x
x
SARONNO – Su di loro pendeva un ordine di arresto internazionale emesso dalla procura svizzera di Friburgo eppure erano “appostati” nel parcheggio de la Rotonda di Saronno con franchi svizzeri falsi a caccia di un’altra vittima da raggirare.
Il riferimento va ai 3 sedicenti uomini d’affari arrestati dagli uomini del Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Como. Il trio è ritenuto autore di diversi episodi di truffa compiuti in Svizzera, Francia ed Italia per diverse centinaia di migliaia di euro.
Nel “curriculum” del trio numerose le truffe portate a segno, tutte sul modello denominato “reap-deal”. Con questa tecnica i truffatori si propongono ad un imprenditore di cui carpiscono l’interesse, manifestando l’intenzione di effettuare un ingente acquisto, generalmente di immobili, ed in contanti. Prima della stipula del contratto finale, i truffatori propongono un cambio di banconote di grosso taglio in banconote di piccolo taglio garantendo uno sconto del 25 – 30 % per la “cortesia”. Le banconote di grosso taglio sono però carta straccia, pacchianamente false. Tutto però è studiato nei minimi dettagli in modo che il malcapitato non faccia in tempo ad accorgersene prima che i truffatori si siano dileguati con le sue banconote vere.
Un vero e proprio raggiro di cui spesso le forze dell’ordine non vengono nemmeno informate perchè le vittime temono di essere denunciate a loro volta per tentativo di riciclaggio. In sostanza si tratta di una variante del più celebre “mattone” che incauti turisti si ritrovano nel pacco nella convinzione di aver comprato a prezzi stracciati un cellulare di ultima generazione.
Ad essere stati fermati a Saronno sono stati un 37enne, un 32enne ed un 24enne tutti nati in Francia ma con origini balcaniche. I militari comaschi li hanno pedinati dal confine svizzero, sino alla Rotonta di viale Lazzaroni, nel cui parcheggio i 3 si stavano apprestando a compiere l’ennesima truffa. Lo provano i 806.000 franchi svizzeri falsi che avevano con loro: le finte banconote sono state sequestrate con i 25 mila franchi svizzeri autentici in possesso del gruppo. Quattro, di cui uno avvenuto in provincia di Varese, gli episodi loro contestati dalle autorità svizzere, compiuti negli ultimi 6 mesi, per un controvalore complessivamente truffato di 1.900.000 franchi svizzeri in contanti.
I militari hanno quindi sottoposto ad arresto i tre soggetti e li hanno condotti nel carcere di Busto Arsizio, ove sono a disposizione della corte d’Appello di Milano che nelle prossime ore valuterà le condizioni di procedibilità per l’estradizione in Svizzera.
22102015
Evviva l’immigrazione.
…di origine balcanica…va beh….in ogni caso solo dei creduloni possono cascarci.
Pena….2 kg di #/amaretti da mangiare in30secondi!!!
Comments are closed.