Uboldo, la cappella del cimitero luogo di riposo dei sacerdoti: la cerimonia
UBOLDO – Una speciale commemorazione per parroci e sacerdoti uboldesi: è il sindaco Lorenzo Guzzetti che ripercorre l’intesa mattinata di oggi, giovedì, al cimitero di Uboldo.”Questa mattina è stato un momento bello, importante, storico per la nostra comunità. Abbiamo concluso e chiuso un cerchio aperto dal 24 giugno 1974 quando don Livio chiedeva all’allora sindaco Mario Piazza di fare in modo che la cappella centrale del cimitero diventasse luogo di riposo dei parroci e dei sacerdoti che hanno speso la loro vita per il nostro paese. Quarantadue anni dopo ce l’abbiamo fatta. E’ stato bello ed emozionante essere parte di questa storia.
Stamattina pensavo al disegno della Provvidenza com’è misterioso, ma come spesso ci fa tracciare e unire i punti quando ci volgiamo indietro. Mi ha colpito molto vedere tante persone che da questi uomini, Don Giuseppe e in particolare don Livio, hanno ricevuto l’educazione, come anche le parole di don Armando quando ha parlato della “fermezza” di don Livio.
Una “fermezza” che magari a quei tempi era davvero rigida, ma che ha creato i cittadini che oggi sono venuti a ringraziarlo e rendergli omaggio. E’ nella frase di mio padre questa mattina “vengo dal don Livio” che ho capito che la morte di persone così grandi non scalfisce il ricordo, anzi, lo rendono ancora più solido e ne danno la dimensione reale. Don Livio, per questi adulti di oggi che sono i ragazzi di ieri, è ancora qui. E’ ancora il loro don. Stamattina abbiamo unito molti puntini guardandoci alle spalle. Voglio ringraziare Antonio Bonzanni per aver contribuito con il lavoro della sua azienda a realizzare quest’opera, la cappella centrale, che oggi restituiamo in tutta la sua dignità ai nostri cittadini. Come anche alla famiglia D’Arrigo che molto si è spesa per dare una grande dignità al momento di questa mattina. Grazie, davvero Uboldo è una grande comunità!
27102016
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Commenti
e’ davvero triste che si commenti negativamente sulle commemorazioni!
Ho un concetto di ingiustizia diverso…..
Ingiusto è vedere un proprio caro morire giovane troppo giovane, ingiusta è la morte di un padre o di una madre troppo precoce, ingiusto è che i loro figli crescano senza un punto di riferimento così importante. Ingiusto è che le persone continuino a trovare pretesti per commentare negativamente l’operato di questo e di quell’altro……una volta morti siamo tutti uguali….vero agli occhi di Dio (per chi crede)…. vero agli occhi di nessuno (per chi non crede)….non è certo la cappella più’ grande o quella più piccola ad interessare né al defunto , né a Dio, né ai familiari.
Però un riconoscimento ad una persona che ha dato tutto se stesso per la comunità, per i giovani di ieri e di oggi….si può anche riconoscere senza polemiche!!!
Ingiusto e’ anche evidenziare le differenze terrene anche nell’aldila’, per quelli che rimangono non e’ un bell’insegnamento, (oltre al fatto che i cimiteri sono sempre piu’ pieni e si cerca sempre piu’ spazio nuovo) non esiste che si costruiscano cappelle familiari che occupino lo spazio di 400 loculi.
cerimonia autoreferenziale.
specchietto per le allodole e abile diversivo.
il sindaco spieghi i motivi della mancata conclusione dei lavori di sistemazione del viale del cimitero per le Fstività dei Defunti.
iniziati più di 5 mesi fa’ (!) e ancora incompiuti.
CONCLUDA IN FRETTA e NON STIA A UNIRE I PUNTINI!
GUZZETTI ringrazia Bonzanni e la sua Azienda?!?
Scusate, ma ha lavorato GRATUITAMENTE ????
Non dovrebbe essere il contrario visto che è pagato (e profumatamente) con i soldi dei contribuenti uboldesi ?!?
Felice
E’ UNA VERGOGNA che neanche davanti alla morte siamo tutti uguali,,nel cimitero di Uboldo ci sono poveracci tumulati in 20 cm di spazio e altri in trabordanti e lussuose cattedrali di 200 metri quadri con il congnome ben in vista.
Prima di fare la cappella per i sacerdoti direi di abbattere quelle esistenti e fare per tutti delle belle croci bianche.
Non e’ proprio questo che insegnava il Signore,,ma forse mi sbaglio..