Cda Pasta: “Vogliamo qualità culturale preservando equilibrio economico”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta del Cda del Teatro Pasta.
Care Saronnesi e cari Saronnesi, cari Amici del teatro,
lo scorso 10 maggio il Comitato di Nomina ci ha chiamato a ricoprire la carica di amministratori della Fondazione Giuditta Pasta, carica nella quale ci siamo insediati nella riunione consiliare del 18 maggio u.s.: abbiamo dato fin da subito la nostra disponibilità con entusiasmo, perchè la consideriamo un’ottima causa.
Il teatro è casa della cultura, e la cultura fa parte della nostra identità: difenderla, sostenerla e promuoverla dovrebbe essere primario interesse di tutti, senza distinzione di parte.
La Fondazione è un ente di diritto privato, ma si sostiene anche (per circa un terzo dei suoi introiti nell’ultimo quinquennio) con fondi provenienti da enti pubblici, in particolare dal Comune di Saronno, unico socio fondatore e partecipante. Normali considerazioni di buon senso e di rispetto del pubblico denaro già ci portano a ritenere che una sana gestione dovrebbe essere ispirata a criteri di economicità e di efficienza, ma la recente Relazione della Corte dei Conti della Lombardia oggi lo impone, quasi come una sorta di fair play finanziario, mutuando una definizione familiare agli sportivi.
Non bisogna cadere nell’imperdonabile errore di ritenere che la spesa in cultura sia improduttiva (non è un investimento in una migliore qualità della vita?), ma nemmeno fare della cultura un alibi per giustificare una spesa inefficiente, quando non clientelare.
Il nostro compito e il nostro impegno sarà quello di cercare di rendere compatibile un’offerta culturale di qualità con un equilibrio economico sostenibile nel tempo, ed in questa ottica stiamo acquisendo conoscenza degli assetti organizzativi del teatro: in questo primo mese di attività ci siamo resi conto che la sfida è impegnativa.
Abbiamo idee per introdurre elementi di novità nel programma artistico e culturale, anche se in questa prima stagione i tempi estremamente ristretti nei quali ci siamo trovati ad operare non hanno giovato.
Abbiamo nominato un nuovo Direttore Artistico nella persona di Francesco Pellicini, a cui formuliamo un sentito ed interessato augurio di buon lavoro, in luogo della dimissionaria Anna Guri, a cui rinnoviamo il ringraziamento per la disponibilità dimostrata durante la fase di passaggio di consegne.
Tra i prossimi compiti che questo organo amministrativo dovrà assolvere vi è infine l’approvazione del bilancio della Fondazione al 31/12/2015, per il quale sono in corso le rituali attività di verifica e controllo.
Con l’augurio di incontrarVi presto, a Teatro
Saronno, 21 giugno 2016
Il Consiglio di Amministrazione
Paolo Pasqui, Egle Prada, Daniela Pezzani, Oscar Masciadri
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Commenti
Ci vuole Demis Guidi come manager anche a teatro!
Clientelare va provato , altrimenti è diffamazione e perseguibile penalmente. Per quanto riguarda la programmazione, a luglio tutti i teatri seri stanno già presentando la stagione 2016/2017 , il CDA e il nuovo direttore artistico non hanno espresso un solo parere concreto in proposito.
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VareseNews 11/07/2012 tag Giuditta Pasta
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inutile polemica di 4 anni fa….poi sulla nomina dell’attuale direttore artistico non hai niente da dire?? curriculum a posto? parentele a posto?
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Stai sereno, manterrò alta l’attenzione !
Non voglio più leggere , come immagino anche tu, altre simili ” inutile polemiche ” sulla gestione del teatro cittadino.: solo belle iniziative , grande partecipazione di pubblico e proposte interessanti per tutti.
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Io trovo il comunicato stampa molto appropriato e
l’aggettivo “clientelare” elegantemente esaustivo di tutta la faccenda Teatro di Saronno.
Continuerò a frequentare e a regalare il Teatro Giuditta Pasta .
Buon lavoro al nuovo CdA.
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Marina ma cosa andrai a vedere? compri a scatola chiusa qualsiasi offerta culturale? Quindi andavi a sentire il teatro dei komunisti a occhi chiusi e orecchie bendate???
certo che a inizio luglio uno straccio di idee su cosa mettere in cartellone dovrebbe esserci, altrimenti chi a teatro va seriamente e dunque si abbona sceglie strade diverse come il lettore qua sopra.
dopo questa missiva burocratica-borbonica attendiamo il prossimo calendario eventi. Ci sarà da ridere , per non piangere. Intanto io mi abbono al Piccolo teatro di Milano, con aggravio di spese di viaggio etc etc. Complimenti sig Fagioli e C
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carissimo, abituato com’era a pagare un abbonamento simbolico per assistere ad eventi teatrali è ovvio che preferisca andare a Milano 🙂
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guarda che qualcosa di rosso ti hanno lasciato…le poltroncine.senza neanche sapere il calendario stai già fuggendo al teatro a Milano…complimenti, in cultura, soprattutto quella cittadina, hai fatto passi da gigante…