Indelicato come Tosi: censura… alla censura
SARONNO – “I fatti. Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale, rilascia una dichiarazione con la quale, nei termini corretti e rispettosi che le sono abituali, osserva che non tutti gli immigrati sono disponibili ad integrarsi allo stesso modo nella cultura e nella civiltà italiana: alcuni lo sono di più, altri di meno”.
Inizia così il comunicato di Alfonso Indelicato, coordinatore locale di Fdi.
Si tratta di semplice buon senso. Ognuno, solo che abbia occhi e orecchie e sia dotato di ragione, sa e vede bene che l’immigrazione degli arabi islamici, è solo un esempio, è diversa e determina problematiche differenti rispetto a quella filippina. Non è neppure il caso di insistere sulla questione, tanto essa è evidente. Ma poi, ammettiamo pure, in mera ipotesi, che le cose non stiano proprio così e che la Meloni si sia marchianamente sbagliata. E’ possibile nel nostro paese, a un onorevole come a un comune cittadino, esprimere pubblicamente la propria opinione?
Sembra di no. Esiste infatti in Renzilandia un ufficio governativo che ha il compito di selezionare le opinioni dei cittadini, stabilendo quali sono corrette e quali no: è l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali.
Quest’ultimo, nella persona del funzionario Marco De Giorgi, stigmatizza in pretto burocratese la nostra parlamentare, ricordandole come “una comunicazione basata su generalizzazioni e stereotipi non favorisca un sollecito ed adeguato processo di integrazione e coesione sociale”. E conclude:”Si coglie l’occasione per chiedere di voler considerare per il futuro l’opportunità di trasmettere alla collettività messaggi di diverso tenore”, il grassetto è nell’originale.E’ un chiaro invito (al di là della forma contorta e ridondante) a mutare forme e contenuti della comunicazione, quindi un richiamo all’ordine. Tante cose si potrebbero dire, a commento, sia nel merito dell’intervento dell’Unar sia nella formale legittimità del medesimo sia quanto a ciò che questo ufficio rappresenta e persegue. Preferiamo però, conformemente alla nostra inclinazione, esprimere una notazione di tipo filosofico-letterario. Uno “psicoreato” è, nello stato di Oceania inventato da George Orwell nel romanzo distopico “1984”, un crimine consistente nel pensare e credere un qualcosa che contrasta con la filosofia ufficiale dello stato. Viene perseguito dalla “psicopolizia” la quale, una volta identificato il colpevole attraverso dei monitor o la delazione di conoscenti, lo imprigiona e lo costringe a cambiare opinione per mezzo di devastanti tecniche di lavaggio del cervello. No, non siamo arrivati a tanto. Ma forse non ci siamo arrivati perché non ce n’è bisogno. La diffusione di un pensiero unico politicamente corretto – mix di ecologia, pacifismo, animalismo, gender, antirazzismo, terzomondismo – è talmente capillare che non c’è bisogno della psicopolizia e dei suoi metodi. Sono più che sufficienti i media, la scuola di Stato coi suoi tendenziosi libri di testo, l’estranea ma incombente Europa con le sue direttive che tracimano dal piano sociale ed economico a quello etico.
E, dimenticavamo, l’Unar, burocratica punta di lancia di un disegno dispotico che Fdi-An non si stancherà di denunciare e combattere.
Sulla vicenda ieri anche la presa di posizione di Gianangelo Tosi, assessore comunale e anche lui di Fratelli d’Italia che si era imbavagliato in solidarietà con l’onorevole Meloni.
03092015
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Commenti
Gentile Sig. Indelicato
Se pur con il rispetto dovuto ritiene di correggermi riguardo gli “ispiratori” collocando poi la querelle in mera questione di procedure parlamentari.
Mi duole insistere ma, se del caso, dovremmo parlare di Diritto Costituzionale In quanto il tema “formazione delle leggi” viene trattato direttamente all’interno dell’ordinamento dello Stato.
L’ UNAR venne istituito nel 2003 con un Dlgs ( decreto legislativo).
Dove per decreto legislativo o decreto delegato si intende, in particolare nella Costituzione “Ordinamento dello Stato”- Art.76 e 87 – un atto normativo avente forza di legge adottato dal potere esecutivo (Governo) per delega espressa e formale del potere legislativo (Parlamento)
Infatti, (ed eccoci qui agli “Ispiratori”) Il Potere Legislativo (camera e senato) il 1°Marzo 2002 con la legge 39 art.1 e 29 delegavano al Governo ecc.ecc.
Per tutto il resto, i numeri che le ricordavo non sono bruscolini ed è troppo facile a posteriori prenderne le distanze sino al punto di dichiarare che “Fdi-An non si stancherà di denunciare e combattere l’Unar, burocratica punta di lancia di un disegno dispotico”
Vede professore dobbiamo sempre fare i conti con la storia, anche la nostra. Il Partito che credo Lei rappresenta, Fratelli d’Italia/AN, non nasce orfano.
I votanti, i militanti, i dirigenti, non sono venuti da marte.
Un partito Politico cambia, si ristruttura, adegua la propria strategia alla luce dei macro cambiamenti, talvolta rivede in senso critico il suo passato ma certo conserva la sua identità, i suoi valori e ha il suo pantheon.
Lei, arrivato da poco, certamente non sarà corresponsabile del passato ma il partito che a Saronno Lei rappresenta ha tanti legami con quella Alleanza Nazionale che Lei pare disconoscere. Quindi li eredita.
Una ultima cosa, pensi alle difficoltà della Sinistra nel fare le cose di Destra.
Proprio partendo da tali difficoltà mi domando quanto oggi abbia ancora senso parlare di destra e di sinistra,
Purtroppo gli avvenimenti prima di diventare storia sono solamente cronaca.
Per non abusare dello spazio di chi ci ospita e della pazienza di chi, per caso, ci ha letto credo sia opportuno chiuderla qui perché, a buona ragione, moltissimo avremmo da dissertare ma spero in tempi e luoghi più idonei.
Cordialità
Come crede, gentle Sg. Cairati. La saluto cordialmente e rimango a disposizione sugli argomenti che crede. Può mandarmi, se lo ritiene, un suo recapito sulla pagina FB oppure sulla mail messami a disposizione dall’ufficio del comune, che trova facilmente sul sito del medesimo.
Gentile Sig. Cairati,
con tutto il rispetto, non mi sembra corretto dire che i due rami del Parlamento furono “ispiratori” del decreto. Ispiratori furno i parlamentari che elaborarono il primo testo e lo depositarono in commissione, fra i quali l’on.le Prestigiacomo ebbe di certo un ruolo eminente. Poi il Parlamento approvò.
Ma al di là delle questioni di procedura parlamentare, mi interessa assai la Sua osservazione quando dice che “in quel periodo Alleanza Nazionale contava ben 99 Deputati, 45 Senatori, 4 Ministri e 14 fra viceministri e sottosegretari senza dimenticare un Vice Premier”.
Personalmente non ho vissuto la “fase AN” (chiamiamola così). Sono passato direttamente dal MSI (vissuto da liceale nel Fronte della Giovantù e poi da universitario nel FUAN) e poi per più di tre decenni non mi sono occupato di politica attiva. Mi sono solo recentemente avvicinato al partito, e non lo ritengo affatto un succedaneo, magari depotenziato, di AN, ma un progetto autonomo, in cui rivedo parte dei miei ideali giovanili, certo riadattati ai tempi.
Dunque non mi sento né corresponsabile né legato a quanto ha fatto AN.
Interessante, poi, sarebbe discutere di quando la Destra, per pavidità o timidezza o scarsa “tenuta” ideale, fa propri i programmi della Sinistra, adottandone anche il frasario e il lessico. Ma credo che di ciò non si possa incolpare FdI, piuttosto altri partiti che dovrebbero essere – e non lo sono o lo sono solo in parte – alternativi alla Sinistra.
Cordiali saluti
FDI è una costola uscita da AN/MSI non nascondiamoci dietro un dito. In quel periodo i signori parlamentari hanno fatto di tutto accontentando il signore padrone pur di rimanere attaccati alla poltrona. adesso non ci si può lamentare bisognava avere coraggio prima ed essere onesti bocciando certe porcherie
Caro Anonimo,
al di là della questione primarie – sì primarie no, che fu il casus belli della rottura con il PDL e della nascita di FdI, i dissidio era in atto da tempo. Mi permetto di dire, e di ricordarti, che l’uscita dal partito di Berlusconi è stato un grande atto di coraggio da parte di persone che si giocarono ai dadi il posto in parlamento, posto che il comodo ombrello del PdL garantiva. Persone come Paola Frassinetti e Carlo Fidanza (che mi onoro di conoscere e spero mi ritengano amico) agirono in nome di un ideale, sapendo bene il rischio che correvano.
Ecco perché in questo partito mi sento, insieme a tanti che si erano allontanati o disamorati della politica, a casa mia.
Saluti
Egr Sig Indelicato,
condivido il principio circa l’inopportunità che un Funzionario, se pur di rango elevato, eccepisca e stigmatizzi le modalità attraverso le quali un Parlamentare espone le proprie opinioni.
Non concordo con Lei quando, articolando il suo pensiero, colloca il fatto nella “Renzilandia” ecc.ecc. trascurando, invece, che il fatto andrebbe ricondotto più ad un fenomeno di malcostume.
Infatti uno degli sport più diffusi nel Nostro Paese è l’asservimento al Principe di turno, più nell’apparato pubblico che nel privato e, più si sale nelle burocrazie, più le competenze vengono asservite alle compiacenze.
Quanto al resto sappiamo ambedue che l’Unar fu istituito con il Dlgs 215/03 – art. 7 in attuazione di una Direttiva CE la n.43/2000.
Pertanto, prescindendo dalle Nostre stime, il Ministro Prestigiacomo non fu che l’ estenditrice, poiché gli ispiratori furono i 2 rami del legislativo (Camera e Senato), i proponenti ben 6 Ministri ed i deliberanti l’intero Consiglio dei Ministri (Governo).
Se ben ricordo in quel periodo Alleanza Nazionale contava ben 99 Deputati, 45 Senatori, 4 Ministri e 14 fra viceministri e sottosegretari senza dimenticare un Vice Premier; quindi che senso ha asserire oggi che:
“Fdi-An non si stancherà di denunciare e combattere l’Unar, burocratica punta di lancia di un disegno dispotico”
Cordialmente
Brava Meloni,..ok Indelicato..avanti tutta…!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Indelicato è una persona seria, perché si arrampica sugli specchi solo per dovere di bandiera? La Meloni (purtroppo) non è stata censurata, ma solo invitata ad una diversa modalità di esprimersi a cui, sono sicuro, non si adeguerà… Quindi dov’è il problema? Non abbiamo cose più serie di cui occuparci?!?
Rispondo a Filippo e all’interlocutore che si firma “rispetto”, ma anche ad altri intervenuti sul punto.
Davvero non sembra motivo di allarme che l’ impiegato di un ufficio governativo inviti “ad una diversa modalità di esprimersi” un parlamentare della repubblica che esprime una valutazione politica?
Al politico può rispondere il politico, contestandolo se lo ritiene; non un ufficio del governo, per il semplice motivo che quest’ultimo agisce in un contesto autoritativo e non di confronto dialettico.
Dunque la preoccupazione espressa per ciò che è accaduto è legittima, anche perché questa vera e propria lettera di richiamo, concepita come fosse scritta da un superiore gerarchico a un dipendente o comunque a un inferiore, potrebbe essere la prima di una lunga serie: meglio far capire subito che la china è pericolosa e porta lontano.
Quanto all’osservazione che l’UNAR è stata creata per impulso dell’on.le Prestigiacomo, devo dire che non mi mette in agitazione, in quanto non ho mai stimato l’on.le Prestigiacomo (almeno non sotto l’aspetto della capacità politica) e in generale credo che la Destra (e più ancora il Centro-Destra) abbia spesso avuto grande difficoltà a scegliere le persone giuste da mettere ai posti giusti: si pensi al ministro Alfano, ma la lista degli inadatti baciati da cieca fortuna è lunghissima. Sono di destra ma non ho difficoltà ad ammettere questo nostro limite. Quanto infine al fatto che l’auto-imbavagliamento sia stata una drammatizzazione eccessiva, ognuno è libero di pensarlo o meno.
Un cordiale salutoNon mi ha convinto, ma la ringrazio per l’attenzione e la risposta
meloni, tosi indelicato evvaii trovate altri soci che vi sostengano e tenetevi ben stretto il bavaglio così per un po’ di tempo non sentiremo più certe fregnacce
UNAR : è un organo imparziale e autonomo istituito con Decreto nel luglio 2003 dal governo Berlusconi e con Stefania Prestigiacomo ministro alle Pari Opportunità
“’Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull’origine etnica (UNAR) ha la funzione di garantire, in piena autonomia di giudizio e in condizioni di imparzialità, l’effettività del principio di parità di trattamento fra le persone, di vigilare sull’operatività degli strumenti di tutela vigenti contro le discriminazionie di contribuire a rimuovere le discriminazioni fondate sulla razza e l’origine etnica analizzando il diverso impatto che le stesse hanno sul genere e il loro rapporto con le altre forme di razzismo di carattere culturale e religioso”
http://www.pariopportunita.gov.it/index.php/unar
S’eviti quindi questo patetico vittimismo e s’ impegni insieme ai suoi compagni di viaggio ad adottare tutti un linguaggio rispettoso delle persone a prescindere dalle loro origini etniche o appartenenze religiose.
Bravo legga anche l’articolo 7 che ne fissa i compiti, Oggi censurano l’onorevole Meloni domani altri evviva la democrazia,
abbiamo il Gotha della Cultura alternativa, quella vera alternativa allo sfasciume del sentimento comune, Meloni, Tosi & Indelicato …non conoscevo l’esistenza dell’Unar, ma adesso ne capisco l’utilità. (Meglio l’Unar che il Minculpop, io trovo)
Ho letto la lettera in questione, scritta in perfetto burocratese.
Mi permetto di dissentire con lo spirito e la e la stesura letterale della nota del Cons. Marco de Giorgi.
Questi rimprovera all’On. Meloni, eletto in Parlamento dal Popolo Italiano: “..una comunicazione basata su generalizzazioni e stereotipi….”. Rilevo che in realtà l’On. Meloni non generalizza affatto poiché riporta puntualmente nazionalità (peraltro certamente non razze!!!) di immigranti che “hanno dimostrato di integrarsi con maggiore facilità.”
Se non si ritiene corretta questa analisi è certamente possibile portare documentazione in merito; personalmente, basandomi sulla documentazione comunemente disponibile la ritengo corretta. Se la PCM ha dati in grado di smentirla ha certamente i mezzi per diffonderli, evitando una comunicazione “basata su generalizzazioni e stereotipi….”.
Per quanto riguarda gli “stereotipi” ritengo che se la nota del funzionario alle dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri, non è basata su uno stereotipo (purtroppo diffuso: “tutti gli immigranti sono uguali”) vuol dire che il significato della parola “stereotipo” mi è sempre sfuggita e tuttora mi sfugge!
In attesa di apprendere le reazioni della Presidenza del Consiglio ai problemi sollevati dal solerte funzionario invio alla On. Meloni i segni di una profonda stima personale, indipendentemente da qualsiasi problema di orientamento politico.
prof. Bruno Dore