Arresti ospedale: indagati 3 direttori, 7 medici e un infermiere
SARONNO – Oggi a finire in manette sono stati l’anestesista 60enne Leonardo Cazzaniga e la compagna 39enne infermiera Laura Taroni ma le indagini dei carabinieri, della compagnia di Saronno guidata dal capitano Giuseppe Regina e in particolare dal nucleo operativo e radiomobile di Salvatore Carrà, hanno visto finire nei guai altre 12 persone.
Nel dettaglio sono state realizzate perquisizioni a carico del direttore sanitario e medico dell’ospedale di Saronno, del direttore del reparto operativo del pronto soccorso e due medici. Per i direttori è stato ipotizzato il reato di omissione di denuncia e di favoreggiamento personale in relazione all’attività della Commissione interna dell’ospedale di Saronno che ha valutato nel 2013 i casi di decessi sospetti avvenuti durante i turni di Cazzaniga. I due saranno presto sottoposti ad un interrogatorio.
Stessa accusa e informazione di garanzia per il direttore, all’epoca dei fatti, dell’azienda ospedaliera di Busto Arsizio che aveva istituito la Commissione intera e i tre membri della commissione interna (ossia un medico legale, un medico specializzato in anestesia e rianimazione, il responsabile Sitra aziendale).
Finiti nei guai altri 5 medici, tre del reparto di pronto soccorso due di altri reparti: i reati contestati sono il falso ideologico in atto pubblico in concorso con medico e infermiera e l’omissione di denuncia. Sono in corso indagini preliminari anche nei confronti di un carabiniere, già interrogato, per il reato di omissione di denuncia in relazione ai fatti collegati all’omicidio del marito dell’infermiera.
E’ stato escluso il concorso di personale nell’ospedale negli omicidi dei pazienti. Sono stati esclusi casi di omicidio successivi al maggio 2014.
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Commenti
Sono d’accordo con Silvana Carotti….vogliamo i nomi!!!
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vogliamo elenco scritto di nomi e cognomi degli indagati per tutelarci e sapere se abbiamo avuto o avremo mai contatti con essi … ne abbiamo diritto
Indagati non vuol dire colpevoli.
Faccio presente che il primario della pediatria di Legnano (che si é suicidato) era indagato per pedofilia, ma, giustamente, la pediatria di Legnano continua ad andare avanti.
Nell’ospedale di Rho ha operato per 19 anni un pediatra senza laurea, ma , giustamente, la pediatria di Rho continua ad andare avanti.
Sonia Caleffi prestava servizio all’ospedale di Lecco, ma, giustamente, l’ospedale di Lecco continua ad andare avanti.
Il dottor Brega Massone operava (anche quando non serviva operare) all’ospedale Santa Rita di Milano, ma , giustamente, l’ospedale Santa Rita continua ad andare avanti.
Fatta pulizia bisogna andare avanti.Tu mi sa che è meglio che cominci ad andare in dietro. Qui si parla di morti e di professionisti che ti portavano volontariamente al decesso, non di strutture che dopo la “pulizia” continuano ad andare avanti. Penso che sia un diritto sapere nome e cognome di chi è coinvolto in questa storia!!!!!!!!!
Anonimo e già questo non mi piace chi ha detto che l’ospedale deve chiudere??? Vogliamo sapere i nomi dei medici indagati ripeto ne abbiamo diritto