Terremoto, Comi: “Con la ricostruzione si ridia dignità ai cittadini
SARONNO – ”Gli italiani alla manutenzione preferiscono l’inaugurazione” è con questa citazione di Leo Longanesi Lara Comi, è tornata a parlare del terremoto che mercoledì ha colpito la provincia di Rieti.
L’europarlamentare che già nelle prime ore aveva espresso la propria solidarietà alle famiglie colpite dal sisma è tornata ad affrontare l’argomento con la citazione di Longanesi e con una riflessione personale. “I morti si onorano con la verità, con l’onestà, con l’assunzione di responsabilità, con la vera messa in sicurezza del territorio, con un’etica pubblica, con azioni concrete…. con il rispetto dei vivi“.
Non manca sul profilo personale di Comi uno sguardo al futuro: “In queste ore ho visto l’Italia migliore al lavoro, l’Italia che ci rende orgogliosi, la stessa Italia che vorrei ritrovare sia nell’assegnazione rapida e mirata, efficiente ed efficace, dei fondi per la ricostruzione sia nel ridurre all’impotenza miserabili e iene, parassiti e sciacalli che già girano fra le macerie, che si fregano le mani in previsione di profitti. Si ridia dignità a un territorio e ai suoi cittadini. Si può fare“
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Commenti
un fondamentale commento di cui finora si sentiva la mancanza…
Ricostruzione . E’ giusto fare in fretta, ma ancora più giusto fare bene e soprattutto con il coinvolgimento delle popolazioni interessate. La ricostruzione deve avvenire nel modo più trasparente con l’aiuto di strutture come l’Autorità Anti Corruzione ma anche con la massima trasparenza. Ogni centesimo di aiuti dovrebbe essere verificabile da tutti… perchè non online?
In ogni evento sismico ci sono le razzie e ”blitz”dei tombaroli nelle case inagibli, togliendo anche l’anima a chi ha prso tutto.
Questi sciacalli asportano dalle case non solo gioielli..ma anche caldaie , termosifoni, sanitari.
Per non parlare di quegli sciacalli porta a porta che si recano nelle abitazioni private , spacciandosi per esponenti di associazioni o addirittura di parrocchie,per raccogliere beni e fondi pro/terremoti
Dovevi allearti con Silighini, invece hai distrutto tutto!
Perfettamente d’accordo con
“I morti si onorano con la verità, con l’onestà, con l’assunzione di responsabilità, con la vera messa in sicurezza del territorio, con un’etica pubblica, con azioni concrete…. con il rispetto dei vivi”
Mi permetto d’aggiungere che si deve andare oltre le bandiere politiche , di fare un passo tutti insieme per il bene del Paese tutto.
Certi cataclismi colpiscono tutti: dall’industriale all’operaio, dal cattolico al musulmano, dal dalò giovane ak vecchiobianco all’uomo di colore, dal ladro all’onesto, dal giovane al vecchio…. tutti nessuno escluso.
Puntare il dito su questo o su quello sul prima del prima del prima non serve a nulla non serve ad affrontare e risolvere la grave situazione in essere
Ora chi ha l’onere e l’onore di mettere in atto la ricostruzione e di provvedere al controllo che i fondi siano assegnati nel modo giusto, senza infiltrazioni di nessun genere, faccia la sua parte .I cittadini non potranno che essere grati .
Ad oggi i nomi papabili pare siano quelli di Cantone e governatore dell’Emilia … Bene non sono interessato al colore politico ma al colore della trasparenza , della rapidità dei fatti
tutte cose che il suo grande capo ha fatto (al contrario) per i terremotati de L’Aquila
Ci sono terremoti di gran lunga precedenti all’Aquila- sindaco anche allora del PD- che ad oggi la ricostruzione non è ancora completata .
Credo che l’errore fatto dal governo berlusconi sia stato quello di concentrare le risorse solo sulle New Town, mancando una visione sul futuro della città, devastata da un terremoto che ne ha minato il tessuto civile.
Sono invece più favorevole all’attuale visione a mantenere alta l’identità del territorio e coinvolgendo la popolazione stessa come i sindaci.
Risorse in entrambi i casi elargite ma con visione diverse
Chi parla di capi significa che ne ha profonda conoscenza per lunga esperienza
Bravissima Comi … sei tutti noi
Una vera politica.Trombona.
Sinceramente delle belle parole della Comi, non si che farmi…Contano di piu’ i fatti! Io sono di origini di Arquata del Tronto, Mi risulta che i comuni prima di far costruire una casa, emettano una concessione edilizia, dove un progetto va analizzato da un ufficio tecnico. Quindi se un edificio di sbriciola, nonostante siano delle regole da rispettare, c’è qualcosa che non va!
Anch’io vorrei ritrovare una grande Italia “ sia nell’assegnazione rapida e mirata, efficiente ed efficace, dei fondi per la ricostruzione sia nel ridurre all’impotenza miserabili e iene, parassiti e sciacalli che già girano fra le macerie, che si fregano le mani in previsione di profitti“
Perfettamente in sintonia con quanto scrive Comi sia nelle sue dichiarazioni sia nella citazione .
Mi rammento, ad esempio, la scuola di Amatrice dove e’ stata fatta, secondo la documentazione prodotta dallo stesso imprenditore che ha curato l-intervento, non tanto una azione antisismica ma di semplice riqualificazione dell-edificio.
Ora. dopo il disastro che un adeguato intervento di messa in sicurezza poteva essere evitato, si preferisce una ricostruzione e una inaugurazione …. Anche questa e’ l’Italia … puetroppo
Una scuola elementare appena ristrutturata che si sbriciola, i pilastri portanti incrinati. Un campanile restaurato tre volte che diventa la tomba di un bambino di pochi mesi. Case che crollano sotto il peso di soffitti in cemento armato poggiati sopra fragili mura di sassi. Palazzine dai tramezzi con più sabbia che malta. Quanto accaduto non può essere considerato solo frutto della fatalità.