comune.
Ho fatto parte per oltre un decennio del Consiglio d’Amministrazione della F.A.C.E.C. (Fondazione Ambrosiana per la Cultura e l’Educazione Cattolica) ed ho avuto diversi incarichi comunali, provinciali e nazionali nell’A.I.D.O. (Associazione Italiana Donatori di Organi), collaboro con associazioni che si occupano dei bambini cardiopatici e di malformazioni congenite; appartengo al Rotary Club ed alla Confrérie du Canard des Pays de Challans.
Ho fatto anche parte del Consiglio Regionale della Lombardia dell’A.N.C.I. (Associazione Nazionale Comuni d’Italia) come Vice Presidente del Dipartimento Scuola e Formazione della stessa; sono stato Presidente dell’Istituzione Comunale “Scuole Paritarie dell’Infanzia” e Consigliere della Scuola Paritaria dell’Infanzia “Regina Margherita” della Cassina Ferrara; sono stato il primo Presidente della FO.C.R.I.S. (Fondazione Casa di Riposo Intercomunale Saronno), di cui ho curato l’avvio.
Ho fatto parte dei Consigli di Amministrazione di Lura Ambiente s.p.a.; Reteacqua s.p.a.; ATO Varese acqua; Subambito Sudorientale dell’ATO Varese rifiuti; Fondazione Giuseppe Gianetti e di alcune società private. Sono fondatore e Presidente Nazionale dell’Associazione Licor tra Comuni, aderente a Res Tipica.
Mi dedico volentieri alla lettura ed alla storia, alle lingue classiche e straniere ed alla cultura locale; appassionato d’informatica e dei nuovi sistemi di comunicazione, ho ideato e condotto la “bacheca” del sito ufficiale del Comune di Saronno, interagendo on line con centinaia di concittadini; amo viaggiare, soprattutto in luoghi d’importanza storica ed artistica, e sono socio di diverse associazioni culturali.
Dal 2 giugno 2010, sono Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, per nomina del Presidente della Repubblica.
Ho ricevuto la Grande Médaille d’Honneur dal Conséil Général de la Vandée e la Grande Médaille dalla Mairie di Challans (Francia), a riconoscimento dell’impegno profuso per il gemellaggio di Saronno con la città francese di Challans.”
Standing ovation
Mancava il vero candidato Sindaco… un suicidio di massa voluto e cercato, la destra a Saronno non tornera’piu’ finche non cambieranno tutte le persone che ne fanno parte. Una strategia da inesperti,paurosi verso il vero cambiamento. Lega e Pd… hanno dimostrato la forza, i cittadini che di gente destroide come i candidati in lista ne hanno pieni i C…. Pertanto non ci sono scuse e’ una vecchia realta’ la vostra incapacita’politica.
ma ancora il coraggio di parlare?
La storia di 5 anni fa si ripèete : ancora una volta vince il basso persoanlismo : SAC pur consapevole di perdere non si allea ma sceglie di riconsegnare la città alla sinistrA chi ha il coraggio , con onestà intellòettuale legga i dati e SE NE ASSUMA OGNI RESPONSABILTA’
I dati dicono: SAC 10%, FI 7,52%, UI 6,35%.
Numeri alla mano, gli elettori moderati hanno promosso SAC (10%) e non altri (UI + FI 13,87%); la somma dei moderati fa comunque un numero (23,89%) inferiore al necessario per raggiungere il ballottaggio.
La candidatura scelta da FI e UI ha rotto il fronte non solo dei moderati, ma dell’intero centrodestra.
La città non è stata convinta dai progetti dei moderati e ha preferito la Lega e il Pd.Con onestà intellettuale serve solo prendere atto di tutto ciò.
Cosa c’entra SAC, le scelte in FI sono del coordinatore provinciale.
SAC era aperta ad apparentamenti, ma si é preferito andare con Librandi, scelta legittima, ma che ha portato a questo risultato.
Anche Fagioli era disponibile ad apparentamenti, ma si é preferito andare con Librandi, scelta legittima, ma che ha portato a questo risultato.
Dopo una sconfitta così deludente, il coordinatore provinciale si dovrebbe dimettere all’istante.
Matteo Salvini a Che tempo che fa:
“Sono comunista dentro, mi sento più di sinistra di Renzi”http://www.huffingtonpost.it/2015/01/19/salvini-che-tempo-che-fa_n_6500066.html