Emozione e nuove sfide per i trent’anni della Casa di pronta accoglienza
SARONNO – Tanta emozione ed entusiasmo sabato mattina al teatro Pasta per festeggiare il trentesimo anno di attività dell’associazione “Casa di pronta accoglienza”. Il sodalizio è nato a Saronno nel 1986 ad opera di un gruppo di amiche sensibili al problema delle madri nubili, sole o in particolari situazioni di disagio sociale. Nel tempo l’opera di queste saronnesi, in linea con i cambiamenti sociali e politici e quindi con la nascita di nuovi bisogni, ha incontrato varie trasformazioni fino a rappresentare, oggi, un servizio complesso ed articolato che, in collaborazione con il tribunale per i minorenni e i servizi sociali, elabora specifici interventi finalizzati alla tutela dei bambini e del diritto alla genitorialità. Non a caso la ricorrenza di quest’anno è stata anche l’occasione per presentare la trasformazione, dettata da nuove normative, da associazione a fondazione del sodalizio. La fondazione è stata intitolata alla storica fondatrice della struttura Maria Lattuada scomparsa nell’agosto 2014.
Nonostante lo sviluppo, la Casa di pronta accoglienza, in via Machiavelli 44, ha mantenuto le caratteristiche famigliari e domestiche dei propri luoghi, all’interno dei quali genitori e figli possono trovare uno spazio, accogliente e di accoglienza, dove poter costruire un nuovo progetto di vita, che garantisca la protezione del bambino e la possibilità di essere genitori.
In sala per una mattinata che ha visto un momento formativo a cura di Duccio Demetrio sul tema della genitorialità ed anche una rappresentazione di Medea realizzata dagli ex studenti del liceo Legnani guidati dalla professoressa Ramirez, centinaia di saronnesi e tante autorità dal vicesindaco Pierangela Vanzulli e l’assessore Gianangelo Tosi senza dimenticare gli ex primicittadini di Saronno e di Caronno Luciano Porro e Loris Bonfanti.
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