Pasta, Airoldi: “Sindaco è sicuro della sua interpretazione del parere della Corte dei Conti?”
SARONNO – In vista del consiglio comunale aperto di sabato 21 maggio alle 11 in Sala Vanelli per parlare del futuro del teatro Pasta arriva la presa di posizione dell’ex presidente del consiglio comunale Augusto Airoldi.
Parte della parole del sindaco “la Corte dei Conti vuole che il Comune dia solo un contributo per i costi sociali” al teatro di Saronno”: “Con questa motivazione l’Amministrazione leghista ha tagliato i contributi al Teatro Giuditta Pasta per il 2016, ne ha provocato le dimissioni del Consiglio di Amministrazione e reso incerto il futuro del teatro stesso. Certo, un pronunciamento dell’organo che nel nostro ordinamento è deputato a controllare l’utilizzo appropriato ed efficace dei fondi pubblici e la regolarità dell’azione amministrativa è da tenere nella massima considerazione. Ma siamo certi che il sindaco abbia correttamente interpretato il pronunciamento della Corte?”
Per confutare questa posizione Airoldi cita i casi di tre grandi realtà lombarde: “Teatro Alla Scala: da una ricerca pubblicata dall’Università Bocconi nel 2013 apprendiamo che il comune di Milano ha versato, dai 3 ai 4 milioni di euro all’anno nel periodo dal 2010 al 2012; Piccolo Teatro: dai dati del bilancio 2015, notiamo che, sempre il comune di Milano ha contribuito per oltre 4,5 milioni di euro per il sostegno dell’attività teatrale, per il complesso delle attività artistiche e culturali, la manutenzione, la prevenzione incendi; Teatro Sociale – Como: dal sito del teatro leggiamo che le sue attività sono sostenute, tra gli altri, dal comune di Como”
Chiara la chiosa: “Che tutti i contributi erogati dai comuni di Milano e Como a questi enti siano a copertura dei soli “costi sociali”? Sembrerebbe proprio di no e la descrizione riportata nel documento di bilancio del “Piccolo” non lascia dubbi in proposito.
Fugato allora quel dubbio torniamo alla domanda iniziale: non è che l’interpretazione data dall’amministrazione leghista al pronunciamento della Corte sia una scelta tutta politica nel tentativo di azzoppare una delle attività culturali più apprezzate in città e non solo? E’ utopia pensare che qualsiasi teatro possa mantenersi con le proprie forze o essere in grado di ottenere un risultato economico. Fingere di non capirlo significa condannarlo a morte nei fatti anche se, a parole, si vuol far credere di volerlo rilanciare. Già, la cultura… Quali regimi, nel corso dei secoli, hanno sempre avuto una gran paura della cultura?
Ricordiamoci che non di solo staff e carciofi (sequestrati) vive una città! #SaronnoMeritadi+”.
19052016
Lascia un commento
Commenti
L’intervento del sig Airoldi è solo demagogico volta ad essere sotto i riflettori per qualche giorno invece che del meritato oblio dove dovrebbe rimanere
Qui c’é una analisi puntuale del Dr. Airoldi e i soliti commenti demagogici dei soliti 3 leghisti che scrivono su questo blog.
Utopista sarai tu, caro il mio professorone. Cosa ha fatto in questi anni per migliorare le condizioni del Teatro?
vediamo cosa hanno fatto in un anno….hanno nominato in ritardo il nuovo CDA, che dovrebbe avere già preparato il programma dell’anno prossimo: ma forse non lo sanno, visto chi hanno messo lì…dovrebbero nominare uno staff anche loro
L’ignoranza è una brutta bestia.
Il CdA è da nominare dopo approvazione del bilancio (termine 30 aprile). La nomina è del 10 maggio, dove sia questo ritardo non si capisce.non è così ma fa niente..anche gli asini volano a Greenland
Ci Dica lei la verità, supremo templare e tenutario della vera interpretazione dello Statuto.
Complimenti per il lucido e completo intervento… completo perché si parla di cultura (teatro) e coltura (carciofi)…a qualcuno interessano solo questi ultimi.
Leggo anche una parola magica: staff. Perché “magica”? Innanzitutto perché l’enorme spesa per lo ” staff” ( non previsto nei programmi elettorali) è stata la prima realizzazione di questa Giunta. Poi, perché tale parola non è stata mai usata nei numerosi e autocelebrativi comunicati della maggioranza.
Airoldi, sei sicuro di avere interpretato TU correttamente la corte dei conti?
“Quali regimi, nel corso dei secoli, hanno sempre avuto una gran paura della cultura? ” … i regimi comunisti !!!
Aggiungo che il teatro di Varese, i due di Gallarate e quello di Busto Arsizio vengono sostenuti economicamente dai comuni di più che il Pasta (per l’Apollonio c’é poi un occhio di riguardo da parte del governatore Maroni…).
Il Pasta é uno dei primi teatri per numero di spettatori nella graduatoria italiana relativa alle città non capoluogo di provincia.