Frontalieri in Svizzera, Lara Comi chiede in segnale forte
SARONNO – “Dopo il voto della Svizzera contro i frontalieri italiani, politica ed istituzioni devono dare, subito, un segnale forte ed inequivocabile per tutelare dignità e futuro dei nostri lavoratori. Per questo rinnovo l’invito già espresso ieri: il Governo preveda rapidamente zone tax free nelle aree di confine con la Svizzera in modo da favorire il rientro e la nascita di nuove imprese sul nostro territorio. Questa proposta, che trova anche l’autorevole sostegno del presidente regionale Roberto Maroni, può rappresentare davvero un punto di svolta e certamente potrà raccogliere il sostegno di tutte le forze politiche locali e nazionali”.
Così dichiara la saronnese Lara Comi, eurodeputato al Parlamento europeo di Forza Italia e vicepresidente del Partito popolare europeo; che quindi prende posizione sul tema più dibattuto del momento, dopo il referendum che si è svolto lo scorso fine settimana in Canton Ticino per chiedere una riforma delle norme che regolano il lavoro transfrontaliero.
(foto archivio)
26092016
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Commenti
Alleati con Librandi
Gli Svizzeri hanno fatto bene. Mi spiace per i frontalieri italiani, ma se uno non sa difendere il lavoro a casa propria, non vedo perchè debbano poi essere gli Svizzeri a salvarlo. Dovrebbero poi andare anche loro a cercare lavoro altrove? Assurdo.
Gente seria questi Svizzeri, anche quelli che parlano Italiano e non Tedesco.
Democrazia diretta e decisione da copiare ed importare al più presto in Italia, in Lombardia ed a Saronno.
Si incentivi anche il lavoro a Km zero e non solo il consumo e le produzioni, sembra solo buon senso.
Perchè assumere un medico svedese o polacco per un solo punto in più nel voto di laurea e non preservare la territorialità?
Dovrebbe valere anche per Insegnanti e tutte le altre categorie che poi appena possono si trasferiscono, giustamente, verso le loro città natali.