Uboldo: il Comune non riduce la Tasi, il consigliere Testi abbandona il consiglio
UBOLDO – “Nel consiglio comunale di martedì 14 luglio la maggioranza di Uboldo al centro ha approvato la Tasi sulla prima casa per il 2015, mantenendo l’aliquota al 2.5 per mille – il massimo consentito – e non prevedendo alcuna detrazione”.
Inizia così un comunicato stampa della lista d’opposizione Uboldo civica.
Il nostro voto è stato ovviamente contrario, dal momento che il 18 giugno avevamo presentato una mozione che chiedeva l’esatto opposto: riduzione dell’aliquota e previsione di una detrazione per i figli fino a 25 anni di età, sul modello dell’Imu 2012. La Tasi congegnata dall’Amministrazione ha, infatti, il risultato paradossale di essere più costosa della tanto vituperata Imu sulla prima casa, nonostante un’aliquota inferiore, poiché non sono previste le detrazioni che invece l’Imu consentiva nel 2012.
Il sindaco Lorenzo Guzzetti ha però fatto di tutto per evitare di discutere sul serio la nostra mozione, che era collocata all’ultimo punto dell’ordine del giorno. Prima non la ha inserita all’ordine del giorno del consiglio comunale del 23 giugno, come avrebbe potuto fare. Poi ha rifiutato due volte di discuterla prima delle delibere su Tasi e bilancio di previsione presentate dall’Amministrazione, adducendo ragioni “tecniche” che non condividiamo e riteniamo pretestuose.
Visto che sarebbe stato inutile discutere la mozione dopo l’approvazione dell’aliquota della Tasi e del bilancio di previsione, il nostro consigliere Enrico Testi ha deciso di abbandonare la seduta in segno di protesta, evitando che la maggioranza potesse cercare di stravolgere e ridicolizzare le nostre proposte e lasciandola con la responsabilità di aver mantenuto altissima la pressione fiscale.
A nostro avviso, in base al bilancio consuntivo 2014, chiuso con un avanzo di parte corrente di circa 800 mila euro, sarebbe stato possibile ridurre le tasse, ma l’Amministrazione non ha avuto il coraggio necessario. A farne le spese sono ancora i cittadini e le famiglie uboldesi, verso cui l’attenzione è spesso più nella propaganda che nei fatti.
23072015