Studenti lanciano mozziconi, mamma scrive ai genitori
SARONNO – Ha suscitato un vivace dibattitto sull’educazione e sulle responsabilità di genitori e figli la lettera aperta scritta da una mamma ai genitori degli studenti della scuola media Leonardo da Vinci. Lunedì mattina mentre faceva scendere dall’auto la propria bimba di 8 mesi la donna è stata “sfiorata” da alcuni mozziconi di sigaretta, lanciati dal secondo piano dell’edificio scolastico, . Dell’incidente sono state informate le autorità scolastiche ed anche i carabinieri. La donna, illesa come la piccola, ha comunque voluto lanciare un messaggio alle famiglie dei studenti. L’obiettivo non è quello di chiedere che i responsabili si facciano avanti o ottenere delle scuse ma semplicemente invitare gli autori di prendere coscienza di quanto la loro leggerenza poteva provocare raccomandando ai genitori di aiutarli in questo percorso.
Ecco il testo della missiva pubblicata sulla pagina Facebook “Sei di Saronno se…”
Cari genitori Vi chiedo un favore da genitore a genitore.
Oggi, quando i Vostri figli torneranno a casa chiedete loro se facevano parte dei due “spiritosoni” che dal bagno del terzo piano lanciavano cicche sulle macchine in sosta ed i passanti.
Chiedete loro se una volta vista la mia reazione si sono scusati o se hanno preferito continuare a lanciare ridendomi in faccia.
Chiedete loro se la situazione sarebbe parsa loro altrettanto divertente se anziché colpire l’autovettura o il marciapiede avessero colpito in pieno viso o magari ad un occhio mia figlia di 8 mesi che ero in procinto di far scendere dalla vettura.
Chiedete loro se sarebbero stati in grado di sopportare le sue urla di dolore e le mie di disperazione. Se sarebbero stati in grado di sopportare il sangue sulla vettura e sul marciapiede e di vedermi ricoperta di sangue correre verso l’ospedale.
Chiedete loro se sarebbero stati in grado di sopportare l’idea che nonostante un lungo e doloroso intervento mia figlia non avesse mai più potuto vedere.
Oggi siamo stati tutti molto fortunati perché non è successo niente. Io mi reputo molto fortunata perché mi sono solo spaventata e arrabbiata.
Dite ai vostri figli che non è necessario che confessino di essere stati loro rischiando di farsi sospendere e magari perdere l’anno o rischiando di vedere la delusione nei vostri occhi e sentire il vostro cuore spezzarsi per il dispiacere, non è necessario che facciano a me ed a mia figlia le loro scuse.
Quello che vorrei è che decidessero oggi, adesso, che tipo di persone vogliono essere. Se vogliono essere persone che si comportano bene e a volte sbagliano e per questo si scusano e cercano di non ripetere più l’errore fatto o errori simili o se vogliono essere persone che fanno stupidate senza interrogarsi sulle conseguenze e anche quando si rendono conto che sono azioni sbagliate continuano a compierle.
Da ultimo chiedo ai vostri figli di essere coraggiosi. “Se vedete che qualcuno fa qualcosa che è opportuno non fare diteglielo, aiutatelo a rendersi conto, aiutatelo a essere migliore o almeno dategli la possibilità di scegliere se esserlo o meno”.
Grazie per l’attenzione.
(ringrazio il Preside ed i due carabinieri che hanno risposto alla mia chiamata per il supporto e l’aiuto dimostrato a me e alla mia piccola)
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Commenti
Brava mamma oggi ci vuole coraggio anche a denunciare. Vediamo se se i ragazzi avranno altrettanto coraggio a farsi avanti e a chiedere scusa.
in effetti, se tanti ragazzi sono dei maleducati ( aggiungerei altri aggettivi ma soprassiedo) , la colpa é solo dei genitori. Ormai non li sgridano piú, consentono loro tutto e se glielo fai notare la risposta é la solita..so’ ragazzi.
Poveretti.
Cicche, “direttora”, “cicche quelle grosse a confetto” e non masticate, buttate dal terzo piano.
La signora ha anche chiamato i Carabinieri e parlato col Preside dell’accaduto, quindi le fonti verificabili non mancavano. Bastava una telefonata alla signora o agli altri o avesse letto tutti i commenti invece di fermarsi ai primi l’avrebbe scoperto. Ora come farà, senza chiedere scusa ai suoi lettori, ai ragazzi, genitori ed alla signora per il pressappochismo, giustificarsi.
Ma veramente non lanciavano mozziconi.
Lanciavano cicche, gomme da masticare.
Bastava scorrere i commenti sul post su fb.