Pellicini presenta la stagione del Pasta: “Musica e comici in primo piano”
13 Luglio 2016

SARONNO – “Rispettare la tradizione innovando. Questo è quello che mi sono preposto assumendo la direzione artistica di un teatro prestigioso come il Giuditta Pasta di Saronno”
Inizia così la presentazione di Francesco Pellicini della stagione teatrale 2015/2016 della sala di via Primo Maggio. L’evento si è tenuto ieri sera davanti ad un nutrito gruppo di appassionati ed abbonati. (qui la diretta de ilSaronno)
E continua: “Non è stato facile subentrare a metà maggio di questo anno cercando di allestire, in brevissimo tempo, una nuova stagione teatrale all’altezza delle precedenti.
Il risultato, grazie a una forte passione, al sacrificio, alla conoscenza e l’impegno giornaliero, mi ha addirittura entusiasmato: sono infatti oltre sessanta le repliche della stagione 2016 – 2017, equilibrate artisticamente tra le differenti forme di spettacolo quali la prosa, la danza, l’operetta, l’opera, la comicità, la musica e il teatro per i ragazzi.
La novità è rappresentata certamente dalla musica: una rassegna a parte all’interno della
stagione teatrale dove, accanto ai nomi storici della musica italiana come Ron, Finardi, Giorgio Conte, Mogol, Brivio, Treves, si esibiranno altresì giovani e importanti realtà già affermatesi a livello nazionale.
Ricco altresì il cast comico: Legnanesi, Paolo Hendel, Mago Forest, Pintus, Patrucco, Renato Pozzetto – tanto per citarne alcuni – rappresentano certamente il meglio della risata italiana. Ottima la scelta della stagione di prosa, di forte impatto, capace di annoverare repliche di sicuro peso artistico culturale accanto a commedie divertenti interpretate da celebri attori del panorama italiano. A chiudere il programma, che Vi invito a consultare con piacevole calma, spettacoli di opera, danza e operetta tra i più acclamati in Italia.
Questi risultati hanno del “miracoloso” se si pensa che sono stati conseguiti in soli venti giorni di direzione artistica. Nella speranza, ovviamente, di lavorare con maggior tranquillità di programmazione per gli anni a venire, credo fortemente che il lavoro di un direttore artistico, anzitutto, sia quello di dover garantire operatività sul campo: ossia definire direttamente gli spettacoli per il tramite della conoscenza diretta, dell’esperienza di palcoscenico personale, frequentando gli artisti conoscendone segreti e aspetti caratteriali ben oltre il “freddo” rapporto lavorativo. Solo così si possono ottenere risultati soddisfacenti anche quando il tempo non te lo permette. Il direttore artistico, in sostanza, deve essere un artista anch’egli. Dedito alla professione. Da affrontare sempre con entusiasmo e amore per il teatro”.
12072016
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Commenti
Quel battuto d’ali a Luino
quindi ha già visto tutti gli spettacoli in cartellone ? concoscere gli artisti cosa significa ? Un discorso veramente imbarazzante. Quindi a Saronno lavoreranno gli amici degli amici purchè amici di Pellicini ?