Inquinamento aria: no al blocco del traffico, si alla sensibilizzazione
SARONNO – “Siamo consapevoli della gravità della situazione e seguiamo l’evolversi della situazione in prima linea. Pensiamo però che degli interventi presi a livello locale (spesso in modo estemporaneo sull’onda dell’emergenza) non offrano significativi miglioramenti. Così pur essendo pronti a rispondere a qualsiasi richiesta arrivi a livello di macro-area, (il fronte su cui si deve lavorare per risolvere il problema) a livello cittadino pensiamo che in questo momento sia utile lavorare soprattutto sulla sensibilizzazione dei cittadini”. Così il presidente della commissione ambiente Carlo Pescatori e l’assessore Gianpietro Guaglianone hanno riassunto ieri mattina la posizione dell’Amministrazione sul fronte dell’inquinamento atmosferico.
I DATI
La criticità della condizione saronnese su questo fronte è molto chiara: “Se per quanto riguarda le medie annuali Saronno è in linea con le richieste – ha spiegato Maurizio Maugeri del Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano presente nel ruolo di consulente Amministrazione comunale – i dati giornalieri sono decisamente più preoccupanti. I 35 giorni di superamento delle soglie d’allerta sono stati abbonamentemente superati negli ultimi mesi anche grazie alle condizioni meteo. Basti citare i 15 giorni di superamento di dicembre e quelli tra il 18 e il 30 gennaio“.
L’Amministrazione, sempre tramite il consulente, ha presentato anche quanto emerso al tavolo convocato al Pirellone a cui ha partecipato l’assessore Guaglianone analizzando con la commissione le diverse fonti di inquinamento e il diverso impatto che hanno anche i provvedimenti presi per contenere il pm10.
LA POSIZIONE DEL COMUNE
“Non c’è, al momento, l’idea di un intervento a livello locale – ha spiegato Pescatori – siamo pronti ad esaminare qualsiasi indicazione arrivi a livello regionale ma senza prevedere prevede, a livello cittadino, provvedimenti, a partire da quelli di blocco del traffico”. E ha continuato: “Non vuol dire che non faremo nulla: abbiamo intenzione di continuare a monitorare i dati e seguire l’evolversi della situazione ma soprattutto l’Amministrazione, attraverso l’operato della commissione e con l’aiuto di un esperto, vuole avviare un’attività di informazione e sensibilizzazione della cittadinanza“.
Diversa la posizione nel lungo periodo: “E’ importante valutare i dati e pianificare un programma di azione per il prossimo anno – ha proseguito il presidente – quello dell’inquinamento atmosferico è un tema su cui è importante agire innanzitutto a livello comprensoriale. Il Comune di Saronno è pronto a fare la propria parte e ad ascoltare tutti coloro che hanno suggerimenti da dare”.
DIVERSI FRONTI DI ATTIVITA’
Il fronte di quest’azione di lungo periodo sarebbe da calibrare su due problemi: quello invernale delle polveri sottili, a partire dal pm10, ma anche quello estivo dell’ozono “troppo a lungo trascurato e ignorato nel nostro comprensorio”.
PRESE DI POSIZIONE
Se il vicepresidente Francesco Brunetti ha espresso molta preoccupazione rimarcando la “gravità del problema dell’inquinamento dell’aria che per le sue ricadute sulla salute pubblica necessità di un interventi tempestivi, strutturali con una seria organizzazione ed un serio controllo”, il membro della commissione scelto dal Pd Stefano Giusto ha più volte rimarcato per la preoccupazione per la decisione dell’Amministrazione “di non far nulla in attesa di un intervento regionale” mentre Roberto Strada per M5S ha posto l’accento “sulla necessità di concreta programmazione per l’autunno prossimo”. All’incontro erano presenti anche delegati di Legambiente e Comitato ABC che non hanno potuto parlare nel rispetto di quanto stabilito dal regolamento.
NO AL BLOCCO DEL TRAFFICO
“In questo momento l’Amministrazione non trova che possa essere utile un blocco del traffico – ha evidenziato con chiarezza Pescatori – non possiamo scegliere una strada, senza certezze sull’efficacia, ma con il rischio di provocare ricadute a livello economico o della situazione di periferia. Basti dire che bloccare il traffico, potrebbe voler dire “ripulire” il centro città ma peggiorare la situazione in periferia” E ha concluso: “Quello che si farà è l’organizzazione di incontri, di un servizio di informazioni su questo tema sul sito comunale e sul Saronno Sette, da realizzaziorsi con una valorizzazione del consulente di cui si avvale l’Amministrazione, avviando quindi una seria opera di sensibilizzazione della città”.
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07022016
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Commenti
Lorenzo hai sacrosanto diritto di lamentare la sparizione dei depositi di biciclette costoditi. A mio figlio ne hanno rubata una ( la mia) che era chiusa con ben 2 lucchetti fuori stazione , tra le 18 e le 19
I depositi delle biciclette custoditi erano una delle cose migliori e che funzionavano. Molti al posto di prendere l’auto e lasciarla in giro, soprattutto nella bella stagione (io ho fatto anni interi ad andare in stazione con la bicicletta), andavano in stazione in bicicletta, lasciandola al deposito. Alla sera erano sicuri di ritrovarla e si tornava a casa. Nelle stazioni più piccole posso capire che spesso si hanno problemi gestionali (anche se basterebbe un deposito con accesso a badge e telecamera… tutte cose oggi realizzabili tranquillamente con costi copribili dagli abbonati).
Ricordo che quando avevano chiuso il primo deposito la mettevo nella rastrelliera e anche a me tentarono di rubarla rompendo due lucchetti, la prima volta forse qualcuno li disturbò, tanto che trovai la bicicletta pochi metri più in là senza lucchetti… la seconda volta usai una chiusura più sicura e fatta in casa (e difficilmente rimovibile visto che richiedeva una chiave specifica ed era dura da tagliare)… ma conosco decine e decine di persone che hanno subito il furto di una o più biciclette, spesso di scarsissimo valore economico, ma dall’utilità elevatissima. Basta poco a volte per migliorare un po’ la situazione. Più biciclette custodite senza problemi, qualche auto in meno in giro negli orari di picco.
Sono svariati anni che la risposta è questa: ne parleremo, dobbiamo sensibilizzare, ma nulla, solo tantissime parole. Sia chiaro, un singolo comune può pensare solo al suo territorio, è chiaro che quindi non può far molto, ma ormai siamo a livelli in cui non si possono ripetere sempre le stesse parole e non fare poco o nulla. Oggi finalmente piove e come sempre il meteo alla fine ci aiuta, ma ormai la situazione è ben nota. Aspettare la regione… questa regione non credo proprio farà molto, visto che pensa solo a fare nuove autostrade e tangenzialine, con i risultati che tra l’altro abbiamo visto, e di sicuro il blocco del traffico non è la soluzione, è una misura d’emergenza da prendere però nei casi limiti (siamo arrivati a valori di 140 per il PM 10!!!). E dunque? E dunque ancora oggi si muove poco per offrire qualcosa di più a chi vuole prendere i mezzi, ad esempio. Il nostro territorio è stato svenduto e sviluppato male, ognuno ha pensato a sé e ci ritroviamo quindi con zone commerciali o industriali a macchia di leopardo, spesso prive di senso comune, per cui chiaramente siamo un concentrato di traffico. A livello lavorativo, sono comunque ancora molte le persone che prendono l’auto per andare al lavoro e alla sera fanno il percorso inverso. Chi non ha necessità di dover usare l’auto tutto il giorno, credo che sarebbe ben felice di prendere un treno, sapendo di poter lasciare la propria aiuto o la propria bicicletta in sicurezza, ritrovarla la sera, sapendo che il treno sarà puntuale, sarà possibile viaggiare comodi e in fondo, anche risparmiare. Si parla tanto di sensibilizzare, ma bisogna cominciare a migliorare l’offerta alternativa. Poco è stato fatto in questo senso, a cosa serve continuare a fare ripetizioni di strade se poi sono troppo care e le compensazioni ambientali non ci sono? Perché non ci sono ancora parcheggi adeguati per le stazioni? E depositi di biciclette custoditi? PErché prendere il treno per andare a Milano deve essere quasi sempre un’odissea? Ecco cosa si può fare, un primo inizio… Se i singoli comuni si unissero…
Mentre mi auguro di esserci ancora il prossimo autunno, gradirei comunque che intanto si facesse qualcosa come invitare coloro che dai paesi limitrofi transitano dalle nostre strade abbiano in macchine almeno altre due persone, come potrebbero fare i genitori che al mattino o a mezzogiorno accompagnano i figli a scuola. Si possono anche bloccare le autovetture più inquinanti: circolano mezzi “datati”.
aspettiamo che altri decidano per noi e poi prima dei cittadini vengono i commercianti. vergognatevi
Più bici e meno auto, fate le piste ciclabili. Per quanto riguarda la sicurezza, ma quando partono le ronde padane?
ronde padane? tu devi essere del pd
Oggi piove e il problema non è piú una prioritá! 🙂
Lo spaccio in stazione invece continua…. una prioritaria consuetudine questa! Fagioli …..desciuless ?
Il nulla…questa amministrazione ha un’ottimistica visione del nulla…che porta ad un’ottimistica previsione di non creare danno nel cercare di portare benefici per la collettività…ottima strategia…panta rei…
sensibilizzazione? vai avanti te che a me scappa da ridere
L’inquinamento é assolutamente un argomento importante, ma risolvete prima la crescente criminalità, non basta piazzare qualche telecamera per garantire la sicurezza del cittadino.
scommetto che il Guaglianone non crede al riscaldamento globale, ma alle scie chimiche e a babbo natale
A lui piacciono solo le scie biancocelesti
cosa c’entra la microcriminalità con l’inquinamento? una domanda senza risposta, ovviamente
Gentile Sara Giudici, non che la cosa abbia molta importanza per i lettori, ma vorrei precisare che il sottoscritto non è membro del PD come invece è stato scritto nell’articolo. Sono un indipendente, presente in Commissione Ambiente e Sport quale rappresentante del gruppo PD in Consiglio Comunale pur non facendo più parte del PD.
Stefano Giusto
Quindi stiamo con le mani in mano e speriamo che piova o tiri vento.
potete spegnere il riscaldamento e muovervi a piedi
Frase qualunquista di uno a cui probabilmente non gliene interessa nulla della situazione ambiente.
Qualunquista sarà lei!
2/3 inquinamento da riscaldamento
1/3 inquinamento da motori veicoli
C’è poco da fare, se non decidere di intervenire su questi due fronti.
Ovvero non scaldarsi, perché case in classe A++ non possiamo permettercele, e andare a piedi anche se la vita ci impone spostamenti incompatibili con gambe e bici.Si puo’ spegnere il riscaldamento….proposta assurda, non piace a nessuno patire il freddo..
Viceversa:
– si possono fare i controlli e incrementare le sovvenzioni/detrazioni al cambio delle caldaie verso quelle a miglior rendimento energetico
– si puo’ finalmente passare alla termoregolazione e la contabilizzazione del calore dl calore che si trascina da anni e rinviata fino al 2017Si puo’ andare piedi… ma non sempre e’ possibile (distanza, mancanza mezzi pubblici..),pero’
– e’ possibile migliorare/svecchiare i mezzi pubblici
– dare agevolazioni a chi va in treno e bus e non usa la macchina ..ecc eccE come vede ci sono provvedimenti possibili a vari livelli: stato,regione e comune.
Basta non stare a guardare solo il barometro sperando che tenda al brutto.
Non facciano nulla, che decidano gli altri. Come sempre….
giustamente aspettano le decisioni di Maroni, cioè il nulla…Ecg piatto.