Nigro: “Cattaneo, campione di garantismo”
SARONNO – “Il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo, ha spiegato le ragioni formali che impongono il reintegro nell’organismo regionale del consigliere Mantovani. Fin qui il protocollo. Nel suo ruolo istituzionale, Cattaneo che porta il nome del Gran Lombardo, ha interpretato con solerzia quanto la norma prevede”.
Inizia così l’intervento dell’ex assessore Giuseppe Nigro sul proprio blog in merito al reintegro di Mario Mantovani nel consiglio regionale.
“Cattaneo si è voluto anche cimentare sul terreno del garantismo. Cultura giuridica che, dopo i tempi bui degli ultimi decenni, vede accomunati ormai tutti nel panorama politico italiano. Ci sono voluti vent’anni perchè maturasse tale sensibilità diffusa.
E però, evitiamo le ipocrisie politiche! Mantovani, imprenditore di successo nel campo dell’assistenza agli anziani era stato nominato assessore alla sanità e famiglia (la galassia dell’assistenza lombarda) nella giunta Maroni. Incarico che non doveva essergli attribuito per un palese conflitto d’interesse, in quanto imprenditore del settore. Mantovani è accusato di concussione e corruzione per aver usato il suo ruolo istituzionale a fini privati. Pur non volendo, stante la sua condizione oggettiva, era quasi inevitabile.
Dirò anch’io che fino all’ultimo grado di giudizio, Mantovani non è colpevole. Facile. Sul piano politico, però, le responsabilità sono chiare e a differenza di Cattaneo, ho seri dubbi che egli possa ancora “contribuire alla crescita della nostra società”. Il garantismo ambiguo e peloso della classe politica lombarda non serve a rilanciare l’istituto regionale che vive una fase di evidente declino. Ritornare ai tempi in cui la Lombardia era ritenuta fra le regioni a più alto tasso di civismo è possibile? A quando una autoriforma della politica?”.
25042016
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Commenti
E’ diventato “il foglio di Nigro”. Quante cose ha da raccontarci il baffo in pensione.