Corteo Telos, Gilli: “Non se può più”
6 Marzo 2016

SARONNO – “Un corteo ribaldo e provocatore passa davanti al Municipio in un freddo e piovoso sabato di marzo. Ancora una volta, la città è sotto scacco per l’ennesimo colpo di mano di una sparuta, quanto efficiente banda pseudoanarchica, che ha fatto della prepotenza la sua vera bandiera”.
Inizia così la presa di posizione dell’ex sindaco Pierluigi Gilli sul corteo di sabato pomeriggio organizzato dai ragazzi del centro sociale Telos.
“La prepotenza di sentirsi al di sopra di qualsiasi regola civile, di interpretare superbamente il mondo giovanile, che ha ben altri problemi.
La prepotenza di lordare le proprietà altrui, di scassinarle, di occuparle, di trasformarle.
La prepotenza di organizzare concerti, eventi, spaccio di bevande spiritose, somministrazione di cibi senza il minimo controllo sulla sicurezza (la propria, innanzitutto), in situazioni di imminente e serio pericolo per l’incolumità.
La prepotenza di scaricare la propria inesausta voglia caratteriale sul pacifico andamento della vita dei Saronnesi.
Uno sciame di piccoli egoisti autoreferenziali, che si beano del loro essere disadattati al confronto civile e democratico e che si divertono a spese altrui, con danneggiamenti, fumogeni, rumori.
Non se ne può più.
Né si capisce come farla finita con questo permanente carnevale, posto che le istituzioni sembrano inermi; nonostante il dispiego di forze di polizia, costoro risorgono puntualmente, insidiosi e resi tracotanti dalle blande misure della giustizia. Inutile e semplicistico prendersela con il Sindaco di turno (anche se quello attuale – ora in difficoltà alle prese con il fenomeno – ha troppo ed incautamente promesso durante la campagna elettorale; quando si esagera con i facili slogan si fa in fretta a scivolare sulla buccia di banana e si dimostra l’attitudine ad abbindolare il prossimo paventando misure d’ordine e sicurezza che, alla resa dei conti, non si è in grado di attuare): il problema ha una natura più vasta dei confini comunali, coinvolge una pluralità di organi istituzionali, che stentano ad individuare misure idonee ad eradicare questi ricorrenti episodi di ribellione.
Ribellione che sarebbe ridicola, vetusta e pretestuosa pretesa, ma che purtroppo si trasforma in violenza su cose e persone, con il generale disagio dei cittadini ormai esasperati.
Il Sindaco – coerente con le sue altisonanti promesse da sceriffo mancato -, senza travalicare dalle sue limitate competenze, si faccia promotore presso le istituzioni deputate al mantenimento dell’ordine affinché il ; dia corso ad iniziative non solo discrete e confidenziali, che non dubito abbia già intrapreso, ma anche coraggiose e clamorose, se necessario, per rappresentare a chi di dovere l’esigenza primaria ed urgente dei Saronnesi ad essere liberati (sì, liberati) dalle prepotenze di pochi facinorosi, per lo più estranei alla città, a cui dev’essere impedito di sfogare sugli altri le proprie frustrazioni e l’inettitudine dai tratti patologici a convivere nel rispetto di tutti.
La vita quotidiana è già un fardello pesante ed impegnativo; non ha certo bisogno di essere ulteriormente ed immotivatamente complicata.
Attendiamo che il Sindaco, anche con un po’ di fantasia, dia segni di efficienza, oltre che di immobilismo e di rassegnazione.
06032016
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Commenti
io credo che Fagioli fosse convinto di essere un attimino aiutato dalle istituzioni in questi casi non crede dott Gilli?
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ma se è lui il responsabile della sicurezza a Saronno…si è pure tenuta la delega, non ha un assessore dedicato, non si fida neppure dello staff. Di cosa stiamo parlando??
Tutti hanno la soluzione perfetta per risolvere il problema, è lo dicono ad alta voce. Quando tocca a loro tutto si blocca, ci si dimentica delle, non solo promesse, ma delle certezze date.
Chiedere i nomi alla Digos e passarli all’agenzia delle entrate.
Non sporcheranno più.
Grande, grandissimo commento
La denuncia di Gilli non fa una grinza, ma da ex sindaco quindi addentro a queste questioni, cosa suggerirebbe a Fagioli?
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I sindaci governano uno alla volta. Adesso tocca a chi è stato eletto, che peraltro non è affatto incline ai suggerimenti di chi, come me, è all’opposizione.
Quando Saronno sarà diventata una città dormitorio, allora forse qualcuno si sveglierà.
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Secondo lei il modo di tenere sveglia la citta è questo??
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Forse mi sono spiegato male. Intendevo dire che diventerà una città dormitorio perché svuotata di giorno da eventi come questi, e dalla microcriminalità che oramai la assedia da tempo.
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I cittadini non ne possono piú. Fagioli hai promesso adesso mentieni. DESCIULESS!!!!
mi devo ricordare sotto quale amministrazione sono nati i Telos in via Milano….
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Ricordati di chi ha fatto campagna elettorale su sicurezza, ma ha deluso anche su questa
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Circa nel 1997, con altre sigle. Si riunivano in una sala comunale al Matteotti, messa a disposizione dall’Amministrazione Tettamanzi come centro sociale autogestito, abbandonato nel 2000. Poi ci fu un’involuzione e la nascita della denominazione Telos, con un paio di occupazioni dopo il 2004, cui seguirono sgomberi. A maggio 2009 occupazione di Via Varese, un mese prima delle elezioni comunali. La situazione è continuata e seguita da altre continue occupazioni dal 2010 in poi, anche di stabili comunali, non solo privati. In più la complicazione di manifestazioni ripetute e sediziose, nell’ultimo quinquennio. Ho buona memoria, diversamente dalle Sue anonime insinuazioni.
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io non ho fatto alcuna insinuazione, al contrario mi pare abbia la coda di paglia: sicuro che ha avuto la fortuna di non aver dovuto affrontare la situazione, come si deduce da altri suoi commenti probabilmente è sicuro di avere la soluzione in tasca. Auguri magari viene rieletto tra 4 anni…..
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L’ho dovuta affrontare eccome questa situazione, in particolare l’occupazione di uno stabile privato in via Concordia. Mi sono reso conto della limitatezza delle possibilità di intervento di un Sindaco, della necessità di mantenere assoluto riserbo sulle consultazioni con le Autorità competenti, della decisivita’ dell’atteggiamento delle proprietà colpite. Non è facile e, infatti, non ho mai scagliato pietre nei confronti dei miei successori, attirandomi anche critiche per questo realismo. Ogni SIndaco ha il diritto e la responsabilità di prendere decisioni secondo le sue opinioni e le circostanze. Quello che critico è il sottovalutare il problema (come la precedente Amministrazione) o promettero invano di avere la soluzione in tasca (come l’attuale). Se ciò significa avere la coda di paglia…. Non ho mai nascosto il mio pensiero, men che meno nei miei programmi elettorali…. Lei rimane anonimo, io no.
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Gentile Avv. Gilli
La soluzione è molto semplice: botte. Sì, nel senso fisico del termine, che costituirebbe un deterrente tanto diretto quanto efficacie.
E non lo asserisco in un temporaneo stato di eccitazione, ma da applicarsi con metodo e con precise regole di ingaggio. Voglio dire: le forze dell’ordine hanno ben in dotazione manganelli e sfollagente… Occorre, semmai, istruirle ed addestrarle adeguatamente, affinché li impieghino con severità.
D’altro canto, già “quello là” diceva: “Ben date, ben applicate”. A lei non sfuggirà, di certo, la citazione.
Il resto, son tutte chiacchiere (ivi compresi alcuni miei passati suggerimenti, circa il ripristino dei danni arrecati, che troverebbero luogo, semmai, in una società più seria).
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Perfettamente d’accordo con Gilli e Comi ; il sindaco si dia una mossa , se capace