Ex Cantoni, Licata:”Controlli continui e commissione ad hoc”
SARONNO – Non è intenzionato a demordere Francesco Licata, capogruppo del Pd, nel pressing sull’Amministrazione guidata dal sindaco Alessandro Fagioli nel chiedere un tempestivo intervento sul fronte della bonifica dell’ex Cantoni.
Dopo la prima presa di posizione di una settimana fa torna a riaccendere i riflettori con precise richieste: “La tutela della salute pubblica della cittadinanza Saronnese deve essere un punto prioritario per l’Amministrazione ed è importante che i controlli siano adeguati a garantire che tutti i soggetti coinvolti lavorino con il medesimo intento e con le accortezze necessarie a proteggere i cittadini. Sollecitiamo pertanto l’Amministrazione comunale saronnese ad abbandonare l’atteggiamento attendista e passivo adottato fino ad oggi, e ad impegnarsi attivamente per garantire la tutela della salute della cittadinanza. In questo senso richiederemo, nuovamente e con forza l’istituzione di una commissione ad hoc che si occupi temi ambientali, visti anche i risultati positivi della commissione acqua, perché le commissioni rappresentano un utilissimo strumento a supporto dell’opera amministrativa oltre che un positivo mezzo di partecipazione. Purtroppo ad oggi nessuna commissione è stata istituita, auspichiamo quindi un inversione di tendenza relativamente a questo aspetto pronti a dare il nostro contributo”.
Tornando sull’area dismessa alle porte della Cassina Ferrara Licata da un punto della situazione con molta precisione e sottolineando qualche preoccupazione: “La Conferenza dei Servizi del 3 luglio scorso ha approvato il piano di bonifica presentato dai proprietari dell’area. E’ certamente una buona notizia, che lascia tuttavia spazio ad alcune perplessità.
In primo luogo, è stato autorizzato un procedimento in due fasi, per cui i proprietari avranno facoltà di bonificare inizialmente solo la porzione sud del sito, quella in cui, in base al progetto, verrà edificata una struttura commerciale. Ciò vuole dire che se un domani, per un qualsiasi motivo, i proprietari dell’area dovessero rinunciare a proseguire il progetto di ristrutturazione, Saronno si ritroverebbe con un sito per una parte bonificato e ristrutturato, e con la parte restante né bonificata né ristrutturata.
E’ necessario quindi che l’Amministrazione comunale subordini il rilascio del benestare a costruire nell’area ex-Cantoni, all’assunzione di un impegno vincolante, e accompagnato da una garanzia fideiussoria, da parte della proprietà, a completare l’intervento di bonifica anche nella porzione nord entro un termine stabilito, a prescindere dalla prosecuzione o meno dei lavori di ristrutturazione nel resto dell’area.
In secondo luogo, le analisi condotte negli anni scorsi hanno evidenziato la presenza di sostanze inquinanti nello strato superficiale dei terreni, in porzioni di area molto limitate. L’intervento di bonifica approvato, che consiste nella rimozione dei terreni e nel loro smaltimento, tuttavia potrebbe risultare non completo se, in corso di realizzazione degli scavi per la costruzioni di nuovi edifici dovessero evidenziarsi altre aree inquinate. E’ chiaro che la conoscenza circa lo stato della contaminazione che si può avere con indagini puntuali nell’area, seppur in numero congruo, può essere differente da quanto si va a evidenziare durante gli scavi delle fondazioni degli edifici.
E’ perciò necessario che il rilascio del certificato di avvenuta bonifica del sito non faccia calare l’attenzione degli Enti di Controllo sul sito ed è auspicabile che vengano effettuati controlli anche nel corso della realizzazione degli scavi per le fondamenta dei nuovi edifici. Se fossero rinvenuti altri terreni contaminati è, infatti, necessario delimitare l’area e procedere alla bonifica anche di tali zone, per evitare il rischio di costruire nuovi edifici su terreni inquinati”.
25092015
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Commenti
Dell’acqua potabile inquinata ai saronnesi fraga una cippa, a loro basta che in stazione non ci siano più tipi loschi (aspetta e spera) o parcheggiatori abusivi…
Speriamo che l’opposizione non molli mai né su questo né sugli altri temi importanti per la città, ma di cui non importa assolutamente nulla a Fagioli e amici
Chissa se l’incendio di oggi sara’ funzionale alle richieste del PD
Una sfliza di affermazioni lapalissiane che denotano una conoscenza della questione per sentito dire, quasi che Licata abbia imparato a memoria una lezione preparata da altri.
Aspettiamo una risposta dell’amministrazione.
forza licata! non molli per favore!
una risposta da chi? ahahahahahahaha
Non ci sono di mezzo nè il Telos nè degli immigrati…per cui l’amministrazione non ha interesse ad intervenire.
non hai capito che la procedura con la proprietà è iniziata da giugno…ma fa niente. Tra l’altro vai a vedere le date nelle quali si è concluso l’iter dello studio idrico.Fa niente di nuovo.
si informi meglio… mi sa che non ha capito bene!
non hai letto la richiesta…ma fa niente. Sembri ben informato ma non ti firmi. ..ma fa niente. L’iter con la proprietà è iniziato ben prima si giugno e la conferenza dei servizi e di luglio. ..ma fa niente.
Va bene, ho capito cosa chiede Licata.
Non mi è chiaro cosa ha fatto il suo PD e la sua amministrazione nei cinque anni precedenti. Nulla, melina o altro?