8 marzo, Dress it: corpo femminile martoriato su Palazzo Visconti
SARONNO – E’ stata posizionata nel fine settimana ed ha già suscitato forti sensazioni la nuova installazione di Dress it dedicata alla giornata della donna. Il gruppo, che si occupa di “vestire la città” con installazioni che ispirino riflessioni sui temi principali dell’attualità cittadina e non solo, aveva debuttato proprio un anno fa con l’opera realizzata intorno alla statua della Riconoscenza situata al centro dell’omonima piazza. Se l’anno scorso al centro dell’istallazione c’era il fuoco e le fiamme quest’anno è stata la volta del corpo femminile.
Sul cancello laterale di palazzo Visconti (dove qualche settimana fa c’era l’aquilone di Carnevale) sono state ricreate, usando che i teli rosa che avevano censurato i graffiti in corso Italia la primavera scorsa, diverse parti del corpo femminile. Dal cuore alla bocca, dalla vagina alla pancia tutte le componenti sono state rappresentate infilzate da ferri da maglia: “Gli aghi della lana sono stati strumento e simbolo di aborto clandestino – spiegano le organizzatrici – chiediamo la applicazione della legge 194/78 e usiamoli come strumenti di amore! Solo il cervello e le mani possono renderci libere!”. Ed effettivamente questi elementi sono protagonisti della parte alta dell’installazione.
07032016
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Commenti
lo scopo dell’installazione potrebbe essere quello di suscitare emozioni e riflessioni. Le definizioni bello o brutto sono reazioni di primo impatto e poco articolato di fronte a qualcosa che senz’altro ci sorprende e che rinvia alla cura e al rispetto che abbiamo per queste parti tutte nobili in sè ma abitualmente ritratte o “sbattute in prima pagina con e per dileggio” , parti di un unico essere
bersaglio del «comun pregiudizio che alla donna interdice manifestazioni di libero pensiero»
Ma è davvero orribile al pari dei graffiti dei telos.
Veramente brutto
Mh, bello schifo, quasi al livello dei recenti graffiti, che ben si abbina allo sfacelo dell’intera struttura.