Morti sospette: il capitano Regina spiega le indagini all’Arena di Raiuno
SARONNO – “E’ stata un’indagine complessa che non si è basata esclusivamente sulle intercettazioni ma anche sul risultato degli accertamenti degli esperti incaricati dalla Procura e sull’ascolto di decine di testimoni”.
Così il capitano Giuseppe Regina ha iniziato una propria testimonianza durante la trasmissione televisiva “L’Arena” in onda oggi su Raiuno alle 14. Durante il talk show di Massimo Giletti, infatti, l’ex comandante della compagnia di Saronno che ha seguito l’avvio e l’indagine per due anni, ha ricapitolato la vicenda.
Ha parlato dell’inizio delle indagini con la denuncia dell’infermiera ed ha rimarcato come oltre la testimonianza dei colleghi e i risultati delle intercettazioni contro Leonardo Cazzaniga ci siano anche le risultanze delle indagini fatte dagli esperti chiamati dalla Procura per analizzare le cartelle mediche. Medici che hanno riscontrato, in 4 casi, come la morte dei pazienti fosse dovuta ad un sovradosaggio di farmaci.
Regina ha confermato l’intercettazione della dottoressa del pronto soccorso che avrebbe chiesto di essere assunta perchè in caso contrario avrebbe “fatto un casino”. L’ex capitano della compagnia di Saronno ha spiegato come il bando che cui la donna è entrata a far parte del personale del presidio saronnese sarebbe al centro di un’indagine.
Incalzato da Giletti che gli chiedeva un’opinione personale sulla vicenda ha concluso: “Lasciamo fuori dal dibattito la mia idea personale, è la magistratura che dovrà valutare il comportamento di questi medici e delle persone coinvolte”.
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04122016
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Commenti
Ho seguito tutta l’intervista. Ho visto e ammirato nel capitano Regina un grande servitore dello Stato. E’ stato chiaro, preciso e non ha concesso nulla allo spettacolo, dicendo solo quel tanto che poteva dire. Complimenti.
Confido che per chi sapeva e non ha parlato ci sia una giusta punizione “Vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo. Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre.”
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Caro amico Anonimo, condivido i tuoi auspici. Penso purtroppo che nell’Italia del familismo e corporativismo amorali il kantiano imperativo categorico non sta nel DNA.
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…non stia nel DNA, (salviamo coingiuntivi:))
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