Saronno Sette senza politica, Licata: “Deriva molto preoccupante”
SARONNO – “Ai lettori di Saronno 7, il settimanale del nostro comune tornato nelle edicole dopo la pausa estiva, non sarà sfuggita la brillante novità che ha accompagnato la nuova uscita. È sparito lo spazio dedicato alle forze politiche. È sparito dopo che il gli uffici comunali ci avevano richiesto, come di norma, il nostro contributo. È sparito per decisione del Sindaco che ritiene l’informazione che ciascuna forza politica offre alla città “inutile propaganda”.
Inizia così l’intervento di Francesco Licata, capogruppo Pd, in merito alla “sparizione” dello spazio dedicato ai gruppi consiliari sul settimanale comunale “Saronno Sette”.
Licata entra subito nello specifico: “Propaganda:“l’attività di disseminazione di idee e informazioni con lo scopo di indurre a specifici atteggiamenti e azioni”. Informazione: “Trasmissione, scambio di informazioni e di notizie”
Le due cose sono evidentemente diverse. La seconda, l’informazione, è un indispensabile servizio che si offre ai cittadini a cui l’amministrazione leghista ha messo il bavaglio probabilmente perchè preoccupata che vi fosse qualcuno che potesse raccontare della loro inerzia. Non fosse questa una preoccupante deriva verrebbe da sorridere visto che la Lega a Saronno ha sempre pubblicato improbabili locandine con soggetti imbavagiliati, caricature dei più svariati politici, che o mungevano mucche (rappresentanti i cittadini) o rubavano denaro.
Il capogruppo riserva una stoccata anche alla nuova veste grafica con il biancoceleste saronnese che ha preso il posto del tricolore voluto dal precedente sindaco Luciano Porro: “Non sarà nemmeno sfuggito agli attenti concittadini come sia cambiato anche il colore di sfondo dell’intestazione in prima pagina che da tricolore è diventato azzurro. Ammetterà finalmente la Lega, e l’amministrazione che ne è sua espressione, che non si riconosce nella bandiera italiana e nei valori della Repubblica o ci racconteranno nuovamente una scusa, come fatto durante il primo consiglio comunale quando la motivazione addotta per non aver intonato l’inno fu “non è prevista dal protocollo”? Dobbiamo forse già ritenerci fortunati che non sia stato dipinto di verde? Quale sarà, se ci sarà, limite al peggio?”.
19092015
Lascia un commento
Commenti
Anche lo spargimento di tricolori ovunque appare pacchiano come suonare l’inno fuori luogo.
Il Saronno sette rappresenta Saronno (bianco e azzurro i colori cittadini,) e i colori dominanti devono essere quelliIdella città.
Ogni scelta del sindaco leghista sarà spunto di polemica sterile, come avvenuto in questi mesi, oppure si affronteranno argomenti più importanti e propositivamente?
-
signor antonio, se la lega facesse qualcosa , forse queste “cosucce” passerebbero in secondo piano! ma non sta facendo nulla!
la lega sta facendo solo sciocchezze… e tra l’altro ancora nulla che riguardi la sicurezza!
questa è la Lega di governo
Prima sembrava la gramna giornale del PCC… con 70% pubblicità di marmi, fiori, loculi e cremazioni
Visto il nullismo del consiglio comunale di ieri sera, diciamo che lo spettacolo è appena cominciato….
Personalmente ho sempre trovato inutile Saronno Sette, uno spreco di soldi con comunicati di poca utilita’
-
Grazie all’amministrazione Porro il costo di Saronno Sette per le casse comunali è pari a ZERO: si autofinanzia con gli sponsor. Almeno era così fino a qualche mese fa… ma da questi nuovi fenomeni in amministrazione mi aspetto di tutto
Purtroppo al peggio non c’è limite. …e questo deve preoccupare tutti quelli che non li hanno votati e sono la maggioranza
Aiutooooooo e lo urlo io che come uno stupida ho votato lega!!!! Aiuto ma in che mani siamo !!!!! La mossa del sindaco è incredibile, non ha fatto nulla non ha detto niente da quando è stato eletto sindaco della nostra saronno, ho pensato aspetterà lo staff per cominciare a lavorare, ( si spera ), ed ora cosa fa che decisione prende ? Un’altra cosa bella che finisce, dopo tanti anni, come l’inno nazionale prima del consiglio comunale
-
l’inno e’ stato introdotto provocatoriamente per sfidare la Lega Nord, come si evince dalla storia del consiglio comunale.
toglierlo non è un insulto, semplicemente rimossa un’anomalia solo saronnese.-
L’inno nazionale sarebbe una provocazione? Siamo veramente in ottime mani…
-
Solo un leghista può dire che suonare l’inno nazionale è una provocazione.
-
Forse è il caso di prestare maggiore attenzione quando si legge:
l’INTRODUZIONE dell’inno ad ogni consiglio è stata una provocazione.
L’inno nazionale di Mameli è e rimane tale, fino a quando non si deciderà di dismettere quello “provvisorio” da 150 anni ed istituirne uno definitivo.
-
-
purtroppo con questa amministrazione dovremo sempre e solo aspettarci il peggio.