Uboldo civica: “Bocciate le videoriprese low cost del consiglio comunale”
UBOLDO – Uboldo civica ha voluto ripresentare una mozione per le video riprese dei consigli comunali e loro diffusione,”nel momento in cui la stessa Amministrazione ha espresso la volontà di utilizzare questi strumenti come proposta nel programma elettorale, poi confermata anche durante i lavori per la nuova sala consiliare” come si legge in un comunicato della lista civica.
Considerando l’eccessivo costo di un servizio di streaming (oltre 40 mila euro a detta del sindaco Lorenzo Guzzetti), Uboldo Civica, vista l’apparente unità di intenti e a fronte di una certa conoscenza dell’uso di tali strumenti, ha voluto offrire una soluzione al problema che fosse a costo zero per il Comune e i cittadini contribuenti.
La richiesta di modifica del regolamento del consiglio comunale contenuta nella mozione, che avrebbe concesso la possibilità di autorizzare anche privati cittadini nel video riprendere i consigli e le eventuali commissioni, pratica consentita dalla legge, era assolutamente aperta alla collaborazione per la scrittura delle semplici regole necessarie per l’effettivo utilizzo in sicurezza dello strumento. Non solo, nel deliberato era specificato che la diffusione delle riprese sarebbe dovuto avvenire su uno spazio web messo a disposizione dal Comune, quindi uno spazio controllato.
La mozione è stata bocciata dalla maggioranza con pretestuose motivazioni, basate su eccessivi timori, quella sul diritto all’oblio poi è addirittura assurda: non ci si candida a sindaco o consigliere per nascondersi! Questo ci fa considerare l’ipotesi che l’iniziativa dell’Amministrazione di non accogliere la proposta di Uboldo Civica sia dovuta più ad una volontà politica di respingere le proposte delle minoranze a prescindere. Forse perché le uniche due mozioni accolte sino ad ora sono state quelle proposte proprio da Uboldo Civica, una sul progetto del Ri-Cibo e l’altra per un attraversamento pedonale protetto sulla via 4 novembre. Due proposte che evidentemente l’Amministrazione non poteva bocciare, sarebbe stato troppo rischioso e impopolare. Due proposte che hanno generato un crescente interesse verso l’azione politica di Uboldo Civica, cosa che un’Amministrazione autoreferenziale non sopporta e preferisce la prepotenza dei numeri in consiglio comunale per bocciare, a costo di cancellare così anche una loro stessa proposta di programma elettorale. Nonostante ciò Uboldo Civica non smetterà d’essere propositiva.
Resta il rammarico per il fatto che si è persa l’opportunità di sperimentare a costo zero uno strumento in più di informazione per i cittadini, il quale poteva contribuire all’accrescimento di un’attenzione verso la politica locale, nella speranza di riattivare anche una partecipazione concreta.
17052016