Raid vandalico contro i manifesti sull’incontro sulla questione gender
SARONNO – Raid vandalico contro i manifesti di Fratelli d’Italia per promuovere l’incontro “Maschio e femmina li creò” in programma all’Aldo Moro giovedì 5 novembre.
Ecco la nota in cui il consigliere comunale Alfonso Indelicato riassume e condanna l’accaduto
“Chi, questa domenica mattina, si è trovato a passeggiare per il Corso presso lo spazio comunale di fronte al Carrefour, ha potuto notare il manifesto apposto per annunciare alla cittadinanza il convegno “Maschio e femmina li creò”, organizzato da Fratelli d’Italia per il prossimo 5 novembre, squarciato da una vasta fenditura longitudinale. Su un altro spazio dedicato agli avvisi – quello di fronte al civico 95 – lo stesso manifesto era stato staccato integralmente.
Sempre questa mattina in Piazza Libertà veniva distribuito un volantino firmato dalla longeva sigla Anpi e dagli “Antifascisti saronnesi”, volantino dedicato alla manifestazione sportiva del prossimo 15 novembre e al convegno di FdI. Faccio qui riferimento solo a quest’ultima parte, che mi riguarda direttamente.
Vi si legge quello che è diventato un vero e proprio luogo comune della propaganda gender, consistente nell’affermare che la teoria gender … non esiste. Su questo non intendo ora soffermarmi troppo: durante il convegno saranno offerti elementi più che sufficienti per dimostrare che le cose non stanno come vuole questa nuova sinistra dei diritti polimorfi.
Desidero solo evidenziare che, subito dopo, il volantino afferma quello che voleva negare. Riporto testualmente: “Si può parlare di sessualità a dei bambini? Gli si può insegnare ad essere liberi dagli stereotipi di genere? Certo! Qualsiasi studio psicologico riconosciuto e ufficiale ci dice che l’identità e l’identità sessuale vengono costruite nella prima infanzia ed è proprio quello il momento per educare i nostri figli a vivere serenamente il rapporto con se stessi e con gli altri, anche diversi da noi per scelta e per sessualità”.
Non credo di poter essere accusato, estrapolando, di manipolare il testo. Vi si evince con tutta chiarezza che la sessualità “si costruisce”. Dunque essa non è un dato di partenza, un fatto di natura. La fisiologia, la corporeità, non hanno un valore in se stesse: ne hanno invece le opzioni dei singoli culturalmente condizionate. E questo non è altro che, nel succo, la teoria gender.
Viene poi da sorridere sullo studio psicologico “riconosciuto e ufficiale” cui i nostri si appellano. Qualcuno dovrà spiegare loro che la psicologia è una branca dello scibile assai variegata e ramificata, ed è difficile distinguere in essa ciò che è “ufficiale” da ciò che non lo è. Ma non meravigliamoci: dell’epoca di Stalin è rimasta, a questi neolibertari, almeno la nostalgia del timbro tondo apposto in calce.
Che, poi, queste affermazioni si accompagnino ai manifesti strappati e al minaccioso “non passeranno” che chiude il manifesto, dice chiaramente quale sia il genere di democrazia al quale i teorici del gender si ispirano.
02112015
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Commenti
Sarà stato il Gender in persona!
Altra occasione persa per Dario Liotta per stare zitto !!! Prima di parlare ” scrivere” si metta tranquillo e cominci a contare fino a 1.000.000.000 poi prenda il PC e si scateni…
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Si preoccupi di scrivere Lei qualcosa di sensato, casomai avendo il coraggio di firmarlo, non faccia il censore di altri…Comunque la rassicuro, continuerò a scrivere ogni volta che avrò voglia.
Cordialmente.-
Ed io non la leggerò…perché quando leggo quello che scrive mi viene dolore alle mascelle e spasmi allo stomaco dal ridere
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uso firmare quello che mando
ma la prima come anonimo è stata presa senza aver completato i campi mail e nome …………….
ecco perche si chiamano tutti anonimo
entrambe sono in risposta a Sarunatt cattivello
Se lo dice Lei non resta che crederci.
Ma altri, non Lei, potrebbero magari pensare che sono stati i sostenitori di queste” finte teorie” che li hanno strappati per avere un nuovo articolo.
E’ anche questa una ipotesi.
Se lo dice Lei ci posso credere.
Anche se, magari , potrebbe venire il dubbio che li hanno strappati quelli che si riconoscono nelle finte teorie per puro masochismo.
Se vuol giocare sporco………..
Le tecniche del lasciare intendere tra le righe e mettere sempre altri nuovi argomenti da trattare in aggiunta a quello di partenza sono note il signor Indelicato le usa spesso.
O forse invece è che a qualcuno manca il coraggio di dire le cose come le pensa.
Il raid vandalici sono la sua serata ed i manifesti….
Indelicato è un “sempligficatore” oltre che un cattivo esegeta.
“Si può parlare di sessualità a dei bambini? Gli si può insegnare ad essere liberi dagli stereotipi di genere? Certo! Qualsiasi studio psicologico riconosciuto e ufficiale ci dice che l’identità e l’identità sessuale vengono costruite nella prima infanzia ed è proprio quello il momento per educare i nostri figli a vivere serenamente il rapporto con se stessi e con gli altri, anche diversi da noi per scelta e per sessualità”… La frase riportata parla innazitutto di stereotipi e ruoli di genere nei quali non condannare i nostri figli, innazitutto per favorire la comprensione dell’altro, poi perchè le sfumature di grigio sono infinite ed è bene che la propria vita sessuale sia “scelta liberamente” … In questo senz’altro la sessualità, il come viverla si costruisce… L’alternativa a questa libertà qual’è ? Educare la donna alla casa o a lavori subalterni (la bambina giochi con le bambole e le pentoline) e l’uomo alla conquista del modno ? Relegare l’omosessualità a malattia, “stortura della natura” ?
L’omosesualità esiste in natura come nella cultura, da quella classica ad oggi. Imparamo a rispettarla.
Signor Indelicato sta, forse, sostenendo tra le righe che che la “longeva ANPI” ovviamente con l’aiuto di qualcuno visto che era longeva ha strappato i suoi manifesti.
Se si gioca con le parole allora è bene ricordare che Lei è molto fortunato di vivere in questo periodo.
Se ci fossero ancora “i suoi idoli”, che però non hanno potuto diventare longevi, parecchie cose che scrive mica avrebbe potuto scriverle se loro non fossero stati d’accordo.
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sicuramente non sarà stato qualcuno che ha fisicamente in tasca la tessera di iscrizione all’Anpi. Però anche tu non far credere tra le righe che chi ha strappato quei manifesti non sia un sostenitore per lo meno morale dell’Anpi.
È stato avvertito l’ONU? Ah, magari anche una telefonata alla corte europea per i diritti dell’uomo..