Candiani (Lega): “No ai formaggi fatti con il latte in polvere”
SARONNO – “Renzi e Martina con il loro lassismo finiranno per farci mangiare formaggi e mozzarelle fatte con il latte in polvere e concentrato. L’Europa vuole cancellare la garanzia di qualità e di eccellenza che è il caposaldo delle produzioni lattiero-casearie italiane. Phil Hogan commissario europeo ha spiegato chiaramente i motivi della procedura d`infrazione aperta dall`Unione europea contro l’Italia che produce formaggi con vero latte e non con quello in polvere e concentrato. Ha incolpato il governo italiano”. Lo dichiara Stefano Candiani, eletto nella circoscrizione, vicepresidente dei senatori leghisti e capogruppo in commissione agricoltura a Palazzo Madama.
L’Europa aveva infatti scritto in data 28 maggio alle autorità italiane e attendeva delle semplici risposte che però non sono mai arrivate. Il Pd non ha più alibi. Il ministro e il premier non sono stati in grado non solo di rispondere all`Europa ma nemmeno di battere i pugni sui tavoli che contano per difendere con le unghie e con i denti le nostre imprese. Questa è una colpa gravissima.
03072015
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Commenti
Leghisti andate a Bruxelles solo per prendere i soldi e, incidentalmente, fate anche un sacco di danni.
“Le aziende produttrici di yogurt …… a causa della citata legge, non possono operare il processo di concentrazione all’origine…”
Il governo italiano avrebbe dovuto, semplicemente, emendare questa parte della legge, invece i buttare il bambino con l’acqua sporca.
Ma il furore antileghista annebbia completamente le menti (certe menti), ed ecco che “i formaggi con la polvere li ha voluti Bossi…”
Sigh…
eppure questa cosa l’ha voluta un leghista….. oh signur
COME SI È ARRIVATI A QUESTA SITUAZIONE
http://www.nextquotidiano.it/ue-formaggi-senza-latte-diktat/
“L’iter della Commissione era iniziato a fine novembre 2013 con una richiesta di informazioni al nostro Paese alla quale l’Italia ha risposto a febbraio 2014.
Ovviamente si tratta di adeguare le norme italiane a quelle europee e nessuno obbligherà i produttori italiani di scamorza (o altri formaggi) a usare il latte in polvere che se lo faranno sarà perché avranno trovato una loro convenienza (leggasi: guadagno) nel farlo e non perché “è l’Europa che ce lo chiede”.
Ma molto prima della domanda della Commissione un europarlamentare aveva sollevato dubbi sulla legittimità della normativa italiana rispetto al diritto comunitario.
Il 17 gennaio 2013 l’eurodeputato Oreste Rossi eletto all’Europarlamento con la Lega Nord (e già Presidente del Consiglio regionale del Piemonte sotto la guida di Roberto Cota). Nella sua interrogazione parlamentare a risposta scritta Rossi sollecitò l’intervento della Commissione Europea proprio sulla faccenda del divieto di utilizzo di latte in polvere:
“In Italia la legge 11 aprile 1974 n. 138 vieta la detenzione, la commercializzazione e l’utilizzo del latte in polvere e di latte conservato con qualunque trattamento chimico, o comunque concentrati, per la produzione di latte UHT e dei prodotti lattiero caseari. Tale posizione italiana è stata riconfermata dal decreto legge 175/2011 per il recepimento della direttiva UE 2007/61/CE relativa a taluni tipi di latte conservato parzialmente o totalmente disidratato destinato all’alimentazione umana.
Le aziende produttrici di yogurt (per la cui produzione il latte concentrato è un ingrediente essenziale) in Italia, sono, quindi, obbligate a trasportare una quantità di latte maggiore di quella di cui avrebbero bisogno perché, a causa della citata legge, non possono operare il processo di concentrazione all’origine e poi trasportare il prodotto negli stabilimenti.
Questa normativa crea un ingente danno economico e competitivo alle aziende, essendo un ostacolo all’ottimizzazione dei costi logistici e ad una maggiore efficienza del processo produttivo. Inoltre, in base ai principi di libera circolazione nel mercato interno, si viene a creare una situazione di disparità rispetto ad altri paesi europei, come ad esempio Belgio e Francia, che possono utilizzare latte concentrato per la fabbricazione di prodotti lattiero caseari.
Può la Commissione far sapere se ritiene che la permanenza in vigore in Italia della legge 11 aprile 1974 n. 138 e il recepimento della direttiva 2007/61/CE siano in linea con il diritto dell’Unione europea?
Insomma la Commissione che si è mossa proprio per garantire i principi di libera circolazione delle merci e che è stata accusata da tutti di voler affossare una delle eccellenze italiane sta agendo proprio in virtù della denuncia di Oreste Rossi che all’epoca non era ancora uscito dalla Lega Nord.
Niente lobby di produttori stranieri quindi, nono solo una situazione di “schizofrenia normativa” (quella del cioccolato senza cacao e del vino senza uva) come denuncia Carlo Petrini su Repubblica di oggi ma una vicenda tutta italiana.
L’ennesima storia in cui un leghista tira la zappa sui piedi dell’Italia e gli euroscettici urlano al complotto senza rendersi conto che togliere un divieto non è introdurre un obbligo.
CANDIANI è OLTREMODO CONFUSO ; si è scordato che Rossi a tempo della LEGA NORD(EFD) IN UE ha chiesto proprio questa soluzione #GENIALEEEEEEEE