I dubbi sull’inceneritore di Bea arrivano a Solaro

SOLARO – Anche a Solaro fa discutere la questione Bea, l’azienda partecipata che gestisce lo smaltimento e l’incenerimento dei rifiuti a Desio per diversi comuni della zona, Solaro compreso. Il Movimento 5 Stelle, rappresentato in consiglio comunale da Marta Ferrera e Nicola Roncelli, ha presentato un ordine del giorno per mettere in luce alcune irregolarità della gara che, secondo i grillini, sarebbero un piano di rientro dell’investimento giudicato “strampalato”, la correzione del valore della potenza elettrica della turbina nei documenti di gara, passando per un’offerta vincitrice vista come incompleta. Il risultato sarebbe il rischio per i solaresi di pagare più del dovuto un servizio, con la beffa di dover sostenere costi maggiori rispetto ad altri comuni che non sono soci come Solaro ma semplici clienti. Dai pentastellati arrivano anche accuse sulla scarsa trasparenza e le difficoltà all’accesso agli atti: “Ci chiediamo se sia possibile che i comuni soci, Solaro compresa, non sapessero realmente nulla”.
A ricarare l’affondo anche le interrogazioni presentate dai consiglieri comunali del Centrodestra Solaro Gianmarco Belotti e Donatella Tagliente: «L’amministrazione non solo ha nascosto la testa sottoterra, ma ha nascosto i documenti che dovevano pervenire ai consiglieri di Solaro, documenti che evidenziavano i dubbi sulla gara, inviati dal vicepresidente di Bea a tutti i comuni coinvolti». Il sindaco Diego Manenti ha relazionato il consiglio riportando la versione di Bea, liquidando il problema come: «Qualcosa che non tocca il consiglio comunale, ma anzi riguarda il rapporto conflittuale tra il presidente ed il vicepresidente di Bea».
Ma Roncelli è tornato sul tema: «Secondo noi il sindaco di un comune socio di Bea, nel momento in cui vengono segnalate delle irregolarità di qualsivoglia genere, ha l’obbligo morale di fare chiarezza, capire. Non abbiamo la pretesa che venga preso per oro colato quello che diciamo, comunque ben supportato da numerosi documenti, però allo stesso modo non deve prendere per buono tutto quello che viene detto o fatto dai vertici Bea che si difendono dalle critiche mosse nei confronti del loro operato. In sostanza la risposta di Manenti non è stata esauriente in quanto non ha risposto. Principalmente ha dato solo qualche giustificazione politica: se Bea avesse fatto un mutuo invece del bando così come è stato fatto, i solaresi avrebbero speso di più. Noi non contestavamo la scelta fatta (pur essendo di tutt’altro avviso!), bensì i modi irregolari con cui è stata portata avanti la scelta fatta. Chiedevamo e chiediamo di leggere i documenti. Che il sindaco ci riporti semplicemente la risposta prestampata dei vertici Bea al nostro Odg non ci interessa: vogliamo che si faccia chiarezza”. E anche Belotti si scalda sull’argomento: «La questione è tanto complessa da un punto di vista tecnico quanto semplice sotto l’aspetto politico: qui entra in gioco la volontà ostinata del Pd di tenere in piedi un inceneritore a spese dei cittadini solaresi (e degli altri comuni soci) che si vedranno aumentata la Tari per pagare tutto questo progetto del quale i benefici, semmai ve ne saranno e ne dubito, si vedranno tra anni, mentre gli aumenti spropositati saranno in bolletta sin da subito. Ho fatto rilevare al consiglio diverse anomalie, tra le quali il fatto che i comuni non soci potrebbero pagare il servizio di smaltimento Rsu meno rispetto ai comuni soci; ossia il proprietario paga più del cliente! È inoltre emerso che l’amministrazione solarese ha deciso deliberatamente non fornire documenti ai consiglieri comunali come richiesto da colui il quale li aveva inviati, il vicepresidente di Bea, preferendo mettere la testa sotto la sabbia e fare finta di nulla piuttosto che affrontare il problema. Questo è un fatto gravissimo e conferma la strana e curiosa concezione di trasparenza amministrativa mostrata da parte della maggioranza di Insieme per Solaro».
03122015
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