Ritrovate due volpi morte nelle campagne

CERIANO LAGHETTO – È intervenuta la Polizia provinciale di Monza e Brianza questo pomeriggio nelle campagne tra Ceriano e Solaro, nell’area prossima ai binari della ferrovia Saronno- Seregno, per recuperare i corpi di due volpi bersaglio probabilmente di alcuni cacciatori della zona. I cadaveri saranno esaminati e poi distrutti. A richiamare sul posto la Provinciale è stato un appassionato cinofilo che si trovava nella zona con i propri cani ed ha notato le volpi nascoste nelle frasche. L’ipotesi principale è che gli animali possano essere stati uccisi durante una battuta di caccia e che i corpi siano stati abbandonati appositamente lontano da occhi indiscreti, non perché sia illegale la caccia alla volpe – in Lombardia è consentita sino al prossimo 31 gennaio – quanto perché ritenuta preda di scarso interesse. Le volpi vengono spesso uccise in quanto, in alcuni casi, possono predare capi di “fauna di interesse venatorio” e dunque privare i cacciatori di prede più ambite. La volpe recentemente è tornata a popolare la zona del Parco delle Groane comunque ancora in misura molto limitata e non è strano, sovente, imbattersi in qualche esemplare che attraversa qualche strada o qualche sentiero delle campagne o dei boschi della zona.
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10122015
Commenti
Doppiette vergognose
ammazzare volpi ( o altri animali) per divertimento é pratica stupida per gente frustrata.
speriamo che anche le volpi si armino….
I veri cacciatori non lo avrebbero mai fatto. Chi ha ucciso queste volpi è sicuramente un cretino
complimenti ai signori cacciatori, che spesso e volentieri non mancano di incensarsi come protettori dell’ambiente.
sia mai che il cacciatore un giorno diventi ambita preda: poveri animali.
In Lombardia siamo ancora nel Medioevo con una lista di specie cacciabili a dir poco assurda. La volpe tra l’altro è oggetto di un’assurda persecuzione ma di fatto è uno dei pochissimi predatori rimasti nei nostri ambienti iper urbanizzati, ed è l’unica che può aiutarci a ridurre il numero di altre specie molto più infestanti e spesso anche dannose, come i ratti e i conigli selvatici (carinissimi ma liberati sempre a fini venatori un po’ ovunque e tendenzialmente dannosi ai fini forestali e colturali). La volpe viene considerata nociva solo perché preda la selvaggina pronto-caccia, spacciata come prezioso ripopolamento di selvaggina stanziale, quando invece si tratta di selvaggina allevata in gabbia e immessa nei giorni di silenzio venatorio o nei casi migliori ad agosto, per poi essere massacrata nei giorni di caccia dai cacciatori che versano la quota alla provincia. Fagiani e starne che a volte finiscono ovviamente tra le fauci dei predatori, volpe in primis, ma spesso finiscono anche investite, visto la frammentarietà dei nostri territori. Se si volesse davvero fare un ripopolamento serio, oltre a dover prelevare specie da zone di ripopolamento e cattura, andrebbe di fatto vietata la caccia, perché nei nostri territori, le aree verdi aperte a tale attività hanno una pressione venatoria superiore alle possibilità di sopravvivenza di queste specie. La cosa assurda è che vengono creati parchi ma di fatto solo sulla carta, visto che un parco come quello del Lura, essendo solo a livello “sovracomunale” di fatto non ha alcuna autorità in materia di caccia e così la mattina per alcuni mesi l’anno ti trovi gente che spara nel corridoio verde accanto la pista ciclabile, di fatto disturbando tutta la fauna, anche quella non oggetto di caccia direttamente (l’ideale per un parco).
La volpe andrebbe tranquillamente tolta dalle specie cacciabili, lasciandole fare il suo dovere di predatore.
Potrebbero anche essere state avvelenate, pratica chiaramente illegale ma spesso praticata.
Chapeau! Ottime osservazioni.
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