Scritta contro il sindaco, rovina il murales degli studenti
SARONNO – Una frase volgare e denigratoria contro il sindaco Alessandro Fagioli rovina il murales realizzato nella primavera del 2012 dagli studenti saronnesi con un progetto fortemente voluto dall’allora assessore ai Lavori Pubblici Agostino Fontana, recentemente scomparso.
La scritta è stata notata per la prima volta il giorno di Paquetta: è stata realizzata piuttosto frettolosamente con vernice spray nera. A lasciare senza parole, oltre al lessico decisamente volgare, è la scelta del muro su cui è comparsa. La recinzione esterna del Parco Ugo Ronchi in piazza Unità d’Italia che era stata decorata, dopo un progetto con alcuni esperti di grafica e muraled dai ragazzi delle scuole medie e superiori cittadine. Il progetto che puntava ad eliminare il degrado urbano era stato seguito in prima persona dall’ex assessore ai Lavori pubblici Agostino Fontana, recentemente scomparso dopo aver a lungo lottato contro un tumore. Per i residenti la preoccupazione che per eliminare l’insulto si cancelli definitivamente un piccolo segno dell’impegno dei ragazzi.
Negli ultimi giorni l’Amministrazione comunale si è impegnata in un intervento di pulizia, rivenciando di bianco, con l’autorizzazione dei proprietari alcuni dei muri più degradati della città.
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Commenti
un’opera di restauro del cervello dei soliti idioti che ben conosciamo purtroppo. Ma verrà il giorno…
Da sempre i graffiti eventualmente possono essere vandalizzati, fa parte del gioco. Per il resto, aggiungerei che Fontana ci aveva visto lungo. Dedicare spazi ai graffiti legali nelle città è assolutamente lodevole. Chi frequenta San Siro, conoscerà Viale Caprilli e la sua storia di murales. Anche lì magari vengono vandalizzati, ma sta nel gioco, ripeto. Se no te ne stai in qualche museo.
Spero che imbrattino i muri del tuo domicilio…fa parte del gioco…
Questo (vandalo) è un degno compare dell’idiota che ha asportato più volte i defibrillatori, causando danni per migliaia di euro e -sopratutto- l’indisponibilità degli stessi… da corso Italia è stata recentemente eliminata anche la teca in cui era alloggiato.
Questa è l’Italia dell’impunità, questa è Saronno.
W Saronno! Una volta si scriveva cosí sui muri. Adessi W l’accoglienza, W telos, W clandestini, W lo spaccio, W il degrado, W il sindaco (ma è davvero della lega?) W Saronno!!!
questi miserabili imbrattatori non possono essere che di sinistra. Solo loro (ed i supporter del calcio piú alcuni cani sciolti) sono cosí stupidi da imbrattare i muri.
Qui con il bianco non si puó fare, occorre un’oprra di restauro.