Indelicato: “Elezioni Caronno, le scelte demenziali di Fdi”
20 Giugno 2016

CARONNO PERTUSELLA – Dopo la sconfitta elettorale a Caronno Pertusella, il consigliere comunale saronnese di Fratelli d’Italia, Alfonso Indelicato, invita il centrodestra alla riflessione, e non nasconde di non avere condiviso le scelte in vista del ballottaggio. Riportiamo integralmente il suo intervento.
Ora che i ballottaggi si sono conclusi e non si rischia più di inquinare, neppure in minima parte, la competizione, desidero proporre alcune personali considerazioni su quanto è accaduto, anche per rispondere a domande e altre sollecitazioni pervenutemi.
L’atteggiamento del mio partito, Fdi-Alleanza nazionale, nel contesto caronnese, mi è parso a dir poco incomprensibile. Se nella fase immediatamente precedente il ballottaggio non si era giunti ad un accordo ritenuto giusto e onorevole, ci si poteva anche ritirare in buon ordine e non partecipare alla restante campagna elettorale (e in realtà questa mi sarebbe già sembrata una soluzione azzardata). Ma da qui ad invitare a votare scheda bianca, sinceramente ce ne corre. Eppure è proprio questo che si è fatto, anche tramite manifesti che, pur non amando le espressioni forti, non esito a definire demenziali. In essi non si fornisce alcuna spiegazione sul perché bisognerebbe “dire no a queste coalizioni” (tra le quali c’era quella di centrodestra, che è comunque casa nostra) e si dichiara che votando scheda bianca si entra a far parte della “maggioranza”.
Peccato che non si tratti di una maggioranza politica, ma della maggioranza di chi per pigrizia o per generica antipolitica è rimasto incollato alla poltrona del salotto. E così, ora, siamo a chiederci se la sconfitta del centrodestra – per soli cinquantadue voti, e ad opera di un avversario che nella prima fase era stato battuto – si sarebbe potuta evitare grazie a un comportamento più serio e leale. Altre considerazioni si potrebbero sviluppare circa il risultato del partito in altri comuni. Dico solo, in proposito, che è urgente una sincera e approfondita riflessione.
Alfonso Indelicato
Consigliere comunale per Fdi-An
20062016
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Commenti
In genere i panni sporchi si lavano in casa.
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i panni sporchi si lavano in casa…ma c’è un limite a tutto, io questi atteggiamenti della politica li chiamo “insabbiare, nascondere, fingere che tutto va sempre bene” se per una volta qualcuno, in questo caso Indelicato, dice come la pensa…evviva evviva e ancora evviva…
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A proposito di “panni sporchi” faccio copia-incolla da un mio intervento su FB col quale rispondevo a chi mi rimproverava più o meno la stessa cosa:
Sono consapevole che il mio intervento pubblico contrasta con le “regole statutarie del partito”. Ci sono dei momenti, però, in cui al rispetto di tali regole si sovrappongono altre istanze e preoccupazioni. Adottare la regola dei panni sporchi che si lavano in famiglia, in questi casi, è a mio avviso controproducente: non si provoca nessuna riflessione, nessuna crisi salutare. Mi è sembrato giusto, pertanto, agire come ho agito, e non mi interessano eventuali conseguenze nei miei confronti. Invitare a votare per la sinistra, come ha fatto la lista civica nostra alleata, e anche invitare a votare scheda bianca, come fa fatto FdI locale, è cosa oggettivamente inaccettabile, qualunque cosa sia successo in sede di trattativa. Era meglio, se proprio la situazione era insostenibile, adottare un dignitoso silenzio. Mi si permetta poi un’altra considerazione: in un momento di grave crisi del nostro partito, sarebbe meglio mettersi in discussione e valutare il da farsi invece che serrare le fila e fare questioni di etichetta. Questioni pure importanti, ma da rimandare a tempi migliori.
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Caro indelicato a questo punto faccia i nomi. Ci sembra giusto sapere chi ha fatto tutto questo a danno dei cittadini di Caronno. Forse il coordinatore provinciale Avvocato Fedi potrebbe rispondere così come l’assessore con la fascia tricolore Tosi… o l’imprenditore Guidi. Vediamo chi ha coraggio ..
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Non vi preoccupate … ci pensa Super Tosi, lo vedrete presto con lo scooter volante diretto a Caronno per risolvere i problemi anche li…
Ma la vera domanda è: perchè Indelicato parla il giorno dopo e non il giorno prima?
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Gentile Megadirettore,
sono intervenuto solo a bocce ferme, come del resto ho detto nella mia presa di posizione, per non interferire nella votazione in atto.
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Gianni Agnelli riguardo la Formula Uno diceva sempre che tutti sono ingegneri il lunedì.
Questa cosa va bene anche per la nostra politica varesina.
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Indelicato e FdI si sono comportati male con Silighini, il quale aveva aperto due sedi a a Saronno, come ringraziamento, lo hanno cacciato e non lo hanno voluto nella coalizione che sosteneva Fagioli.
Caro Indelicato, tutto questo è frutto di alcuni soggetti che da fuori Saronno sono venuti in città per colonizzare postazioni politiche e non a danno di coloro che con impegno aveva fatto emergere Fratelli d’Italia a Saronno dal nulla.
Questi grandi strateghi hanno fatto sì che venisse addirittura chiusa la sede del partito per riunirsi sporadicamente in un bar gestito da cinesi, in pochissime persone.
Nel frattempo hanno fatto in modo da rimanere in pochi anche nel decidere le sorti di Caronno Pertusella dove è successo questo.
Tutto approvato da colui che da varese come regista è riuscito a fare una figura epica nelle elezioni locali. Che dire ? Si dimetteranno ? Oppure continueranno a far fare pessime figure… Con le poche preferenze prese potrebbero tornare al loro paese, qui nessuno li rimpiangerebbe… E nemmeno a Caronno ..
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No caro Ni no non si dimetterà nessuno…tutti attaccati, avvinghiati ai loro ruoli ( immeritati ) …quindi nessuno si farà un
bell’ esame di coscienza, questa è la grande tristezza …
risorse, sempre RISORSE
Quel battito d’ali s’è fatto tempesta….a buon intenditor.
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… ogni riferimento al Direttore artistico del Teatro è puramente “causale”? 😉
e adesso mettetevelo in saccoccia, finalmente un paese che vota con il cervello e non con il c. come a saronno
Chiarissimo sig. Marino Rimoldi a lei manca l’esposizione del tricolore per sentirsi italiano ?…direi poca cosa dal momento che bisognerebbe ci fosse un’Italia per sentirsi italiani !
Siamo rappresentati da un burattino selfista e le manca la bandiera?
Oh povera Italia che non s’e’ desta!
Gent. Prof. Indelicato,
Gent. Prof. Indelicato, a proposito di “atteggiamento incomprensibile”, mi è personalmente incomprensibile, in generale, l’alleanza di Forza ITALIA e Fratelli d’ITALIA con chi vuole l’indipendenza della Padania. Per Fratelli d’ITALIA è giustamente prioritario il fondamentale concetto di “Patria”. In particolare, i Romani, nelle recenti elezioni comunali, come potevano razionalmente votare la Vostra alleata LEGA? Cosa ha a che fare Roma con l’indipendenza della Padania?
Per quanto valga la mia opinione, ritengo che l’atteggiamento caronnese potrebbe essere, nelle circostanze, magari ritenuto inopportuno, ma non incomprensibile con riferimento agli ideali di Fratelli d’ITALIA.
Sia di conforto, a Lei Prof. Indelicato e a chi scrive, che almeno nella confinante Caronno , a differenza di Saronno, non saranno di fatto “aboliti” il Tricolore e “Fratelli d’Italia” (mi riferisco all’Inno Nazionale).
Cordialità .
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Bel detto Rimoldi
Meloni : “Tra noi e la Lega ci sono molte differenze. In cima alla lista c’è il tema dell’unità nazionale. Questo Salvini non lo ha ancora chiarito [..] Il Sud non può continuare ad essere sempre considerato come la solita palla al piede dell’Italia quando colpe e responsabilità del mancato sviluppo sono tutte imputabili a una classe dirigente incapace”
“Il nostro compito in questa partita è fare gli argini a una ipotetica deriva leghista. Vigileremo perché il Mezzogiorno non sia usato come serbatoio di voti per la Padania”.
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Chiunque eserciti un mandato pubblico, di qualunque partito sia, lo fa giurando sulla costituzione ITALIANA e sul suo simbolo qual è il tricolre Ad entrambi deve il massimo RISPETTO!!!!!!!!
Lo stesso rispetto che deve a leggi e regole che rappresentano la Nazione Italiana .
In caso contrario, per coerenza e per onestà intellettuale si lascino incarichi pubblici e da pubblico cittadino può esprimersi e agire come pare …. -
Perfettamente in sintonia con Marino Rinoldi
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Gentile Dott. Rimoldi,
il patriottismo è uno dei nostri valori fondanti. Su questo con la Lega non c’è piena condivisione. O meglio, non con parte di essa. Ad esempio il compianto Gianluca Bonanno (ma potrei portare altri esempi)era leghista ma nella Patria credeva eccome. Peraltro, resomi conto di una certa freddezza di diversi amici leghisti saronnesi, già dalla fase elettorale andavo dicendo che la “grande Patria” – quella che si estende dalle Alpi a Capo Passero – non annienta le “piccole patrie” che possono essere quelle della tua regione e anche del tuo campanile. Non le annienta ma le comprende, e nello stesso tempo le redime di quel tanto di provincialistico che possono avere se le si ama di un amore esclusivo. In ogni caso tenga conto di quello che abbiamo in comune con la Lega: per esempio il credere in un’identità fatta di lingua tradizioni cultura, per esempio i temi etici, ed altre cose ancora che ometto per non dare a questa rispostina un profilo troppo ideologico. Per quanto riguarda, poi, il caso caronnese, la presa di distanza non è stata solo nei confronti della Lega, ma anche di FI e di altre liste. Insomma di un’alleanza che poteva farcela. La saluto cordialmente-
Indelicato ‘’il patriottismo è uno dei nostri valori fondanti’’
Tale valore, per lei e suo partito FDI ,è un valore tanto fondante da essere posto in saldo pur di abbarbicarsi, per mere questioni elettorali,ad un partito quale la Lega che non lo riconosce non lo condivide, come riconfermato nel suo stesso statuto .
Mi pare una differenza di non poco conto -
Indelicato come mail il sindaco leghista di cui si onora d’essere suo allato di partito non fa uso
della fascia tricolore?
Quest’ultima indossata dai sindaci di tutti, TUTTI oltre le etichette di partito, durante le cerimonie ufficiali non è un semplice ornamento, ma un simbolo legato alle trasformazioni cui la carica di primo cittadino sta andando incontro nell’ordinamento italiano (da un anno sulla fascia compare lo stemma del Comune accanto a quello della repubblica), dunque va usata con consapevolezza e decoro.L’uso della fascia tricolore da parte del soggetto che rappresenta la comunità locale si caratterizza per il suo valore altamente simbolico, reso ancor più evidente dalla modifica apportata dall’art. 4 della legge 15 maggio 1997, n. 127 all’art. 36, comma 7, della legge 8 giugno 1990, n. 142 [1].
Il più recente intervento normativo, con il quale è stato espressamente disposto che “distintivo del sindaco è la fascia tricolore con lo stemma della Repubblica e lo stemma del comune”, è di carattere sostanziale e significativo, laddove si ponga mente al processo di trasformazione ordinamentale in atto nel nostro Paese e alla particolare valenza nella cura degli interessi pubblici conferita al sindaco con il sistema della investitura diretta.
Viene attribuito ad un elemento simbolico una specifica funzione che è distintiva, siccome finalizzata a rendere palese la differenza tra il sindaco e gli altri titolari di pubbliche cariche e che, nel contempo, sottolinea l’impegno che il sindaco si assume nei confronti dello Stato e della comunità locale.
Non a caso la disposizione segue immediatamente, nel corpo normativo, la nuova procedura del giuramento del sindaco e del presidente della provincia davanti ai rispettivi consigli: le due norme risultano così accomunate sotto il profilo del significato istituzionale.
La disciplina dell’uso della fascia tricolore non è dettata compiutamente dalle norme, ma è rinvenibile in talune disposizioni di legge e di carattere amministrativo via via emanate e riguardanti per lo più aspetti settoriali del problema; ed in realtà, è legata principalmente alla natura delle funzioni sindacali, di capo delI’amministrazione comunale e di ufficiale di governo.
Nell’uso corrente si è affermata la consuetudine che il sindaco indossi la fascia in tutte le occasioni ufficiali, in qualunque veste intervenga. Per il significato del tricolore statuito dall’art. 12 della Carta Costituzionale [2]; ciò richiama tangibilmente nell’immaginario collettivo il principio costituzionale dell’unità ed indivisibilità della Repubblica.
L’alto ruolo istituzionale svolto dal sindaco impone, pertanto, un uso corretto e conveniente della fascia tricolore nell’avvertita consapevolezza della dignità e del decoro della carica, e tale da non scalfire la realtà dello Stato come elemento di unità giuridica, nel cui ambito ogni cittadino è tenuto a partecipare al mantenimento dei valori che lo caratterizzano e lo fondano.
Le regole si rispettano
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Se queste sono le cose importanti per Rimoldi, potrebbe seriamente pensare di andare esule a Caronno.
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Sig. Anonimo,
poiché nella mia opinione anonimo è sinonimo di inesistente, la risposta è indirizzata ai lettori.
La mia famiglia è presente a Saronno almeno dal 1500 (cfr. anche mia pubblicazione “Pagine di storia saronnese…” del 2007).
Saronno, nella sua millenaria storia, ha superato diverse calamità: due volte la peste (1578 e 1630), il colera, la febbre spagnola, gli attacchi aerei della seconda guerra mondiale (questi ultimi me li ricordo). I Rimoldi erano allora già presenti e sono tuttora presenti. E’ passato tutto…passeranno anche gli attuali amministratori…e i codardi che si nascondono dietro l’anonimato.-
Se scrivessi che mi chiamo Luigi Monti o Francesco Baracca cosa cambierebbe nella valenza di anonimato che si cela dietro questo sistema di commenti?
Chi mi assicura che lei si chiami realmente Marino Rimoldi?
Suvvia, l’araldica non c’azzecca; ad un saronnese DOC potrebbe importare poco degli eventi di un altro comune ;-P-
Sig.anonimo,
innanzitutto chiunque io sia, vale comunque sempre la “qualifica” per l’anonimo.
Comunque, sono Marino Rimoldi, unico con questo nome e cognome in Saronno. Se ha il coraggio di telefonarmi, il mio numero è facilmente reperibile, Le faccio omaggio della mia pubblicazione che ho citato.
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Lo scorso anno però per salvare FdI si mandò a gambe all’aria una coalizione che comprendeva Forza Italia e Popolari.
Per onore e rispetto dell’elettorato dovreste uscire da questa maggioranza facendo dimettere il vostro assessore.
Dite che esagero?
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Esimio Conte,
le cose non andarono come Lei le prospetta. Ma mi consenta di non riprendere una questione ormai chiusa.
Con ossequio.
Dov’è la Vittoria?
Le porga la chioma,
che schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l’Italia chiamò.
l’Italia chiamò, sì!
In effetti, questo è uno dei pochi casi in cui la manciata di voti di Fratelli d’Italia sarebbe servita a qualcosa di utile.
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Indelicato FDI spieghi su quali principi cardine , perchè su di questi si basa un’alleanza seria e non l’accattapoltrone,si basa il connubbio con la Lega Nord che mantiene nel suo Statuto(approvato il 20 giugno 2015) all’Art 1 –LegaNord per l’Indipendenza della Padania…ha per finalità il conseguimento dell’Indipendenza della Padania – che osteggia il tricolore…….
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Gentile Anonimo,
guardi cortesemente più sotto la risposta che ho dato al Dott. Rimoldi. Vale anche per Lei, anche se non è detto che la soddisfi.
saluti
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