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SARONNO – “Periodicamente ci si deve occupare delle devastazioni organizzate a Saronno. Quella del 17 dicembre è solo l’ultima di una lunga serie; la precedente risale al 5 marzo 2016. I proprietari di case si sentono offesi e senza sicurezza. Non bastano i furti per lo più impuniti nelle abitazioni, ciclicamente arriva il barbaro danneggiamento delle facciate esterne”.
Inizia così la presa di posizione di Filippo Germinetti a nome della sezione saronnese dell’Associazione proprietà edilizia aderente a Confedilizia in merito al raid vandalico messo a segno nella notte tra sabato e domenica ai danni dei muri e delle vetrine di corso Italia, via Portici e via San Cristoforo.
“L’Ape Saronno da tempo chiede alle amministrazioni comunali di farsi carico del disastro che le scritte sui muri comportano alla decenza di Saronno. Poco o niente è stato fatto. Non basta una mano di bianco su un muro beige per risolvere il problema, bisogna organizzare un sistema di pulizia pubblico/privato. Non ci stancheremo di ripeterlo”.
A suscitare la presa di posizione sarebbe proprio l’immobilismo: “Se siamo qui a riparlarne è perché il problema non è stato affrontato alla radice delle sue cause. Se siamo qui con lo stesso problema è perché chi aveva il dovere dell’efficacia non è stato all’altezza. I proprietari immobiliari, lanciando l’idea del “Puli-amo Saronno”, avevano dato un segnale di disponibilità alla collaborazione per porre rimedio agli effetti dannosi; ma nulla possono fare per impedire che si ripetano episodi ai quali non ci si deve abituare”.
Da Germinetti arriva una bocciatura sia della strategia del’Amministrazione sia delle proposte dell’opposizione: “E’ tipicamente saronnese il parla-parla senza fini. Il consiglio comunale con il Prefetto rischia di essere un evento spettacolare, senza prospettive concrete. Un altro segnale di debolezza è quello che limita la visione agli aspetti penali e risarcitori. Sperare che da denunce, fogli di via e giustificate richieste di danni possa emergere una positività è poco più che illusorio. Altri propongono il dialogo, senza capir bene con chi si abbia a che fare. Non si dimentichi che la questione è la stessa da lungo tempo: durante le giunte Gilli alcuni di essi si presentarono in consiglio comunale e non finì bene. Poi vi fu un assessore che tentò un dialogo e non finì bene. Nel corso della giunta Porro non solo non finì bene, ma si giunse anche allo scontro. La giunta attuale non ha tentato un inutile dialogo, declina formalisticamente ogni responsabilità. Le giunte passano, i problemi restano, la situazione peggiora, il malcontento cresce”.

10 Commenti

  1. Cominciate a sporgere denuncia OGNI volta. Poche denunce = problema piccolo. Le forze dell’ordine agiscono per statistica, non possono essere ovunque quindi scelgono ove intervenire sui numeri.
    Le depenalizzazioni dei reati, gli svuota carceri e la non certezza della pena NON sono da imputare nè a Fagioli nè alla Lega Nord.
    Germinetti faccia anche un po’ di sana autocritica.
    Tutti soloni del giorno dopo.

    • Una, dieci, cento denunce. I Magistrati non fanno politica. Applicano le norme, anche quelle incivili da lei citate. Se poi si deve fare autocritica mi dica a qual proposito.

  2. ….non ho capito la proposta.
    A proposito appunto di parla..parla.

    Tra l’altro un esamino di coscienza sullo sfacelo immobiliare gli stessi proprietari dovrebbero farselo, altro che dare la colpa solo ai Telos

    • Non c’era nessuna proposta. Volutamente. Qui il problema – per come lo conosco io, ovvio – consiste nel riconoscere la necessità e la possibilità di affrontarlo. E’ questo che manca, uno sguardo diverso alla questione; che vada oltre il “non è un problema mio, non ci posso far niente …”. Altri comuni non hanno quel che ha Saronno, chiedersi perchè e come abbiano fatto mi pare utile. Cosa abbiano poi fatto i proprietari per meritarsi queste devastazioni proprio non lo capisco.

  3. E quindi cosa propone di concreto l’illuminato Germinetti oltre a tentare di scaricare le spese per la cancellazione delle scritte sul Comune, cioé su tutti noi? ( “L’Ape Saronno da tempo chiede alle amministrazioni comunali di farsi carico del disastro che le scritte sui muri comportano alla decenza” )
    Quali soluzioni propone al problema? Bla, bla, bla

    • cittadino frettoloso, legga con attenzione quel che ho scritto.
      Per la soluzione: non solo studiare bene come abbiano fatto altri, ma pensare che le soluzioni dovrebbero derivare attraverso un coordinamento politico-amministrativo che non esiste. Lì si dovrebbero fare le proposte concrete, e realizzarle.
      Da illuminato a illuminato, tra noi possiamo dirlo. Basta pagare la bolletta.

  4. Perfettamente d’ accordo ” della giunta Porro non solo non finì bene, ma si giunse anche allo scontro. La giunta attuale non ha tentato un inutile dialogo, declina formalisticamente ogni responsabilità. Le giunte passano, i problemi restano, la situazione peggiora, il malcontento”

  5. Queste devastazioni non possono passare senza conseguenze. Chi ha sbagliato dovrà pagare anche economicamente per i danni causati alle molte attività commerciali sfregiate da una simile barbarie. Sono decine i negozi devastati, vittime di danni materiali, di danni morali, di danni di immagine e di danni per mancati incassi, visto che molti hanno sospeso in fretta e furia l’esercizio della vendita, tra l’altro in un sabato pomeriggio. Tutti coloro che hanno responsabilità diretta e indiretta su questa vicenda dovranno risarcire economicamente per gli atti di vandalismo e di sfregio attuati contro negozi e locali – le modalità di tale risarcimento potrebbero essere condivise con un ufficio legale, Si deve andare fino in fondo a questa vicenda inqualificabile e non accettare che alla fine siano proprio gli imprenditori a dover pagare per tutti

  6. Condivido l’intervento.
    Una riflessione. C’è qualcuno in questa città (ma forse in questa Italia) che è convinto di risolvere i problemi con un colpo secco. Le ruspe per i nomadi, i respingimenti per gli immigrati, la vigilanza per gli spacciatori, la mano dura con i Telos.
    Di fatto queste misure pur vistose anno dato risposte pari a zero.
    La soluzione di un problema vuole un’idea, la pianificazione di qualche azione la costanza nell’applicazione di quanto deciso.
    Nessuna di queste tre cose pare sia stata fatta dalle nostre parti.
    Un’ultima considerazione, così a occhio pare che questa banda di balordi non abbia neanche grandi obiettivi. Si divertono a vedere lo “sbattimento” della cittadinanza. Provare ad ignorarli?

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