Gerenzano democratica: “No alla scuola materna all’ex Nivea”
GERENZANO – “Nuova scuola materna, realtà o chimera?” Se lo chiede la lista d’opposizione Gerenzano democratica, in un comunicato stampa nel quale esprime il proprio punto di vista anche riguardo alla location del futuro istituto scolastico.
Per il gruppo di centrosinistra bisognerebbe perseguire l’ipotesi di realizzare il nuovo edificio sull’area limitrofa alla scuola “Papa Giovanni XXIII”:”Riteniamo che questa seconda ipotesi sia preferibile da un punto di vista urbanistico e finanziario. L ‘ubicazione della scuola alla ex nivea e’ decentrata rispetto all’utenza, a meno che non si pensi di portare migliaia di abitanti “oltre Varesina” invece la creazione di un polo scolastico alla Papa Giovanni XXIII sfrutterebbe le sinergie con il plesso esistente, si pensi all’uso comune di alcune infrastrutture quali mensa, palestra e a un uso razionale del personale di assistenza (ex bidelli). Inoltre, dal punto di vista finanziario, la legge “Scuole Nuove” offre canali di finanziamento specifici per realizzare tali manufatti senza ricorrere alla svendita del territorio” scrive Gerenzano democratica, in consiglio comunale rappresentata da Pier Angelo Gianni (foto).
Ricorda Gerenzano democratica
Nell’ultimo consiglio comunale, sul bilancio previsionale 2015-2017, noi abbiamo votato contro e nella dichiarazione di voto abbiamo messo in risalto un punto che ci sta molto a cuore: la costruzione della nuova scuola materna prevista nel programma delle opere pubbliche con uno stanziamento di 2 milioni di euro nel 2015. Una nuova scuola materna è necessaria alla comunità’ perché la convivenza, nell’edificio delle “Clerici” fra materna e primaria è sempre più difficile per la carenza di spazi. L’Amministrazione comunale percorre più strade su cui noi vorremmo esprimere la nostra opinione. Siamo per l’ipotesi di costruirla accanto alla Papa Giovanni mentre non ci piace l’idea che sorga all’ex Nivea. Al riguardo l’amministrazione di Gerenzano sta negoziando la sua costruzione con i proprietari dell’area dismessa a scomputo degli oneri di urbanizzazione asserendo di aver operato questa scelta per evitare i vincoli del patto di stabilità. Noi crediamo che il gioco sia ben più complesso e grande e coinvolga altre aree, altri importanti interventi edificatori, più interlocutori e in definitiva anche la revisione del Piano di governo del territorio, che è in corso, come da documenti protocollati in Comune. Questa ipotesi collega e delega la realizzazione della scuola a un accordo con privati in cambio della svendita di terreno agricolo fuori dal Tessuto urbano consolidato (Tuc) in barba a uno dei cavalli di battaglia su cui è stata vinta la campagna elettorale della lista di maggioranza, Insieme e libertà per Gerenzano.
18082015