Lara Comi: “Non andrò alla festa di Casa Pound”
SARONNO – “Non parteciperò alla festa di Casa Pound a Castano Primo per coerenza con la mia battaglia di sempre contro le occupazioni illegali. Era previsto il mio intervento, ma ho deciso di rinunciare, non certo per un pregiudizio ideologico, ma solo ed esclusivamente per la mia opposizione alle occupazioni abusive. Ho chiamato i responsabili del raduno e ho spiegato la mia posizione. Il sindaco di Castano Primo ha ritirato l’autorizzazione, supportato nella sua decisione dal Prefetto di Milano. Per me quindi il raduno non si sarebbe dovuto tenere in quegli spazi. Certo, revocare il permesso all’ultimo fa venire qualche sospetto, sia sui reali motivi del diniego che sembra derivare da un’ostilità politica sia sull’efficienza amministrativa di un Comune che nega un permesso alla vigilia di un’iniziativa nazionale dopo averlo rilasciato diverso tempo fa”.
Lo afferma la saronnese Lara Comi, eurodeputata di Forza Italia e vicepresidente del Gruppo Ppe.
Voglio capire cosa sia davvero accaduto e per questo parlerò con il sindaco, il prefetto, il questore. Mi impegno a contribuire ad un chiarimento. Non scappo, ma voglio poter avere tutti gli elementi. A Saronno, la mia città, combatto da sempre contro le occupazioni abusive del centro sociale Telos, sono in prima linea. Non andrò a Castano per una questione di linearità e di rispetto delle istituzioni.
12092015
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Commenti
Nessuno se ne sarebbe accorto
grandeeeeeeeeeee, come sempre
patetica, non và perchè è contro le occupazioni non per quello che rappresentano quelli di casa pound. si vergogni
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Animo impara
“Le parole che l’assessore di Forza Italia del comune di Varese, Stefano Clerici, ha rivolto ai partecipanti alla manifestazione dell’Anpi di sabato scorso (“morti viventi”, “zecche”), suscitano una condanna da parte del segretario provinciale del suo stesso partito. Lara Comi, coordinatore del berlusconiani, ha diffuso una lettera, indirizzata all’associazione die partigiani di ispirazione liberale e laica, la Fiap, in cui definisce “parole inaccettabili” quelle dell’assessore. E’ la prima volta, nella sua lunga carriera di esternazioni di facebook, che Clerici viene apertamente rimproverato da un dirigente di Forza Italia. Contro l’assessore, nei giorni scorsi, si sono pronunciato in tanti. A partire da un editoriale di Varesenews, e poi il Pd, la Cgil, l’Anpi e tante altre associazioni e singoli cittadini (nelle lettere al direttore alcuni degli interventi pubblicati). L’invito rivolto al sindaco Fontana, circa l’accettazione di qualunque provveidmento egli voglia prendere sembra proprio un via libera a un eventuale dimissionamento del giovane assessore. Ma attenzione. Clerici è già politicamente sopravvissuto a due richieste di sfiducia in consiglio comunale.
Lara Comi scrive: “Forza Italia è un partito liberale, pienamente inserito tra le forze politiche democratiche di questo Paese. Il suo rispetto per la Costituzione e per chi ha combattuto per la libertà e per la democrazia è fuori discussione. I nostri principi liberali ci portano al rispetto delle opinioni di tutti se espresse entro i limiti dei principi costituzionali e nelle forme rispettose della dignità di ciascuno e della storia collettiva. Questi limiti sono stati a nostro avviso travalicati dal dottor Stefano Clerici, con parole inaccettabili sulla manifestazione partigiana del 29 novembre scorso. Forza Italia prende le distanze dalle espressioni di Stefano Clerici, e rinnova il suo omaggio alla memoria della Resistenza. Come forza politica, esprimiamo il nostro rincrescimento e le nostre scuse per un episodio messo in atto a titolo personale da un nostro esponente, che non coinvolge a nessun titolo – lo ripetiamo – il partito. Quanto alla posizione di Stefano Clerici in giunta, ci rimettiamo alla valutazione del Sindaco Attilio Fontana e alle misure che riterrà più appropriate, approvando sin da ora il suo operato. Con i migliori saluti”.
RIF http://www.varesenews.it/2014/12/lara-comi-forza-italia-prende-le-distanze-da-clerici/346115/
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Anonimo : patetico
Basterebbe un po’ di onestà intellettuale per comprendere che un PREGIUDIZIO ideologico , da qualsiasi parte provenga è estremamente dannoso in primis alle persone che vivono in funzione del suo contagio.
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