#cambiatutto: varata la 29′ edizione del Palio di Uboldo
UBOLDO – Lunedì sera è stato firmato il regolamento generale della XXIX edizione del “Palio delle contrade” di Uboldo e quindi si è dato il via alla reale e concreta organizzazione di questo evento che ogni anno raccoglie migliaia di persone in oratorio.
A firmare sono stati i capitani Silvia Legnani del Bell, Guido Foddis del Taron ed Enrico Brignani del Lazzarett che sfideranno così Agostino Mancinotti e la sua contrada San Cosma che negli ultimi due anni ha vinto il Palio. Nel 2016 ben tre contrade potranno provare, vincendo per la terza volta il Palio, a portare a casa il prestigioso trofeo ideato e realizzato dall’artista uboldese Fabrizio Vendramin nel 2010. Nel 2010 e nel 2011 infatti fu Mauro Ceccaroni con il Lazzarett a vincere, 2012 e 2013 furono gli anni del Taron che ha lasciato poi a un passo dall’impresa la possibilità della rimonta del San Cosma.
Il Comitato Palio Uboldo annuncia con il tormentone #cambiatutto sulla pagina Facebook del Palio che questa edizione sarà ricca di novità. A partire dai giochi che tutte le sere inizieranno alle 20, per non parlare della novità assoluta del Palio 2016, ovvero il “Gioco timer”: per tutti i nove giorni del Palio, in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo di gara, il Comitato potrà decidere di fare un gioco a sorpresa e i contradaioli dovranno essere pronti ad affrontare qualsiasi sfida. Una variabile in più per una manifestazione che nella sorpresa ha sempre tenuto con il fiato sospeso gli spettatori. Anche la cucina cambia, in perfetta filosofia 2016: oltre alla già consolidata “serata paella” viene confermato per quest’anno il menù “dal mondo” il martedì sera mentre ci saranno altre serate “a tema”. La prima che annuncia il Comitato è il 13 giugno con la “Serata sarda”, omaggio del Palio alla terra di Sardegna che ha portato, dagli anni 60 in poi, tanti nuovi cittadini a Uboldo.
E poi ancora un tuffo nell’emozione: il Bell ha annunciato che ad accompagnare Silvia Legnani come Cavaliere della Contrada sarà una persona davvero speciale. Andrea Teo Filippini, figlio del compianto e indimenticato Teodoro Filippini, sarà accanto alla neo capitana del Bell ed eccezionalmente giocherà sabato 11 giugno nel gioco riservato ai capitani e ai castellani. Per chi ha vissuto il Palio negli anni 70 e 80 sarà davvero emozionante vedere “il figlio del Teo” indossare la maglia del Bell e giocare per quella contrada che il papà nel 1981 portò alla vittoria.
(foto archivio)
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Commenti
Complimenti al Comitato Promotore del PALIO di UBOLDO. Veramente un’ottima iniziativa! Arrivederci a Giugno! Marco
Dimenticavo….
Sara, si consoli, pure ad Uboldo grazie a questa commistione di ruoli, in molti non capiscono più quando Guzzetti e’ il Sindaco e quando l’animatore quindi la foto che ha pubblicato e’ ampiamente giustificata!!!!
SalutiBis
Sottoscrivo in toto!
Se chi scrive è davvero Guzzetti c’è da stupirsi. Il Comune non patrocina il Palio? Perché specificarlo quasi prendendone le distanze??? Ultimamente gli sta capitando spesso anche con colleghi di giunta e con associazioni (es Corpo Musicale). È risaputo che da anni il palio e’ il palcoscenico di Guzzetti che x 9 giorni di fila fa suo il microfono a gelato in qualità di speaker ufficiale con tanto di maglia CPU (Comitato Palio Uboldo). Successo anche nei periodi pre/post elettorali assicurandogli una visibilità inopportuna ma … tant’è! Gli uboldesi così decisero e quindi si godano il loro Sindaco-animatore!
Saluti
devo ammetterlo, da saronnese doc provo un pizzico di invidia, Uboldo sarà anche un piccolo paese di provincia, ma conserva ancora molte tradizioni e usanze che nelle “nuove” e moderne città non trovano più spazio (….chissà poi perché). a Saronno arriva gente da fuori che dopo qualche mese di residenza si arroga e pretende di unirci all’area Metropolitana….. ma quando mai,
Queste sono le cose belle! queste le nostre tradizioni, le nostre origini, i nostri costumi.
Tanti tanti complimenti quindi alle amministrazioni comunali uboldesi che si sono succedute negli anni e che hanno continuato a mantenerle intatte, continuate così!
Ok il Palio ma non travisiamo né esageriamo le cose. Da uboldese doc ti dico che il Palio non affonda in nessuna tradizione locale. E’ nato negli anni ’70 sull’idea di un geniale parroco pro-tempore. Lui l’aveva voluto come un momento di allegria e unione della comunità, senza pretese storiche, senza finti vescovi, finti castellani, finti capitani (tutta roba che a Uboldo, paese di contadini, non si era mai vista). Poi negli anni 2000 questa bellissima idea senza pretese è finita un po’ nel kitsch. Mancano solo Re Artù e Ginevra.
Erano altre le “tradizioni”: la festa del paese, la processione a piedi al Santuario, il fuoco di sant’Antonio, il senso vero di comunità, il lavoro duro, l’amore e il rispetto per la terra e per l’ambiente.
Quanto all’area metropolitana guarda che le “origini” della storia saronnese vanno proprio lì, nella nostra bellissima Milano.Ringrazio Sara di aver messo la mia foto, in realtà non c’entra nulla l’Amministrazione Comunale in questa manifestazione (che manco patrocina con un euro…) ma è tutto merito dell’Oratorio, la Parrocchia, i 150 volontari e le Contrade. Merito loro, merito di una squadra fortissima, merito di tanto cuore messo a servizio degli altri.
Io faccio parte di questa squadra dal 2004 e ne sono orgoglioso.
Grazie comunque delle belle parole per il nostro Palio.