Cazzaniga e Taroni in carcere, ma ricevono lo stipendio: l’ospedale non li può licenziare
SARONNO – Entrambi in carcere, ma sono tutti e due ancora alle dipendenze dell’Azienda ospedaliera e prendono lo stipendio: il riferimento va a Leonardo Cazzaniga, medico del pronto soccorso arrestato il 29 novembre dai carabinieri per una serie di morti sospette in corsia, ed alla sua amante, l’infermiera Laura Taroni, accusata di avere avvelenato il marito con la complicità di Cazzaniga.
Cazzaniga attende nelle prossime ore di conoscere l’esito del ricorso al tribunale del Riesame, ha chiesto di ritornare in libertà; entrambi sono stati formalmente sospesi e posti a stipendio ridotto, ma come ricordato dallo stesso direttore generale Giuseppe Brazzoli nel corso di un incontro con la stampa, non possono essere licenziati sino a quando sulla loro vicenda non si sarà giunti all’ultimo grado di giudizio, così prevede la legge in simili circostanze; e l’Azienda ospedaliera naturalmente si deve attenere.
(foto: Leonardo Cazzaniga appena arrestato, con i carabinieri all’ospedale di Saronno)
21122016
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Commenti
Ma roba da matti!!! Pure lo stipendio…pazzesco.
Perché non li obbligano a prendere l’aspettativa non retribuita? Ci sarebbero tutti gli estremi eccome!!!
Diamo un premio Nobel a questi signori, già che ci siamo.
E’ un paese al contrario.
Fargli prendere una aspettativa non retribuita?
si, ma la sospensione dal servizio per gravi motivi disciplinari prevede contemporaneamente la sospensione anche dello stipendio, non raccontiamo caxxate!
Ah, ma non é Lercio!