Indelicato interviene sul “caporalato scolastico”
SARONNO – “Un prestigioso periodico scolastico on line pubblica oggi alcuni suggerimenti per il docente il quale, nello spedire la propria candidatura alla scuola presso cui ambirebbe insegnare, allegasse a quest’ultima – come viene richiesto da diversi Dirigenti scolastici – un video di presentazione della propria persona, intesa come figura fisica. Tali suggerimenti, beninteso, valgono anche per il colloquio che il Dirigente stesso volesse eventualmente concedere al docente-candidato dopo la prima scrematura on line”. Così Alfonso Indelicato, Responsabile del Dipartimento delle Politiche educative e scolastiche della Lombardia per Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale. “Dall’articolo si ricava che l’insegnante il quale volesse limitarsi a ripassare titoli, pubblicazioni, corsi ed esperienze pregressi per poterli sciorinare di fronte al Capo d’Istituto, si troverebbe in difficoltà, dovendo invece riservare parte della sua preparazione ad imparare od affinare (nel caso ne fosse già esperto) le tecniche del body language – prosegue Indelicato – . Nell’articolo si ipotizza in proposito che “… con molta probabilità, i dirigenti in questione vogliono avere un’idea chiara dei docenti che si candidano, analizzandone anche il linguaggio del corpo”.
“Insomma il dirigente-psicologo valuterebbe il soggetto che si trova di fronte anche sulla base della cosiddetta Cnv (comunicazione non verbale). Sappiamo che gli studi sulla Cnv hanno avuto impulso a partire dall’opera del grande terapeuta americano Milton Erickson, e non escludiamo certo che i nostri Dirigenti scolastici di quest’ultimo abbiano talmente approfondito le tecniche da essere in grado di cogliere, attraverso una contrazione zigomatica o una vibrazione delle pinne nasali, importanti aspetti della personalità umana”.
E ancora: “Tra i consigli dell’articolo in questione, citiamo come esempio quello di non leccarsi continuamente le labbra, ma di farlo solo di tanto in tanto. Se infatti tale gesto, qualora ripetuto frequentemente, è indizio sicuro di un’indole voluttuosa (con le conseguenze che possiamo immaginare per il quieto vivere dell’istituzione scolastica) il suo uso moderato è la spia di “interesse a ciò che si sta discutendo”. Il gesto diventa dunque consigliabile – chiosiamo noi – per accattivarsi la simpatia del Dirigente che sta di fronte al candidato e gli illustra, ad esempio, le articolazioni del Pof (piano dell’Offerta Formativa) vigente nel suo istituto. Ad ogni articolo di spessore, una compiaciuta leccata di labbra. Per le altre indicazioni cortesemente rimandiamo ai non pochi manuali di comunicazione efficace oggi esistenti, e contestualmente ci chiediamo in quale abisso sia mai sprofondata una scuola che a tal punto denuda gli insegnanti della loro dignità, da trattarli come cocotte”.
04082016
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Commenti
ma le sciocchezze come il leccarsi le labbra, andavano prorpio pubblicate? Io penso umilmente che un po’ di sana censura preventiva potrebbe fare del bene alll’informazione, ma ddimenticavo che il signor Indelicato ( mai fu piu’ vero il detto : omen nomen) appartiene a fratelli d’Itaglia ( non Italia…)
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Caro Sig. Gino,
la questione del leccarsi le labbra è stata introdotta non da me, ma dall’esperto di comunicazione non verbale che commentava l’incredibile richiesta dei DS agli insegnanti di far pervenire un video a figura intera allegato alla domanda di lavoro. Io ci ho solo scherzato su, per evidenziare l’arbitrarietà di questa pretesa, e come la dignità della professione docente sia precipitata grazie a questo governo (ma già, in buona misura, ai precedenti).
ma nn ha altro da scrivere?
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Gentile Anonimo, mi sembra che quello della condizione professionale degli insegnanti sia un argomento importante, non solo per gli insegnanti stessi ma per le famiglie che mandano i figli a scuola. Saluti.