Indelicato: “La Lega ha un’idiosincrasia per il tricolore, ma la sfida politica è altro”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo, anche se con un pizzico di ritardo, il commento di Alfonso Indelicato capo gruppo di Fratelli d’Italia in merito alla nascita della fascia biancoceleste creata dal sindaco Alessandro Fagioli.
“Prescindendo dal fatto che quella di Firenze era una manifestazione politica e non istituzionale, e che Fagioli di conseguenza poteva indossarvi i colori che preferiva, è indubbio che gli alleati della Lega saronnese manifestano una certa idiosincrasia per il Tricolore.
Ciò mi viene spesso rinfacciato, nel senso che mi viene rimproverato il fatto che un partito come il mio, il quale ha nel patriottismo uno dei suoi valori fondanti, si ritrovi alleato con chi questo valore sostanzialmente emargina dal proprio orizzonte ideale.
In proposito non alcuna difficoltà a dichiarare che non amo e non apprezzo questo atteggiamento, e che considero il municipalismo avulso da più ampio contesto patriottico qualcosa di angustamente provinciale, qualcosa che il filosofo Gentile definirebbe forse un’”asfissia dello spirito”.
Ciò ammesso, ritengo che la sfida politica si giochi oggi anche (dico anche) su altri tavoli. Per esempio su quello della sicurezza. Per esempio quello delle libertà del cittadino di fronte allo Stato. Per esempio su quello dei cosiddetti valori “non negoziabili”, ossia sui temi etico-sociali.
Ebbene, vorrei conoscere da quanti puntano il dito contro questa nostra incoerenza (che non nego su un piano teorico) quali altri partiti attivi a Saronno o altrove dimostrino su questi argomenti la stessa fermezza e coerenza della Lega, nonché la stessa affinità con il nostro sentire. E non parlo dei partiti che tradizionalmente sono i nostri avversari, ma di quelli che dichiarano di appartenere ad un’area di Centrodestra. Attendo una cortese risposta, e nel frattempo mi tengo i miei alleati”.
20112016
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Commenti
Bastava descrivere la relatà, siamo una piccola componente di una maggioranza in consiglio comunale verdissima e quindi ci adeguiamo alle bizzarrie dei loro rappresentati più illustri, se avessimo avuto 10 consiglieri comunali magari il sindaco avrebbe avuto uno stimolo in più nel mettere la fascia… La prossima volta votate ci di più.
Suvvia signor Indelicato mi sembra troppo banale la sua risposta è peraltro volutamente in scivolata capisco la fretta ma si poteva trovare una risposta migliore.
In ogni caso mi piace salutarla così ” è sbagliato giudicare un uomo dalle persone che frequenta. Giuda per esempio aveva degli amici irreprensibili ” la frase è di Marcello Marchesi.
Alfonso.
Alfonso.
Alfonso.
Svegliati!
Gentilissimi Signori Vittorio, Paolo Enrico Colombo, Marino Rimoldi,
vi ringrazio per la cortesia dei vostri interventi, e mi scuso se per ora non vi rispondo individualmente, ma le vostre osservazioni in una certa misura si sovrappongono, e questo mi consente un unico riscontro.
La domanda postami riguardava l’uso della fascia biancoazzurra, ed io ho volutamente affrontato l’argomento in una prospettiva più ampia, perché è lì in fondo che la questione diventa significativa. Il punto infatti non è nei colori, ma in quello che rappresentano.
Il biancoazzurro in sé non mi dà fastidio. Capisco e rispetto l’amore per la propria regione, per la città, il paese, il rione, la strada perfino (sicuramente avete letto “I ragazzi della via Pal”. Lo considero il prodotto di una esigenza di identità, di essere “qualcosa” piuttosto che niente. Il niente è invece rappresentato, a mio avviso, dal “cosmopolita”, quel tipo di persona senza radici e convinzioni costitutive che fatalmente finisce per seguire le mode o per cadere in un nichilismo pratico, o infine in una specie di sprezzante indifferentismo (proprio ad esempio degli illuministi settecenteschi).
Ebbene, trovo che l’amore per la propria Patria – una d’arme, di lingua, d’altare, e possibilmente ben delimitata da confini geografici – possa essere un antidoto sia al primo atteggiamento, da evitarsi perché si traduce facilmente nell’egoistico interesse per il “particolare”, sia al secondo, che disprezza ciò che è sacro e corrode quando non distrugge.
Detto questo, ammetterete (ma lo ammetterete?) che l’amore per il tricolore viene oggi sbandierato in modo strumentale, così come dalle mie parti politiche può essere strumentale l’improvviso innamoramento per la Costituzione, laddove sarebbe più onesto e sincero ammettere che voteremo “no” per mandare a casa Renzi e Alfano.
Insomma, come lo riempiamo quel tricolore che oggi i nostri avversari politici ci sventolano oggi davanti agli occhi? Lo riempiamo di immigrati islamici? Lo riempiamo di unioni civili? Della perdita di ogni retaggio? Di una delinquenza che dilaga? Di amnistie e indulti? Di una burocrazia che ti toglie la voglia di lavorare?
Vedete, è di fronte a questa prospettiva che il campanilismo un po’ asfittico della Lega mi sembra, e di gran lunga, il male minore.
Vi saluto con stima
Gent. Prof. Indelicato,
non è una semplice discussione di colori, di fasce o di bandiere, è una delle questioni più importanti dall’Unità d’Italia: è in discussione l’esistenza dell’Italia stessa.
“Il fine non giustifica i mezzi”, questo principio della morale non permette che per raggiungere certi obiettivi si debba, nel caso concreto, allearsi con chi nega, nei fatti, l’esistenza della Patria.
Se le idee di FdI sono buone e credibili si possono portare avanti da soli … anche considerando le contraddizioni della Lega: quella nostrana, rimasta alle “origini”, sembra diversa da quella del Segretario Salvini che, tra l’altro, ha visitato la Corea del Nord. In proposito su “il Giornale” del 03.09.2014 si leggeva il seguente titolo: “Salvini elogia la Corea del Nord” e l’incipit dell’articolo: “Se non è un elogio della Corea del Nord, poco ci manca”. Cordialità.Signor Indelicato la sua risposta mi sembra troppo banale e in scivolata.
Mi aspettavo qualcosa di meglio.
Quindi mi va di datarla con questa frase di Marcello Marchesi:
“È sbagliato giudicare un uomo dalle persone che frequenta.
Giuda ad esempio aveva degli amici irreprensibili “.come no….siete alleati di poltrona, più onesto ammetterlo.
Ps. gli illuministi settecenteschi sono quelli che hanno creato il mondo moderno, così come i cosmopoliti non sono quelli che non hanno radici ma che vedono il mondo in modo diverso.
Gent. Prof. Indelicato, trascinato per i capelli (che non ho), devo commentare brevemente, viste le poche righe a disposizione dei lettori.
Sono consapevole che siamo su posizioni differenti, ma a mio parere il concetto di Patria non è negoziabile, quando soprattutto lo scopo della Lega, come “solenizzato” sullo statuto, è l’indipendenza della Padania…vi è ben di più della fascia tricolore o biancoceleste…
Poi, sempre a mio parere, tra Voi e la Lega vi è differenza abissale: Voi siete “per”, la Lega “contro”, inizialmente contro i meridionali (forse allora chiamati dai leghisti con altra parola) poi via via contro altri. Ancora, tra Voi e la Lega vi è differenza “culturale”, limitandoci al livello locale, basta confrontare i Suoi interventi con altri.
Infine, ho notato che Lei confessa “incoerenza teorica”: a tutto concedere, l’aggettivo (teorica) non annulla mai il sostantivo (incoerenza)…me lo insegna Lei, il sostantivo prevale sull’aggettivo. Saluti cordiali.
Buon giorno signor Indelicato
per mia “fortuna” passo lunghi periodi lontano da Saronno, “fortuna” perchè conoscere altri paesi permette di vedere capire meglio fatti e situazioni, che giornali e televisione di solito non ci raccontano e poi anche perchè si è costretti ad usare una lingua che non è la nostra e quindi si evitano sillogismi o frasi complicate, si deve essere essenziali.
Quando sono ospite in altri continenti seguo comunque le vicende dalla mia città, ma per una regola mia non intervengo nel dibattito perchè in quel momento “sono del paese dove vivo”.
Tutte le volte che vedo sventolare la Bandiera Italiana
mi sento meno distante .
“considero il municipalismo avulso da più ampio contesto patriottico qualcosa di angustamente provinciale”potremmo disquisire sul termine patriottico ma adesso non è il momento invece sono certo di avere un po’ di quella che lei chiama “Saronnesità”, a proposito mi sembra che ai suoi alleati manchi.
Forse anni fa se ci fossimo incontrati in piazza non ci saremmo scambiati solo parole; ma ormai ci siamo fatti “grandi” e “perbene” e allora andiamo avanti, lei chiede “Ebbene, vorrei conoscere da quanti puntano il dito contro questa nostra incoerenza (che non nego su un piano teorico) quali altri partiti attivi a Saronno o altrove dimostrino su questi argomenti la stessa fermezza e coerenza della Lega, nonché la stessa affinità con il nostro sentire.”
mi permetto di rispondere su quella che lei chiama fermezza e coerenza della Lega in Italia e a Saronno non voglio farla lunga bastano alcune affermazioni “Roma ladrona”,Lega Nord per l’indipendenza della Padania e fuori dalla Europa si dia da solo una risposta.
Mi resta anche un dubbio coerenza e fermezza, che senso hanno senza la capacità di tramutare slogan o promesse in fatti?.
Un altra domanda il suo NO è motivato dal voler difendere la Costituzione il NO della Lega invece?.
“e nel frattempo mi tengo i miei alleati”
C’è un detto salentino che dice “non ci si allea in tempo di guerra per poi dividersi in tempo di pace” quindi veda lei
Egregio consigliere Indelicato, dovrà convenire che nella disgrazia generale (a mio personale avviso, s’intende) di essere alleati sul piano nazionale con Lega, a voi saronnesi è toccata una tra le più puerili nell’accanirsi sul tema… la repulsione verso il tricolore, la ridicola pervicacia di dichiararsi in ogni intervento in consiglio comunale come “Lega Nord, Lega lombarda per l’indipendenza della Padania” li rende in qualche modo obsoleti rispetto alle “tendenze” nazionali del segretario Salvini, che invece cerca di cavalcare un “lepenismo” in salsa italiana (quindi a base nazionale, non localista) che in qualche modo potrebbe andar bene alla sua formazione politica, ma che stride con gli atteggiamenti ormai “démodé” ai limiti del puro folklore dei suoi verdi alleati… buon divertimento!
La risposta e’ solo e soltanto una: la cadrega!!!! Banale ma cruda realta’
Avere la “cadrega” ( come la chiami tu ) mi chiedo , e domando anche al professore Indelicato , quali vantaggi porta…
Vede, Indelicato, la Lega non è coerente solo in materia di sicurezza.
È coerente anche nella richiesta di maggiore autonomia gestionale ed economica.
Cosa che nessun altro lamenta, preferendo tagliare servizi ai propri cittadini.
È difficile accettare ed onorare qualcosa che quotidianamente ti sfrutta, non ti aiuta, e poi scopri ad aiutare i clandestini camuffati da profughi ad esempio.
Insomma. Così fan tutti!