Auto “ringiovanite” in dieci concessionari fra Comasco e Varese: 4 arresti
COMASCO – La polizia di Stato della questura di Varese ha eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare per associazione per delinquere, finalizzata alla frode commerciale; dodici I denunciati: illeciti profitti e frodi sono state stimate per circa tre milioni di euro all’anno. I provvedimenti emessi dalla Procura della Repubblica di Como hanno interessato le province di Varese, Como e Lecco.
I commercianti di autoveicoli coinvolti, per ora, sono una decina, ma altri ancora sono oggetto di osservazione al fine di comprendere meglio la portata dell’illecito fenomeno individuato. Le autovetture venivano “ringiovanite”: l’operazione comportava un aumento del valore dei veicoli anche del 60 per cento rispetto alle quotazioni ufficiali. Non meno importante il rischio derivante alla sicurezza e all’incolumità generale, in quanto lo sfalsamento dei chilometri provocava una modifica della tempistica dei controlli meccanici previsti dalle case costruttrici. Al centro dell’indagine, partita dai controlli su strada e degli esercizi pubblici che trattano veicoli, due professionisti di Lecco, che mascheravano l’attività illecita dietro una legale ditta di riparazione di apparecchiature elettroniche e digitali, i quali prestavano la loro attività per vari commercianti di auto multimarche. In particolare però avevano creato una vera e propria associazione per delinquere con due commercianti della provincia di Como.
Le auto, ritirate da un autonoleggio della provincia di Bolzano, giungevano a Como e subito dopo venivano incaricati i due professionisti di Lecco per “ringiovanire” i veicoli (da qui il nome di operazione “Elisir”) al fine di renderli più facilmente commerciabili. Le indagini si sono concentrate a partire dal mese di ottobre 2015 con attento monitoraggio dei soggetti e intercettazioni telefoniche, dalle quali è stato confermato il modus operandi sopra descritto. Al momento l’attività illecita è stata bloccata, ma i controlli continueranno al fine di garantire le giuste regole del mercato. Il consiglio che si ritiene di dare ai cittadini è quello di dubitare dei forti ribassi del prezzo dei veicoli e verificare, se possibile, il chilometraggio con i precedenti proprietari o con le manutenzioni precedenti presso le officine autorizzate, dove spesso vengono registrati i chilometri percorsi. La polizia stradale resterà comunque a disposizione dei cittadini per eventuali segnalazioni che possano essere utili ai fini delle indagini.
(foto archivio)
25022016
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Commenti
ma perché non pubblicate i nomi degli autosaloni coinvolti? Questo non è servizio ai cittadini, che così sono portati a dubitare di tutti
La scoperta dell’acqua calda.