Il saluto di Saronno all’ex assessore Fontana
SARONNO – “Porto il cordoglio e l’affetto del prevosto monsignor Armando Cattaneo per la perdita di questo nostro fratello che negli ultimi anni ho avuto modo di conoscere personalemente e apprezzare”. Così don Romeo Maggioni ha aperto i funerali di Agostino Fontana ex assessore che si è spento dopo aver lottato per tre anni con la malattia che l’avevano colpito.
Oggi alle 14,30 nella chiesa Prepositurale si sono stretti intorno alla moglie Mirella, ai figli e ai nipoti tanti amici, conoscenti, semplici cittadini. Numerosi anche i dipendenti comunali. Accanto al gonfolone listato a lutto e alla bandiera di Saronno erano presenti le autorità cittadine il sindaco Alessandro Fagioli e il suo predecessore Luciano Porro (e l’ex presidente del consiglio comunale Augusto Airoldi) gli assessori Francesco Banfi e Dario Lonardoni, i consiglieri Agostino De Marco, Antonio Codega, Paolo Strano e Franco Casali. Tanti anche gli ex: dagli assessori Cecilia Cavaterra, Giuseppe Nigro, Giuseppe Campilongo, Valeria Valioni, Luciano Cairati e Angelo Proserpio ai consiglieri Stefano Sportelli, Angelo Arnaboldi, Anna Cinelli, Oriella Stamerra e Antonio Barba.
Dopo la prima lettera ai Corinzi letta dall’ex sindaco Luciano Porro a fare l’omelia funebre è stato don Romeo Maggioni che ha concelebrato con don Luigi Carnelli: “Ricordo quando è iniziato il decorso della malattia Agostino l’ha affrontato con la sua forza umana, la sua energia, il suo piglio determinato come fosse una battaglia. Poi un mese fa ha alzato bandiera bianca e si è incamminato verso la sua morte con un grande sostegno. La cura della moglie e dei figli: quante volte mi ha detto “cosa farei se non avessi mia moglie”. Quell’affetto e quella tenerezza sono stati per lui un importante sostegno. È arrivato alla morte rassegnato e questo gli ha dato modo di morire consapevolmente”.
“Metto anche io un fiore di stima sulla bara di questo’uomo – ha concluso don Romeo – che conosco da dieci anni. Era un uomo retto, sincero e rigoroso con se e gli altri e siccome Gesù ha detto che i puri di cuore vedranno il regno dei cieli credo sia lì che ritroveremo Agostino”.
Al termine della messa l’ex assessore Giuseppe Nigro ha letto “su richiesta della moglie Mariella e dei figli Matteo e Francesca” il discorso di Pericle agli ateniesi perché “era come Agostino pensava alla democrazia e alla propria città”.
CHI ERA AGOSTINO FONTANA
Classe 1945 Agostino Fontana, conosciuto come Tino, aveva compiuto 71 anni da pochi giorni. Abitava in via Frua con la moglie Mariella da cui aveva avuto due figli che l’hanno reso nonno di due nipotini che amava molto. Dopo una carriera di successo come manager in grandi aziende multinazional Fontana si era dedicato al servizio nella società civile. Dal 2001 al 2008 era stato segretario generale della della Biblioteca-Pinacoteca Ambrosiana di Milano e poi dal 2010 si era impegnato in prima linea dell’amministrazione della città di Saronno come assessore ai Lavori pubblici nella giunta del sindaco Luciano Porro. La sua esperienza in Giunta era finita nel dicembre 2013 quando era stato colpito dalla malattia che gli rendeva complesso continuare la propria attività. Era rimasto però sempre attivo continuando ad esprimere, in modo molto diretto, le proprie opinioni e dedicandosi al tema della trasparenza tanto che aveva recentemente accettato l’incarico di membro della commissione trasparenza per la lista civica Tu@Saronno ma le sue condizioni si sono aggravate nelle ultime settimane.
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