Saronno torna in consiglio provinciale: eletto il leghista Carlo Pescatori
SARONNO – Saronno tornare in consiglio provinciale: il consigliere comunale Carlo Pescatori, storico esponente del Carroccio cittadino e presidente della commissione Ambiente e Sport, è infatti stato eletto tra le fila della Lega nord.
Un’elezione che finisce con un pareggio tra centrosinistra e centrodestra (8 consiglieri per uno) ma con la vittoria dei primi visto che il presidente Gunnar Vincenzi, in carica ancora per due anni, vota con il centrosinistra.
A presentarsi alle urne sono stati 1.369 tra sindaci e consiglieri comunai dei 139 comuni della provincia. Il sistema si basa sul voto ponderato ossia quello dei comuni più grandi (quindi Saronno, Busto Arsizio e Gallarate) vale di più.
Il nuovo consiglio provinciale è formato da 6 consiglieri del Pd (31.442), 2 consiglieri di Esperienza civica (10.478), 4 consiglieri della Lega Nord, 3 consiglieri Liberi per la provincia di Varese (18.413), un consigliere per Insieme per una provincia civica (5.399).
Il saronnese Carlo Pescatori conquista un posto grazie ai 4388 voti ponderati ottenuti che lo fanno diventare il secondo più votato in casa leghista dopo Giuseppe Loghin e il quinto più votato nella totalità del consiglio comunale.
Con Pescatori Saronno torna ad avere un consigliere provinciale dopo la fine dell’esperienza di Alfonso Attardo che era stato eletto nell’ultima tornata elettorale (2014) ma non avendo ottenuto un posto in consiglio comunale a Saronno alle ultime elezioni amministrative aveva finito la propria esperienza nel 2015.
16102016
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Commenti
Tre articoli per l’elezione di Pescatori. Semplicemente imbarazzante. Corea del Nord.
dovresti provare a viverci anche solo un mese in Corea del Nord…poi vedi come torni a gambe levate nella tua Saronno a leggere e commentare qui!
Auguri e buon lavoro.
Le province dovevano essere eliminate ma sono ancora qui con tanto di politici eletti dai politici.
E pensare che vogliono fare lo stesso pasticcio anche con il Senato, sperando che la gente capisca che un NO può aiutare il Paese a non ripetere gli errori del passato.
Sia province che senato vanno eliminati completamente
teniamoci direttamente un solo uomo al comando, magari un bel duce.
alla faccia della costituzione più bella del mondo.