“Attacco alle pensioni”: l’affondo di Stefano Candiani della Lega
SARONNO – “Attacco alle pensioni: l’affondo di Stefano Candiani, senatore locale e vicepresidente vicario del Gruppo Lega Nord, costringe il Governo agli esami di riparazione con il rischio concreto che la banda Renzi & Co. venga bocciata dai cittadini sempre più critici verso un “esecutivo Pinocchio”.
Lo afferma un comunicato del Carroccio.
La risoluzione presentata impegna infatti Palazzo Chigi a dare piena attuazione alla sentenza della Corte Costituzionale n. 70 del 2015, procedendo alla restituzione ai pensionati della somma relativa alla mancata indicizzazione del trattamento pensionistico per il biennio 2012-2013 secondo il meccanismo di cui alla legge n. 388 del 2000. Il provvedimento ha un impatto significativo perché va ad interessare tutti i beneficiari di una pensione che sia di un importo superiore a tre volte il minimo. Candiani dunque rilancia e sottolinea la tesi della Corte Costituzionale quando quest’ultima scrive che l’interesse dei pensionati, in particolar modo i titolari di trattamenti previdenziali modesti, è teso alla conservazione del potere di acquisto di somme percepite, da cui deriva in modo consequenziale il diritto a una prestazione previdenziale adeguata. E quindi: “Tale diritto, costituzionalmente fondato, risulta irragionevolmente sacrificato nel nome di esigenze finanziare non illustrate nel dettaglio”.
L’attacco del senatore di Tradate è durissimo e mette a nudo la strategia del Governo che intende aggirare la pronuncia costituzionale e persistere nel sacrificare diritti costituzionalmente garantiti per ragioni di bilancio. Con la conseguente adozione di un “decreto-legge che dispone mini-rimborsi forfettari, in luogo del totale rimborso di quanto indebitamente non assegnato negli anni pregressi, non ripara il Governo dall’eventualità di azioni giudiziarie a carattere risarcitorio”. Il rischio concreto è di una class action.
19062015
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che banda di inaffidabili