Niente sponsor: la Robur rinuncia alla serie B
SARONNO – Doccia fredda per lo sport saronnese: la Robur Basket ha comunicato che nelle scorse ore ha presentato ufficialmente richiesta per far parte dell’organico della prossima Serie C Gold 2016/2017, rinunciando alla serie B appena conquistata vincendo i playoff.
Dopo una lunga ma non del tutto proficua ricerca di nuovi sponsor e partner, il gruppo sportivo, vista l’impossibilità di sostenere a dovere gli ingenti costi della categoria superiore (aggravati dall’inserimento in un girone che prevedeva otto trasferte in Toscana), ha preferito scegliere di continuare sulla strada della sostenibilità e dell’affidabilità che sempre hanno contraddistinto la sessantennale storia societaria.
“Della stagione 2015/2016 – spiega la società in una nota – rimarrà l’indimenticabile cavalcata di una squadra altrettanto indimenticabile verso un obbiettivo che, per valori tecnici e budget decisamente tra i più contenuti della categoria, sembrava precluso solamente pochi mesi fa. E invece dobbiamo registrare il record societario di 15 vittorie consecutive (tutto il girone d’andata) per aprire la stagione, una storica partecipazione alla Coppa Italia Ig Basket Cup 2016, il primo posto nel girone Lombadia A della C Gold con sole cinque sconfitte in tutto il campionato e dei playoff da favola che hanno portato sino alla vittoriosa serie di finale contro Piadena davanti agli oltre 400 spettatori del PalaRonchi. Agli eroi della stagione va il grazie di tutto l’ambiente”.
“Di certo non è un passo indietro il nostro e se così fosse visto sarà solo per prendere la rincorsa verso una stagione 2016/2017 che vogliamo vivere da protagonisti – commenta il presidente Ezio Vaghi – E’ stata una grande annata per la nostra società: abbiamo vinto il campionato dominando, ma soprattutto abbiamo riportato centinaia di persone sulle nostre tribune e riportando l’attenzione della città di Saronno sul basket. Non è bastato purtroppo per recuperare i fondi necessari all’ennesima impresa che sarebbe stata la Serie B, ma lo vediamo come un punto di ripartenza per fare ancora meglio nei prossimi anni. Ringrazio Paolo Piazza e tutti i ragazzi della squadra e dello staff per la splendida e indimenticabile stagione. Sono i nostri eroi. Ora pensiamo al futuro: abbiamo già cominciato i colloqui personali e l’allestimento della squadra”.
30062016
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Commenti
Resta molta amarezza. Due anni con un allenatore vincente e altamente professionale. Un rinforzo, Furlanetto ex serie A, preso a metà stagione per rinforzare un roster già forte per la serie C. Ma perché tutto questo quando si sapeva già da iniziò anno a che spese si sarebbe andati incontro in caso di promozione. Un fantastico anno vissuto al Palaronchi che lascia la massima delusione agli appassionati di basket.
Buongiorno.
Datosi che si parla di materia di mia competenza, seguendo il basket ormai da quasi cinquant’anni e essendo stato anche addetto ai lavori Robur per qualche anno, vorrei esprimere quanto segue:
Secondo me, già all’inizio del torneo appena conclusosi,i giocatori e lo staff Robur sapevano velatamente o meno che in caso di vittoria, come avvenuto, sarebbe stato difficilissimo iscriversi al campionato superiore.
Ma le difficoltà nascono dall’alto, ovvero, ogni anno tra parametri, tasse, fidejussioni,cartellini e amenità varie,sono sempre di più le società che NON CE LA FANNO materialmente ad onorare tutti i balzelli federali.
Non è colpa dei dirigenti Robur che conosco da anni, tutte persone preparate e competenti in materia, che non hanno mai fatto il passo più lungo della gamba, mantenendo un profilo “familiare” anche quando si affrontavano realtà semi-professionistiche.
La mancata iscrizione alla serie B, non è da imputare allo staff,ma ai costi che, ripeto, sono diventati insostenibili per molti.
Si vada a scorrere l’elenco delle società che hanno chiuso bottega negli ultimi anni,molte, purtroppo.
Ed inoltre, non me la sento neanche di dare addosso a chi potrebbe mettere qualche soldo e non lo fa,si tratterebbe di puro mecenatismo, i ritorni positivi sarebbero pochi,in una realtà di serie B.
Pe rinciso, la società in cui mi trovo adesso, da parecchi anni,investe cifre che si aggirano circa sulle dieci volte di quello che necessitava alla Robur, e fa fatica ad arrivare in fondo.
In conclusione, mi dispiace per la Robur Basket, ma ritengo che la decisione di rinunciare sia quella più razionale.
Io, da ex giocatore Robur, 1000 € di tasca mia glieli avrei dati, qualcun altro non si riusciva a trovare…. Tristezza.
Premesso che non seguo le vicende della squadra quindi la mia è un’analisi “estranea”, è davvero un peccato dover rinunciare a una promozione per mancanza in pratica di fondi.
Ritengo comunque che non sia l’amministrazione il soggetto che debba farsi carico delle squadre, di qualsiasi sport si tratti, mentre è giusto che un’amministrazione fornisca i luoghi dover poter svolgere sport e aggregazione.
Per trovare uno sponsor è stato fatto un business plan? Oggi un’azienda per sponsorizzare dà una certa importanza alla visibilità che ottiene, non tanto la visibilità fisica quanto ad esempio quella sui canali social. La società ha un suo canale social o più di uno? Quante visualizzazioni e quanti iscritti ha? Alle partite quanti tifosi mediamente arrivano? Eccetera. Sono tutte cose importanti per trovare sponsor disposti a investire piccole cifre ma che nella somma aiutano una squadra a poter avanzare e usufruire dei giusti meriti sportivi.
tutti i saronnesi dovrebbero essere tifosi della loro squadra di calcio e della loro squadra di basket, di quella di softball e di quella di baseball, della pallavolo e orgoglioso dei ginnasti e atleti delle varie società sportive. Purtroppo questa mediocre città e i suoi mediocri cittadini, o meglio questo insulso paesello e i sui insulsi paesani, continuano ad avere la mentalità del pollaio, vedasi questi post che infangano l’FBC e non centrano niente col problema della Robur basket. Questo è il motivo ( oltre alle strutture fatiscenti ) per cui il calcio saronnese non è più presente in categorie nazionali da quasi 20 anni e la squadra di basket della Robur ( che tra l’altro utilizza una struttura privata e non comunale) deve rinunciare a salire di categoria.
Gli imprenditori ci sono, ma a causa di questa mentalità di m…a ( da cortile ) dei saronnesi, se ne guardano bene e preferiscono investire altrove. Vi siete mai chiesti come mai la famiglia Reina ( amaretto di Saronno ) non investe nel calcio e nel basket a Saronno ( ma lo fa a Caronno; la serie D di calcio costa dai 700mila al milione di euro all’anno) ???
Fareste voi degli investimenti dove le strutture sono decrepite, l’aspettativa è alta (a Saronno ci crediamo tutti chissachi’), ma nella realtà questi post sono il reale specchio di una città di “chiacchiere e distintivo” ma sotto sotto è poca roba!
Gerenzano ha un impianto sovradimensionato e sempre vuoto….
Il titolo ereditato e voluto dall’amministrazione ,Porro con la benedizione della Lara inutile europarlamentare , che l’ha pure pagato , non portava nulla dall’inizio .
Chi l’ha ereditata pur sapendo che era una buffonata sta facendo di tutto per pubblicizzare lo sport saronnese….
Per lo stadio non lo usa solo il calcio ma anche e sopratutto l’atletica … E 5 anni e più non hanno messo un euro per fare manutenzione ….
Ma che senso ha vincere un campionato..per poi rinunciare alla categoria superiore. Questo significa che nn c è una programmazione seria e dirigenti preparati.
Invece questa é serietá sportiva priva di inciuci e partite decise a tavolino con la calcolatrice in mano. Onore ai giocatori e dirigenti che hanno dimostrato SUL CAMPO di essere una squadra.
i dirigenti possono anche essere preparati, ma se non ci sono soldi e struttura dove vai?
Il vero ultras è LICATA
Sconfitta per lo sport Saronnese , da non credere! Altro che città Europea dello sport …….siamo il fanalino di coda in provincia . Ci sarebbe stato in serie B di basket anche il problema del palazzetto . Quando penso che a Gerenzano ne hanno uno da 1500 posti mi viene tristezza pensare a Saronno.
Diciamo che l’effige di “Saronno Città dello Sport 2016” tanto sbandierata in questi mesi non è stata sufficiente. Senza una programmazione concreta ed una valorizzazione efficace delle risorse i risultati non si ottengono. Gli slogan non servono a nulla. Le società sportive andrebbero premiate e sostenute per i risultati sportivi e sociali ottenuti nelle varie annate. Andrebbero definiti dei coefficienti di valutazione. Ci vorrebbe un sistema premiante ed incentivante ai fini della gestione delle risorse. Lasciamo perdere..ad maiora..
Saronno città europea dello sport…….che presa in giro…..e poi ci lamentiamo che i nostri ragazzi vanno a giocare altrove……una volta facevano la fila per venire a giocare a Saronno……..ora è esattamente il contrario e non c’è da stupirsi!
robe da non credere, non si sono trovati i soldi per partecipare alla serie B…imprenditori, commercianti, liberi professionisti, comune, non in grado di mettere assieme le risorse per questi ragazzi…Poi però si pensa di ristrutturare lo stadio Colombo per una squadretta di calcio.
Non ho parole
Lo stadio lo si deve ristrutturare per tutta la città, non di certo per il solo Saronno calcio. Lo stadio a pieno regime è sempre stato utilizzato dall’atletica, dalle scuole, per degli eventi. Una città senza uno stadio come può essere chiamata città? Gli abitanti che ironizzano verso “la squadretta” della loro città sono cittadini o paesanotti? Fino a quando resterà la mentalità “da pollaio” qualsiasi progetto sarà destinato a restare un fallimento!
Lo stadio verrà ristrutturato, speriamo, non solo per la “squadretta” ma anche per la società di atletica che annovera tra i suoi atleti qualche campione italiano ed europeo, per i ragazzi delle scuole dalle elementari alle superiori e per tutte le associazioni che necessitano degli spazi bello stadio per eventuali manifestazioni ( vedi 24×1 ora). A questo punto, veda lei…
come non quotare, tra un pò alla Robur ci faranno le sagre leghiste balli e salamini per tutti
tutto va bene pur di criticare la Lega, senza neanche sapere di cosa si stia parlando e confondendo diverse cose senza un senso logico… mi sa che qualche salamella in più farebbe bene alla tua evidente mancanza di proteine.
Una sconfitta per Saronno. Una città dove lo sport non conta nulla (a parte il giocattolo FBC creato ad arte per l’assessore ultrà).
Ma smettila che è a partire dalle giunte di sinistra che il calcio ha cominciato a naufragare…giocattolo
Il “giocattolo” FBC mi risulta essere frutto del sacrificio di alcuni appassionati (privati), e qualche sponsor (sempre i privati)…..non risulta esserci alcun intervento dell’amministrazione comunale nel progetto di rilancio del FBC (penso che se un assessore nel temio libero vada a tifare la propria squadra del cuore, non ci sia nulla di male…), tant’è che la squadra si prepara per il secondo anno consecutivo ad espatriare a Cesate per effettuare le proprie gare “casalinghe”….mentre il Colombo Ginetta crolla e la Robur Basket deve rinunciare alla Serie B….qui mi sembra invece un “Mal comune,ZERO gaudio”
forse c’è qualche differenza tra giocare nella serie B nazionale del basket o in una serie semi-sconosciuta da calcio strapaesano, dove la trasferta più lontana forse è Varese.
O no??
il campionato “strapaesano” come dice lei ha il nome di Eccellenza, e costa dagli 80 mila ai 120 mila euro all’anno, se si vuole vincerlo un bel po di più. Perchè denigrare chi comunque ce li mette questi soldi ???? vuoi farlo te Anonimo….???
Forza Robur Basket e FBC Saronno