Profughi, don Armando: ” Rimprovero Saronno perchè la amo”
SARONNO – Un invito alla città a ripartire, costruendo, sostenendo la comunità e soprattutto correggendosi. E’ quello che ha fatto monsignor Armando Cattaneo nell’informatore parrocchiale distribuito domenica 11 settembre facendo un chiaro (ma non esplicito) riferimento alla mancata accoglienza dei profughi in città e richiama, sempre tra le righe, l’appello del cardinal Angelo Scola ed invita i saronnesi a non tradire “il proprio dna”
Ecco il testo integrale
“E’ capitato che, in una domenica nel cuore dell’estate, le tre letture della Parola di Dio avessero come unico tema “la città”. Era Gerusalemme, ma si intendeva ogni città. Per ciascuno quella “dove sono sepolti i padri”. Noi, oggi, dovremmo tradurre Gerusalemme in
“Saronno”. Ora che siamo tutti tornati dalle vacanze, alla vigilia dell’apertura delle scuole, all’inizio del nuovo anno sociale, vorrei dire tre cosette sulla nostra città.
Una Saronno da ricostruire. Non perché vi sia stato anche qui il terremoto. No. Ma ogni città, anzi ogni realtà, va costruita e ricostruita continuamente! Anche a livello fisico! Milano negli ultimi anni ha cambiato volto, con quartieri nuovi e innovativi: Porta Nuova, il Portello.
Ognuno di noi lo fa per la sua casa… Ma non basta: Saronno, come ogni città, va costruita e ricostruita ad ogni nuova generazione a livello di educazione, di valori, di vivibilità. Si ricomincia sempre daccapo, come alla nascita di ogni nuovo figlio. Ecco perché riaprono scuole, oratori, centri sportivi e sedi associative.
Una comunità cristiana da sostenere. In quei brani di Scrittura si narra di Paolo che raccoglie soldi da Macedoni e Greci, li porta a Gerusalemme e lo racconta con semplicità ai Romani! Il mondo (allora conosciuto) in una riga. Muri?! Permessi?! No. Libera circolazione di persone e denaro! La globalizzazione, Roma l’aveva già fatta! Paolo aiuta la sua città, ma è proteso verso Roma. Non si chiude! Abbiamo avuto in città padre Franco Legnani (già missionario in Cambogia) e p. Davide (in Guinea Bissau): uomini che amano Saronno ma da qui vanno nel mondo intero! I Cristiani sono cittadini del mondo e – insieme – innamorati della propria Chiesa– comunità. Vorremmo che tutti i saronnesi fossero orgogliosi della propria Chiesa e la sostenessero secondo le loro reali capacità. Saronnesi, avete ricevuto tanto dalla Chiesa: educazione, fiducia, coraggio di affrontare la vita, fede, amore. Sarebbe troppo restituire, almeno in aiuti materiali, i beni spirituali
ricevuti?
Una Saronno da correggere. Gesù rimprovera Gerusalemme perché la ama. Anche voi lo fate coi figli che amate. Tocca anche a me
rimproverare, perché amo questa città a cui il vescovo mi ha destinato. Siamo da secoli una città all’avanguardia nella laboriosità (un tempo artigianato e commercio, poi industrie eccellenti, ora professioni e creatività). Di conseguenza siamo una città all’avanguardia nell’arte e nella cultura (chiesa di s. Francesco, Santuario, molteplici scuole che attirano migliaia di studenti, teatro, cinema, centri culturali e sportivi…). Siamo una città all’avanguardia in particolare nella Carità. Il mio dolce rimprovero è: non possiamo perdere ora, con leggerezza e faciloneria, il nostro Dna! Ridiamo vita a ciò che i nostri padri hanno creato! Non permettiamoci di ragionare e di agire in un modo che farebbe vergognare chi prima di noi ha fatto di Saronno un’eccellenza nell’amore! Mi immagino che Madre Teresa sarebbe contenta di Saronno. Perché scontentarla proprio ora?
18092016
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Commenti
L’articolo inizia…”facendo un chiaro (ma non esplicito) riferimento alla mancata accoglienza dei profughi in città”.
Chiediamoci: Perché non esplicito? Che fine ha fatto il progetto della cooperativa “Intrecci”? E’ veramente fermo solo perché il Sindaco si è “messo di traverso”? O la Chiesa locale il progetto non lo vuole più sostenere? Se è così, perché non dirlo chiaramente?
Don ti prego non amare Saronno…
don pensi a pregare per i cristiani che ne hanno bisogno.
don pensi a pregare per i cristiani che ne hanno bisogno.
Credo sia giusto non invadere con la religione la vita sociale, chi ci crede alla novella viva di illusioni, noi che viviamo nella paura ed ogni giorno ci sono pestaggi tra di loro come belve, dobbiamo difenderci e salvarci. Faccia il Prete a che ci crede ma in Chiesa tra le quattro mura, fuori il mondo è cambiato non siamo nel medio evo.
Ha ragione Mons. Cattaneo. Saronno è irriconoscibile se non accetta di ospitare 32 rifugiati in una struttura adeguata, peraltro non utilizzata. Prima della crisi Saronno ha accolto tanti immigrati anche perché ne aveva bisogno. Hanno lavorato (spesso in nero, non per loro scelta), si sono ben integrati, hanno costruito a Saronno famiglie sane e operose. Molte di loro ora vivono in povertà (perché il lavoro manuale non c’è più) ma con dignità. Nelle attuali difficoltà la Saronno caritatevole è ancora attiva ma è venuta meno quella feconda collaborazione col pubblico che aveva fatto di Saronno un esempio da imitare. Saronno tutta (pubblico e privato) deve recuperare fiducia nei propri mezzi e superare la grettezza di una visione chiusa ed egoista.
Sì, certo. Ma nel rispetto della legge, come vale per tutti. Prima le suore proprietarie chuedano e ottengano il permesso del Comune al cambio di destinazione, che è necessario. Perché non aprono la pratica? Non sono cittadine come gli altri?
Se poi dietro all’accoglienza ci sono in ballo interessi economici… vero ?
Si è accorto che nel frattempo la situazione è degenerata e dobbiamo mettere le guardie armati sui treni, grazie a questa gente ?“Saronno è irriconoscibile se non accetta di ospitare 32 rifugiati in una struttura adeguata, peraltro non utilizzata.”
Potremmo utilizzarla per ospitare dei saronnesi sotto sfratto, cosa ne dice?
“Prima della crisi Saronno ha accolto tanti immigrati anche perché ne aveva bisogno. Hanno lavorato (spesso in nero, non per loro scelta), si sono ben integrati, hanno costruito a Saronno famiglie sane e operose. Molte di loro ora vivono in povertà (perché il lavoro manuale non c’è più) ma con dignità.”
Per chi ha voglia di lavorare ed integrarsi c’è sempre (o quasi) posto. Clandestini sani e forti che millantano una improbabile fuga dalla guerra (a proposito: donne, vecchi e bambini li hanno lasciati a morire laggiù?) non mi sembrano la stessa cosa.
L’immigrazione interna ha creato, comunque, degli evidenti scompensi nel tessuto sociale saronnese; i pochi vecchi rimasti potrebbero testimoniarlo.
“Nelle attuali difficoltà la Saronno caritatevole è ancora attiva ma è venuta meno quella feconda collaborazione col pubblico che aveva fatto di Saronno un esempio da imitare. Saronno tutta -pubblico e privato- deve recuperare fiducia nei propri mezzi e superare la grettezza di una visione chiusa ed egoista.”
La Saronno caritatevole è attiva se ha in cambio dei benefici economici. Le famose 15 associazioni hanno fatto qualcosa, oltre a scrivere lettere e articoli stampa?
E’ venuta meno la collaborazione col pubblico. Potremmo anche dire che è venuta meno la collusione col pubblico, se fossimo ad una latitudine differente.Caro anonimo, ti rispondo perché mi hai interpellato. Vuoi sapere cosa hanno fatto le famose 15 associazioni? Hanno cercato di capire perché tutto si è fermato (a Saronno, non nelle altre città anche a guida leghista)andando a parlare con i responsabili e hanno scoperto che a mettersi “di traverso” non c’è stato solo il Sindaco che peraltro ha fatto bene a non chiudere gli occhi sulle irregolarità. Il difficile viene ora: risulta veramente un’impresa raccontare in pubblico quali sono gli ostacoli che stanno impedendo la pacifica sistemazione di 32 richiedenti asilo, senza crearsi delle inimicizie.
Il Vallo di Adriano è chiaramente un falso storico…
Don Armando è sulla scia di Francesco Bergoglio, ( scusate ma non riesco a chiamarlo Papa , per quanto mi riguarda il Papa è Benedetto XVI)…vado sempre a Messa , da buona cattolica, spesso nel sentire le prediche la tentazione è di alzarmi e andarmene, sono stanca di questo “buonismo” nei confronti di chi ci disprezza di chi si rifiuta di integrarsi , di chi ha capito che in questa nostra povera Italia possono comandare , delinquere come più piace a loro. Sono entrati nella nostra Chiesa ed hanno letto un brano del corano, e questo credetemi mi ha disgustata, ed è stato un grande errore è stata una resa, ormai hanno vinto…
Tre persone controllano un paese: il prete il sindaco il comandante dei carabinieri, così è sempre stato. Che dite saronno è conciata così perché si sono accordati su altro?
… caro clero, vedrete come vi diminuiranno le devoluzioni dell ‘8permille…. continuate così!!!
La religione è l’oppio dei popoli.
Se le droghe non sono legali non dovrebbe esserlo nemmeno la religione.
Le cancelliamo per legge?
lo sai che lo diceva Carlo Marx, vero?? un Komunista ante-litteram…
Avrai il mio voto
Qui non si tratta di accogliere, ma di mantenere della gente che fa poi quel che vuole, non rispetta le nostre leggi e mette in pericolo la nostra incolumità: basta leggere le pagine di questo sito per rendersene conto. Sono stanco di sentir parlare di accoglienza !
Parole, parole, parole…ma i fatti? Cominciate a prenderli in vaticano ed in tutte le case delle varie diocesi.fate voi qualcosa dando alloggio a costoro.insieme alle associazioni.e a vostre spese naturalmente…tempo poco diventate voi i primi integralisti anti-immigrazione!
io sto diventando ateo…questa chiesa mi ha proprio stancato.
Poiché Cristiano e contro l’arrivo dei Profughi/Clandestini a Saronno mi sento coinvolto dalle parole di Don Armando che però con molto rispetto non condivido.
Si riflette e si discute sempre di quelllo che facciamo o non facciamo noi per questa gente, ma un’ approfondimento di quello che invece pensa e percepisce la ns. “controparte” i ns. rappresentanti religiosi dovrebbero iniziarla a farla.
Confondere accoglienza con invasione oppure aiuto con mantenere a ns. spese il prossimo non è certamente quello che ns. Signore voleva insegnarci.
Le prediche e la sensibilizzazione deve essere fatta più all’ospite che all’ospitante.
Il giorno che questa gente vorrà integrarsi e rispetterà quello che siamo allora io nel limite delle mie possibilità comincerò ad essere accogliente.
Oggi invece sono preoccupato per il futuro dei miei figli e per la cecità è falso buonismo di tanti di noi porta alla disgregazione della ns. comunità e dei ns. valori.
Ormai Giuseppe A. Pronto ad entrare in giunta quota Fi…. Scrive già come portavoce del silenzioso Sindaco!
Ma vattene!
Con questi rappresentanti della nostra religione quasi quasi mi faccio musulmano.
Pericoloso parlare di vergogna. Vale ancora il Vangelo della trave e della pagliuzza? Ci si caccia da soli nel sac(co) e poi si rimproverano gli altri?
Queste continue prediche di Don Armando mi sembrano fuori luogo , perchè lasciare libera circolazione di persone e denaro vuol dire favorire l’immigrazione clandestina , la circolazione di denaro sporco ed anche malovitoso , lo Stato prima ancora dei Comuni dovrebbero avere il controllo del territorio e delle persone , specie se illegali , basta guardare la storia ed il mondo ….gli Stati esistono ed è giusto fare controlli alla frontiere ed ai flussi di denaro, gli stati dovrebbero preoccuparsi prima dei propri cittadini e poi di tutti gli altri stranieri.La Chiesa dovrebbe fare la Chiesa e non influenzare continuamente la malapolitica dell’immigrazione clandestina , incontrollata ed anche immischiate con mafie e terroristi
Straniero è un termine in uso da millenni , non è una invenzione di oggi, ed infine rimproverare Saronno di oggi nel nome dei nostri padri …penso che se ci fossero i nostri padri di Saronno a vedere come è ridotta la città oggi sarebbero Loro a rimproverare chi la ridotta così .
l’ha ridotta così e non la ridotta cosi…
Il mondo sta cambiando, Saronno sta cambiando, i saronnesi caritatevoli stanno finendo lentamente ma inesorabilmente tutti in via Milano.
Se ne faccia una ragione, l’accoglienza caritatevole non è percepita come un dogma cristiano perché é percepita come una invasione religiosa ed il soldato cristiano che è in ognuno di noi cresimati prevale sul cristiano caritatevole.
A meno di essere direttamente interessato al business economico sotteso all’accoglienza come la stiamo vivendo ai nostri giorni, sa i famosi 35 euro al giorno che vanno in tasca ai gestori del business?
PROPRIO TU ?
Caro Don Armando, prima fai votare SAC e poi ti lamenti?
La contrddizione di questa giunta: SAC e Lega un matrimonio che “non sav’vea da fare” ma che c’è stato! Un genio chi l’ha proposto in seno a SAC, uno che ha il vero carisma politico della lungimiranza, che purtroppo non vedo nè il consiglio comunale, nè nelle commissioni comunali, nè occupare poltrone e poltrocine di enti e associazioni.
Riconosco quindi la sua onestá intellettuale e politica dell’essere e non per l’esserci.
Un genio colui che ha condotto SAC con il 10% a sostenere la Lega al ballottaggio. La Lega dovrebbe essergli riconoscente, ma forse lui non vuole?